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MONDO ENERGIA | 87 ARTICOLI

European carbon price developments in 2024

European carbon price had a rough start in 2024, averaging €63/t in the first four months after plunging to almost €50 late February. This is €22 below the average price in 2023, despite that this year is expected to an exciting year in the EU ETS with implementation of the ambitious ETS reform under the Fit for 55 legislative package and inclusion of maritime sector. 

Principali trend del prezzo del carbonio nel 2024

Inizio anno difficile per il prezzo europeo del carbonio, che chiude, nel periodo gennaio-aprile, in media sui 63 €/t, 22 €/t in meno rispetto alla media annuale del 2023, con minimi prossimi ai 50 €/t a fine febbraio. Un calo che si verifica nonostante le aspettative di un anno entusiasmante per l’ETS europeo con l’attuazione dell’ambiziosa riforma sul mercato di scambio dei permessi nell’ambito del pacchetto legislativo Fit for 55 e l’inclusione in esso del settore marittimo.

La grande rivoluzione verde europea necessità di un nuovi modelli?

Non è semplice addentrarsi nel labirinto di norme e codicilli, incentivi e sussidi che costituiscono l’intelaiatura della politica verde della UE. Io, almeno, non ne sono capace e non sono nemmeno interessato ad investire il mio tempo in questa impresa. Ho però una visione d’insieme e dei criteri di verifica basati sull’esperienza quotidiana e sulle conoscenze basilari delle tecnologie energetiche per capire che l’intero progetto richiede una ridefinizione profonda.

L’Italia sotto i colpi di una meteorologia estrema

Che siamo la Penisola dei grandi rischi naturali, un hot spot di eventi estremi meteoclimatici nell’area del Mediterraneo, dove le temperature corrono a una velocità del 20% superiori alla media globale, è una verità. E l’ultima alluvione ha colpito al cuore l’Italia, con due ondate di nubifragi in 15 giorni che hanno scaricato sulla stessa area geografica l’acqua che può cadere in sei mesi.

L’alluvione in Emilia Romagna: il punto di vista dell’ISPRA

Eventi come quello accaduto a metà maggio in Emilia Romagna, o come quello che ha interessato le Marche a settembre 2022, con i loro impatti drammatici su persone e beni esposti, catalizzano nuovamente l’attenzione mediatica e politica sul tema del rischio idraulico, dopo mesi in cui la siccità e la scarsità idrica hanno dominato la scena pubblica. Alluvioni e siccità sono due aspetti naturali della variabilità del ciclo idrologico, non necessariamente consequenziali tra di loro, ma sulla cui frequenza, persistenza e intensità il cambiamento climatico sta sicuramente giocando un ruolo importante.

Dalla siccità all’alluvione nel giro di poche ore: gli eventi in Emilia Romagna

Le intense piogge che hanno recentemente colpito l'Emilia Romagna hanno sollevato interrogativi sulle cause di questo eccezionale evento meteorologico. È fondamentale fare chiarezza su quanto è accaduto, considerando anche i numerosi episodi di disinformazione che si sono verificati in questi giorni. Le condizioni meteorologiche e il cambiamento climatico sono strettamente correlati a queste piogge abbondanti.

Si interrompe, per ora, il lungo periodo di siccita`: ma a che prezzo?

Quanto costa un m3 d’acqua? Molto spesso, quando viene posta questa domanda ai convegni vediamo la platea attonita, mentre se riproponessimo la stessa domanda chiedendo quanto costa un litro di latte o un litro di benzina, ciascuno di noi saprebbe almeno individuare un ordine di grandezza corretto. Questo è il risultato di un decadimento culturale che ci ha portato a considerare l’acqua un elemento secondario, una risorsa infinita alle quale i paesi ricchi posso accedere indiscriminatamente.

Esiste una relazione fra la comunità energetica e la cittadinanza energetica?

Cosa motiva e spinge le persone a costituire una comunità energetica, al di là della questione economica, che esiste e che certamente non può essere sottaciuta? La questione che mi è stata posta, non solo è quanto mai attuale ma è il crinale sul quale si gioca la capacità della pubblica amministrazione e del privato di offrire soluzioni che i cittadini possano percepire non come qualcosa di imposto dall’alto, ma che li veda protagonisti e artefici del loro destino e di quella di una intera comunità.

L’importanza dei sistemi di accumulo e tecnologie abilitanti per le CER

Nel dicembre 2019, la Commissione europea ha presentato l'European Green Deal, il piano per rendere l'Europa neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050. Come passaggio intermedio (Fit for 55), l'UE ha alzato la sua ambizione climatica per il 2030, impegnandosi a ridurre le emissioni di almeno il 55% entro il 2030. L'UE aspira a diventare il primo continente a rimuovere dall'atmosfera almeno la stessa quantità di CO2 che produce entro il 2050! Secondo l'ultimo rapporto dell'IPCC (Intergovernmental panel on climate change) è molto più economico tagliare le emissioni subito, utilizzando le rinnovabili invece di carbone, gas e petrolio, piuttosto che rimuoverle successivamente.

Comunità energetiche rinnovabili: strumento per la transizione energetica

Transizione ecologico/energetica, contenimento degli effetti antropici sull’ambiente, responsabilizzazione individuale e collettiva rispetto al cambiamento necessario, inclusione, riduzione della dipendenza dall’estero delle fonti energetiche, rendono sempre più importante definire un processo in cui il consumatore finale di energia svolga un ruolo sempre più attivo nei processi di cambiamento.

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