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MONDO ENERGIA | 150 ARTICOLI

Il mercato opaco del greggio e l’impatto della crisi in Medio Oriente

Sono passati 12 mesi da quando l’UE ha interrotto le importazioni via mare di petrolio russo e stiamo per avvicinarci al traguardo di un anno dal momento in cui è entrato in vigore l’embargo europeo ai prodotti petroliferi. Una applicazione ampia delle sanzioni impone limiti all’utilizzo di vascelli europei, così come servizi assicurativi e altri servizi ausiliari per qualsiasi esportazione petrolifera russa verso parti terze.

GNL: sempre più incerta la rotta del Mar Rosso

La rotta del Mar Rosso dedicata al transito delle metaniere sta diventando sempre più incerta, dopo che il Qatar, confermatosi l’anno scorso il principale utilizzatore di questa rotta per i carichi di GNL, ha sospeso l’invio delle sue navi. Nel fine settimana del 13 e 14 gennaio, il produttore mediorientale ha fermato le navi che attraversavano il Mar Rosso attraverso lo stretto di Bab al-Mandab, in mezzo al mare.

Il reale impatto sul commercio della rischiosità nel Mar Rosso

Nel sentito comune esiste un inossidabile sillogismo: se il Medio Oriente va in ebollizione, le quotazioni dell’oro nero e dei noli esplodono. Invece, da oltre 100 giorni la Striscia di Gaza è un fuoco scoppiettante, ma il Brent nel corso dell’autunno è andato in discesa e dopo l’attacco di Gran Bretagna e Stati Uniti agli Houthi ha registrato solo un leggero, inevitabile, recupero.

Gli Houthi, lo Yemen e la crisi globale nel Mar Rosso

Non c’è bene più globale della libertà di navigazione. Eppure, la crisi nel Mar Rosso sta mettendo a nudo la grande frammentazione dell’ordine mondiale. Dopo tre mesi di attacchi degli Houthi dello Yemen, a metà tra pirateria e terrorismo marittimo, contro le navi commerciali – legate a Israele e non - in transito fra Mar Rosso meridionale e Bab el-Mandeb, non c’è un’iniziativa multilaterale condivisa e, neppure, una posizione politica comune da cui partire per decidere ‘che fare‘.

La sfida dell’IA: nuova leva per migliorare la qualità dei servizi e rafforzare la relazione con i clienti

Il progresso incessante dell'IA sta ridefinendo in modo sostanziale il panorama sociale ed economico, presentando nuove sfide per l’uomo e, al contempo, offrendo opportunità senza precedenti per le organizzazioni. In particolare, la necessità di integrare efficacemente tecnologie avanzate richiede un investimento significativo in formazione e sviluppo del personale per una veloce gestione del cambiamento.

La previsione al servizio dell’uomo

Ognuno di noi, nella sua quotidianità, ha progressivamente ceduto parte delle proprie decisioni a sistemi di intelligenza artificiale (AI) automatizzati, lasciandosi guidare e suggerire sui comportamenti o le scelte da intraprendere. Ma in un contesto aziendale, quali vantaggi può portare l’applicazione di tali sistemi? In poche parole: la previsione del futuro

Etica e prospettive dell’intelligenza artificiale

Dibattuto e divisivo, il tema dell’intelligenza artificiale sta  attirando sempre di più l’attenzione della società tanto sorpresa quanto impreparata a gestire una trasformazione così impattante e repentina. Una trasformazione che proprio per la sua portata ha dei risvolti etici che andrebbero affrontati subito, per evitare impatti più dirompenti dopo.

L’Intelligenza Artificiale e il fondamento di una AI-based Economy

I risultati dell’Intelligenza Artificiale, lo sviluppo di servizi e di applicazioni e di sistemi intelligenti hardware e software stanno modificando la società e la produzione industriale. Stanno ponendo le basi per una prossima AI-based economy dove la sinergia tra la conoscenza degli esperti, le informazioni estratte dai dati e la conoscenza generata dall’Intelligenza Artificiale stessa rappresenterà il nuovo asset economico e lo strumento per un profondo cambiamento della società. 

Valutazione della miscela GPL/bio-GPL/DME rinnovabile

Le nuove normative comunitarie sull'impatto ambientale dell'Automotive - Reg. 2023/851 e Reg. Euro 7- rappresenteranno una grande sfida per la decarbonizzazione delle autovetture e dei furgoni con motore a combustione interna. Secondo il regolamento (UE) 2023/851, gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 dell’Unione per nuove autovetture e veicoli commerciali leggeri dovranno essere allineati con gli obiettivi climatici rivisti, ovvero il raggiungimento delle emissioni nette di CO2, pari ad almeno il 25% entro il 2025 e il 55% entro il 2030 rispetto ai livelli del 2021 e al 100% dal 2035. Un obiettivo particolarmente stringente e ambizioso, oltre che dibattuto e divisivo, da cui muovono, per i prossimi anni, una serie di iniziative e step intermedi.

Per una transizione energetica equa e quindi sostenibile

“Il mondo appartiene a coloro i quali possiedono la maggior quantità di energia”: questa la citazione di Alexis de Tocqueville nel suo volume “Democracy in America” scritto nel 1835. Parole incredibilmente attuali e che riassumono alla perfezione il ruolo strategico delle risorse energetiche.

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