Solo 10 anni fa la rappresentazione del mondo come è oggi sarebbe sembrata improponibile e ai limiti della fantascienza. Pur sotto i primi colpi disgreganti di un progressivo scollamento dei rapporti internazionali, ci si trovava ancora in un quadro globale di relativa stabilità in tutti i campi, dall’economico al politico, dal tecnologico all’energetico, dal sanitario al sociale.
Dalle piramidi ai quadrati: il mondo si sta rimodellando. La nuova demografia mondiale sta ridefinendo paesi e aziende. L'invecchiamento della popolazione e il crollo dei tassi di fertilità ci dicono che le nostre vecchie piramidi demografiche si stanno trasformando in quadrati. Il secondo miliardo di persone al mondo con più di 60 anni è ormai prossimo, mentre i bambini sono un barlume sempre più raro. La popolazione della Cina si sta riducendo, l'India l'ha superata come paese più popoloso del pianeta e la Corea del Sud rivendica il più basso tasso di fertilità su scala globale.
Il calo demografico è una delle sfide più significative che l'Europa deve affrontare oggi, con implicazioni economiche, sociali e politiche di vasta portata. In Italia, ad esempio, il tasso di fertilità è di circa 1,2 figli per donna, ben al di sotto del livello di sostituzione di 2,1 (il tasso di fertilità necessario per mantenere una popolazione stabile).
Il mondo si prepara a un radicale cambiamento demografico: nel 2050 gli over 60 raddoppieranno a livello globale, superando i 2 miliardi. È il dato emerso da un recente rapporto dell'OMS che sottolinea come questo fenomeno avrà un impatto profondo su ogni aspetto della società.