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The Future of LNG – highlights from WGC2025

LNG held centre stage at the recent International Gas Union (IGU) World Gas Conference held in Beijing last month, and that is hardly surprising given the global LNG market movements and the Asian continent’s appetite and commitment to further distance itself from carbon-intensive fossil fuels such as coal.

LNG: the key trends in 2025

Europe has taken a greater share of the LNG market this year as it raised its prices to divert cargoes away from Asia to ensure steady injections into gas storage facilities after a colder winter.  Europe, including the UK and Turkey, took in 32% of global LNG imports during January-May 2025, up five points from January-May 2024, when the region received 27% of deliveries. 

Il Qatar minaccia la fine dell’export di GNL all’UE: perché?

La volontà dell’Unione europea di proseguire sulla strada del distacco energetico dalla Russia, da completare entro il 2027, aprirà ancora maggiori spazi di mercato agli altri paesi esportatori di gas liquefatto. Nel 2024 il blocco ha importato oltre 100 miliardi di metri cubi di GNL, principalmente dagli Stati Uniti, ma i carichi russi hanno rappresentato una quota significativa sul totale degli approvvigionamenti, con 20 miliardi di metri cubi. 

La domanda europea di GNL segue il ritmo della politica internazionale

Il mercato del gas europeo si ritrova in questi mesi a fare i conti con l’impatto dello scorso inverno, che ha visto un aumento di domanda del 10% rispetto all’anno precedente, come mostrato dalla fig. seguente. Questo ha portato a un consumo dei volumi in stoccaggio molto maggiore rispetto agli ultimi anni.

GNL: le principali dinamiche dei primi mesi del 2025

I primi mesi del 2025, relativamente al mercato del GNL, sono stati caratterizzati da dinamiche diverse rispetto a quanto verificatosi l’anno prima. L'Europa si è accaparrata una quota maggiore di GNL, aumentando i prezzi per dirottare i carichi dall'Asia e garantire iniezioni costanti negli impianti di stoccaggio dopo un inverno più freddo. Il Vecchio Continente, inclusi Regno Unito e Turchia, tra gennaio-maggio 2025 ha assorbito il 32% delle importazioni globali di GNL, con un aumento di cinque punti percentuali rispetto al pari periodo 2024.

Quale futuro per il GNL: un messaggio dal WGC2025

Il GNL è stato al centro dell'attenzione alla recente Conferenza Mondiale sul Gas dell'International Gas Union (IGU), tenutasi a Pechino il mese scorso. Il che non sorprende, visti i movimenti globali  che si stanno registrando in questo mercato e la propensione e l'impegno del continente asiatico a prendere ulteriormente le distanze dai combustibili fossili ad alta intensità di carbonio come il carbone.

Il russo che verrà

Tra le parole chiave dell’energia emerse nell’evento che Assorisorse e RiEnergia hanno organizzato nell’ambito di OMC 2025 figurano le parole “gas” e “sostituibilità”. Su queste ha riflettuto il Prof. Massimo Nicolazzi, sottolineando l’importanza che ha avuto e che ancora avrà questa fonte nel soddisfare una crescente fame di energia e nel permettere forniture stabili in un mondo che va ancora a rilento, e con evidente difficoltà oggettive, verso uno sviluppo massiccio delle fonti rinnovabili. 

Decarbonizzazione del parco residenziale: il punto di vista dei politici

In materia di decarbonizzazione dei consumi residenziali, con l’adozione della Direttiva EPBD e la sua successiva implementazione è sempre più pressante la necessità di  conciliare il raggiungimento degli obiettivi e al tempo stesso salvaguardare la competitività delle imprese europee, tutelare il consumatore, consentendo quindi a tutte le tecnologie presenti sul mercato di concorrere, in un’ottica di neutralità tecnologica, al raggiungimento degli obiettivi stessi.

La politica di incentivazione del Governo è ispirata al principio di gradualità

Così come emerge dai dati dello studio di BIP Consulting, dal titolo Decarbonizzazione dei consumi termici residenziali, operare un cambiamento nel sistema di riscaldamento del Parco Residenziale italiano è difficile. Una difficoltà di cui il Ministero tiene conto sia nel lavoro di recepimento della Direttiva EPBD, sia nel conseguimento degli obiettivi di neutralità climatica posti dall’Unione, all’insegna di un equilibrio fra questi obiettivi e la realtà del paese, sia sotto un profilo di energia primaria che dei sistemi di trasformazione dell'energia primaria. E lo fa in una chiave di gradualità.

Le sfide per la decarbonizzazione residenziale

Lo studio “Decarbonizzazione dei consumi termici residenziali” - realizzato da BIP Consulting per conto di PROXIGAS, ASSOGAS, Assogasliquidi, Assotermica e Utilitalia - si inserisce nel contesto della revisione della Direttiva europea sull’efficienza energetica degli edifici (EPBD), che prevede per il comparto residenziale una riduzione del 16% del consumo di energia primaria entro il 2030, rispetto ai livelli del 2020. In Italia ciò si traduce in un obiettivo di -6,3 Mtep, che implica una profonda trasformazione del sistema impiantistico ed edilizio nazionale.

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