MONDO ENERGIA | 150 ARTICOLI
Il PNIEC avrebbe – in quanto documento programmatico al 2030/2040 – la possibilità di esercitare senza conseguenze immediate la virtù rara della chiarezza, almeno su obiettivi e processi già ampiamente in cantiere come la revisione del mercato elettrico e il phase out progressivo dei fossili. Eppure, come tutte le linee normative a tema FER che si sono sviluppate nell’ultimo periodo
Il limitato contributo previsto per gran parte delle misure di decarbonizzazione più efficaci è Il filo rosso che lega la versione aggiornata del Pniec. Nel 2030 sono, infatti, superiori ai target europei sia i consumi di energia primaria (123 vs. 111 Mtep), sia quelli di energia finale (102 vs. 93 Mtep).
Vi siete mai chiesti quale sia l’impatto energetico e ambientale dei grandi data center, veri e propri centri nevralgici di un mondo sempre più digitalizzato e connesso sulla rete virtuale? Una prima risposta a questa domanda viene da un report della IEA (International Energy Agency), secondo il quale i data center globalmente nel 2022 hanno inciso tra l’1% e l’1,3% sui consumi finali di energia elettrica (escludendo il settore dell’estrazione di criptovalute).
È ormai è noto a tutti quanto la transizione energetica sia un percorso lungo e difficile, che richiede l’utilizzo di diverse leve per poter essere attuato, nessuna esclusa, soprattutto a livello di tecnologie. Fra queste rientra l’idrogeno, vettore energetico estremamente versatile, che può essere anche impiegato per decarbonizzare i prodotti e i processi produttivi.
L'Italia si distingue a livello europeo e mediterraneo per le proprie best practices nella gestione delle emissioni, in particolare per quanto riguarda il metano nella filiera Oil and Gas. L'adozione di tecnologie avanzate e la collaborazione internazionale sono alla base di questo successo, che rappresenta un modello per altre nazioni.
Dopo tre giorni di dibattiti, dialoghi e collaborazioni incentrati sull'azione, si è conclusa la prima edizione del Global Energy Transition Congress and Exhibition 2024, svoltasi a Milano dall’1 al 3 luglio. Un’occasione preziosa in cui si sono riuniti ministri dell'energia internazionali, responsabili di istituti finanziari e leader d'impresa provenienti sia dalla catena del valore dell'energia che dai settori energivori per promuovere la decarbonizzazione
Ambiente, clima ed energia giocano un ruolo cruciale nella campagna elettorale per le elezioni europee di giugno 2024. A renderli potenziali aghi della bilancia sono i numerosi episodi di emergenza climatica registrati nel continente europeo negli ultimi anni, che hanno lasciato tensioni irrisolte e desiderio di risposte concrete soprattutto nelle giovani generazioni, più sensibili e attente alle questioni climatico-ambientali.
Siamo giunti al tanto atteso voto europeo. Dal 6 al 9 giugno circa 360 milioni di persone potranno recarsi alle urne per rinnovare il Parlamento europeo e i suoi 720 europarlamentari. Elettrici e elettori voteranno per i partiti nazionali, il quali all’interno del Parlamento europeo possono aderire ai sette gruppi politici attualmente esistenti, dove siedono eurodeputati con la stessa visione politica.
Poor Things (Povere Creature), film che ha premiato Emma Stone con l’Oscar come miglior attrice, racconta una storia ambientata nella Londra Vittoriana, periodo oggetto anche dei racconti di Dickens. Le due città, Canto di Natale, Le avventure di Oliver Twist e l’intera produzione dickensiana ha come oggetto lo scarto tra la povertà e la società borghese.
Il tema della sostenibilità è entrato prepotentemente nel dibattito pubblico, spesso purtroppo ancora ancorato a singoli elementi che, per quanto importanti, non possono fornire una prospettiva di insieme. L'equazione ‘sostenibile uguale un po’ più verde’ è contraddetta in continuazione dal mondo che ci circonda.