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MONDO ENERGIA | 150 ARTICOLI

Esiste una relazione fra la comunità energetica e la cittadinanza energetica?

Cosa motiva e spinge le persone a costituire una comunità energetica, al di là della questione economica, che esiste e che certamente non può essere sottaciuta? La questione che mi è stata posta, non solo è quanto mai attuale ma è il crinale sul quale si gioca la capacità della pubblica amministrazione e del privato di offrire soluzioni che i cittadini possano percepire non come qualcosa di imposto dall’alto, ma che li veda protagonisti e artefici del loro destino e di quella di una intera comunità.

L’importanza dei sistemi di accumulo e tecnologie abilitanti per le CER

Nel dicembre 2019, la Commissione europea ha presentato l'European Green Deal, il piano per rendere l'Europa neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050. Come passaggio intermedio (Fit for 55), l'UE ha alzato la sua ambizione climatica per il 2030, impegnandosi a ridurre le emissioni di almeno il 55% entro il 2030. L'UE aspira a diventare il primo continente a rimuovere dall'atmosfera almeno la stessa quantità di CO2 che produce entro il 2050! Secondo l'ultimo rapporto dell'IPCC (Intergovernmental panel on climate change) è molto più economico tagliare le emissioni subito, utilizzando le rinnovabili invece di carbone, gas e petrolio, piuttosto che rimuoverle successivamente.

Comunità energetiche rinnovabili: strumento per la transizione energetica

Transizione ecologico/energetica, contenimento degli effetti antropici sull’ambiente, responsabilizzazione individuale e collettiva rispetto al cambiamento necessario, inclusione, riduzione della dipendenza dall’estero delle fonti energetiche, rendono sempre più importante definire un processo in cui il consumatore finale di energia svolga un ruolo sempre più attivo nei processi di cambiamento.

Autoconsumo, comunità energetiche: istruzioni per l’uso

La transizione del sistema energetico da un modello prevalentemente basato su fonti fossili a un modello basato su fonti rinnovabili prosegue inesorabile con tassi di crescita annuali globali dell'ordine del 30% per il fotovoltaico e del 15% per l'eolico. Siamo nel pieno di una prolungata crescita esponenziale, con tempi di raddoppio del mercato che sono di due anni e mezzo per il fotovoltaico e di cinque anni per l'eolico: in dieci anni il mercato del fotovoltaico si moltiplica per dodici volte, l'eolico per quattro.

Le Comunità Energetiche: il punto di vista di ENEA

Il ritmo di avanzamento delle tecnologie digitali si conferma il più rapido della storia se confrontato con qualsiasi altra innovazione. Oggi, le tecnologie basate sui dati dominano il modo in cui viviamo, apprendiamo, viaggiamo e interagiamo tra di noi. Anche il sistema energetico segue questa strada e accoglie i vantaggi offerti dalla digitalizzazione. La trasformazione digitale contribuisce alla decarbonizzazione dell’approvvigionamento energetico, affrontando la questione della dipendenza dai combustibili fossili e promuovendo la diffusione e l’integrazione di fonti di energia rinnovabile nel sistema energetico, rafforzandone al contempo la resilienza.

Prolonged fighting could soon hit Sudan’s oil lifeline

Armed clashes broke out in the middle of last month as rising tensions between the two generals leading Sudan’s rival military units spilled over. On the one side, there is general Abdel Fattah al-Burhan, Sudan’s de-facto leader who heads the army, and on the other, general Mohamed Hamdan Dagalo, who heads the RSF.

The two factions had been sharing power in the country since the military coup in late 2021. That coup dissolved a civilian-led transitional government that had been installed following the ouster of long-time dictator Omar al-Bashir in 2019 to help move the country towards full-fledged civilian rule.

La crisi in Sudan e l’impatto sul settore petrolifero

Situazione critica in Sudan dove scontri armati sono scoppiati a metà aprile,  quando si sono acuite le crescenti tensioni tra i due generali alla guida delle unità militari rivali del paese. Da una parte, c'è il generale Abdel Fattah al-Burhan, leader de facto del Sudan che guida l'esercito, e dall'altra il generale Mohamed Hamdan Dagalo, a capo delle Rapid Support Forces (RSF). Le due fazioni condividevano il potere nel paese dal colpo di stato militare avvenuto alla fine del 2021, quando era stato sciolto un governo di transizione a guida civile insediatosi, nel 2019, dopo la cacciata del dittatore di lunga data Omar al-Bashir.

The role of Mediterranean to enhance energy security

An overview over the most relevant development areas or major crises related to the O&G upstream cannot overlook the dynamics related to African countries facing the Mediterranean Sea. It is known the pivotal role that Algeria has had over the last year and that it still has in facing the supply crisis originated by the shortage of Russian gas. Likewise, Egypt's capacities as a strategic actor are well known due to its vast resource endowment and the proximity to Cyprus and Israel. We have spoken about these countries, but also about the developments related to Sub-Saharan gas producers and new market players, with Carole Nakhle, Chief Executive Officer at Crystol Energy.

Il contribuito dell’area Mediterranea alla sicurezza energetica

Una panoramica globale sulle principali aree di sviluppo o crisi inerenti il comparto dell’upstream O&G non può tralasciare la trattazione delle dinamiche che interessano i paesi africani che si affacciano sul Mediterraneo. È noto il ruolo pivotale che l’Algeria ha avuto lo scorso anno, e continua ad avere, nell’affrontare la crisi di offerta scaturente dall’ammanco del gas russo, così come le potenzialità dell’Egitto, attore strategico oltre che per le sue risorse anche per la vicinanza a Israele e Cipro, ricchi di gas. Di questi paesi, ma anche degli sviluppi che riguardano i produttori di gas dell’Africa Subsahariana, new player del mercato, ne abbiamo parlato con Carole Nakhle, Chief Executive Officer at Crystol Energy.

L’influenza giapponese sul G7 di clima ed energia

Sabato e domenica 15-16 aprile i ministri dei sette paesi più sviluppati si sono riuniti nella città sciistica di Sapporo per aprire i colloqui che porteranno al vertice G7 del prossimo maggio. Quest’anno, il vertice si terrà a Tokyo e spetta quindi al Giappone ospitare i tavoli di discussione ministeriali che precedono il summit tra i capi di Stato e di governo. I primi dei temi che i sette paesi hanno affrontato negli impegni di avvicinamento al summit sono la sfida climatica ed energetica, al centro dell’incontro di Sapporo.

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