MONDO ENERGIA | 33 ARTICOLI
In poco più di vent’anni i datacenter sono passati da essere delle stanze in cui si mettevano, spesso su scaffali, computer che erogavano servizi di rete a veri e propri ecosistemi disegnati per fornire grandi quantità di energia ottimizzandone l’uso e il consumo. I server, gli storage e gli apparati di rete hanno infatti bisogno di dissipare quantità di calore sempre più ingenti che richiedono soluzioni tecniche di raffreddamento sempre più sofisticate al fine di assicurare la migliore condizione possibile per il funzionamento degli apparati e allo stesso tempo il minor costo possibile in termini energetici per raffreddare i sistemi.
The emergence of Artificial intelligence (AI), rapidly rising from a mostly academic pursuit to reach the top of the political and business agenda, has big implications for the energy sector. AI depends on energy – specifically electricity – but it also has the potential to transform many aspects of the global energy system. To help governments and other energy sector actors understand these wide-ranging impacts, at the International Energy Agency (IEA) we have leveraged our data and expertise to publish a major Special Report on Energy and AI.
L’incertezza e la crescente volatilità dello scenario internazionale rendono sempre più incisivo il ruolo delle infrastrutture tecnologiche per la gestione dei dati. Non solo i data center rappresentano un asset cruciale per rinforzare l’autonomia strategica dell’Unione Europea e la sua competitività, ma sovranità digitale e sicurezza dei dati diventano una priorità geopolitica. Chi gestisce i dati ha il potere di prendere decisioni informate e può preparare delle strategie e delle tattiche moderne ed efficaci. Ciò senza dimenticare il peso crescente dell’Intelligenza Artificiale (IA), un vero “booster” dalle infinite potenzialità per l’industria, che si “nutre” principalmente di dati.
L'industria globale dell’energia, tradizionalmente associata a grandi progetti infrastrutturali, è uno dei settori che ha per primo iniziato una vera e propria rivoluzione digitale, prevalentemente improntata ad un aumento dell’efficienza e alla riduzione dei rischi, sia nella produzione che nell’esplorazione.
Il diffondersi dell'Intelligenza Artificiale (IA), che da applicazione prevalentemente accademica sta rapidamente emergendo come tema centrale nell'agenda politica e aziendale, ha importanti implicazioni per il settore energetico. L'IA dipende dall'energia, in particolare dall'elettricità, ma ha anche il potenziale di trasformare molti aspetti del sistema energetico globale. Per aiutare i governi e gli altri attori del sistema a comprendere questi impatti di vasta portata, l'Agenzia Internazionale per l'Energia (AIE) ha sfruttato i propri dati e la propria competenza per pubblicare un importante Rapporto Speciale dedicato ad Energia e IA.
A novembre 2024, Eni ha annunciato il completamento del nuovo sistema di super calcolo (High Performance Computing - HPC) HPC6 che, con una straordinaria potenza di calcolo di 606 PFlops di picco, pari a oltre 600 milioni di miliardi di operazioni matematiche complesse al secondo, si è collocato al 5° posto assoluto della nuova classifica mondiale Top500 (rilasciata il 18 novembre 2024). HPC6 è, inoltre, il primo supercomputer in assoluto in Europa, primo al mondo fra i supercomputer a uso industriale e unico sistema non-USA tra i primi 5 al mondo.
Solo 10 anni fa la rappresentazione del mondo come è oggi sarebbe sembrata improponibile e ai limiti della fantascienza. Pur sotto i primi colpi disgreganti di un progressivo scollamento dei rapporti internazionali, ci si trovava ancora in un quadro globale di relativa stabilità in tutti i campi, dall’economico al politico, dal tecnologico all’energetico, dal sanitario al sociale.
Il PNIEC avrebbe – in quanto documento programmatico al 2030/2040 – la possibilità di esercitare senza conseguenze immediate la virtù rara della chiarezza, almeno su obiettivi e processi già ampiamente in cantiere come la revisione del mercato elettrico e il phase out progressivo dei fossili. Eppure, come tutte le linee normative a tema FER che si sono sviluppate nell’ultimo periodo
Il limitato contributo previsto per gran parte delle misure di decarbonizzazione più efficaci è Il filo rosso che lega la versione aggiornata del Pniec. Nel 2030 sono, infatti, superiori ai target europei sia i consumi di energia primaria (123 vs. 111 Mtep), sia quelli di energia finale (102 vs. 93 Mtep).
Dopo tre giorni di dibattiti, dialoghi e collaborazioni incentrati sull'azione, si è conclusa la prima edizione del Global Energy Transition Congress and Exhibition 2024, svoltasi a Milano dall’1 al 3 luglio. Un’occasione preziosa in cui si sono riuniti ministri dell'energia internazionali, responsabili di istituti finanziari e leader d'impresa provenienti sia dalla catena del valore dell'energia che dai settori energivori per promuovere la decarbonizzazione