Gli scenari legati al cambiamento climatico globale richiamano l’attenzione sulla necessità di agire per invertire una tendenza che potrebbe avere impatti devastanti per il nostro Pianeta, ed il mondo dell'Energia- di cui il settore Oil e Gas fa parte-, ha sicuramente un ruolo chiave da giocare in questo contesto.
Traguardare l’obiettivo di transizione energetica presuppone un percorso lungo, complesso e anche economicamente oneroso, e come tale presuppone l’utilizzo di tutte le tecnologie sostenibili, sia di quelle tradizionali oggi già disposizione, che di quelle nuove in fase di implementazione su scala più ampia.
La transizione energetica è un processo necessario ma alquanto complesso: una sfida che si sta confrontando con un’altra altrettanto importante, ovvero quella digitale. È in continuo aumento il numero dei data center e con esso il loro consumo di energia, anche in ragione dello sviluppo dell’intelligenza artificiale.
Come noto, il mondo dell’energia e della sua trasformazione risponde alla termodinamica classica con i suoi 4 principi che rimandano al concetto di Entropia. In questa sede ovviamente non possiamo e non vogliamo entrare nel dettaglio, ma crediamo opportuno solo ricordare che l’Entropia è una grandezza (più precisamente una funzione di stato) che corrisponde alla misura del disordine presente in un sistema fisico.
Professore, recentemente è stato emanato un comunicato stampa di Anie in cui si annuncia la nascita del Comitato Tecnico Scientifico dello Smart Metering Group. Ci può dire qual’è la finalità dello Smart Metering Group, ma soprattutto che cos’è esattamente uno “smart meter”?
Lo Smart Metering Group (www.smg-anie.it) è formato da un gruppo di esperti ed addetti ai lavori, costituito all’interno della Federazione ANIE (Federazione di Confindustria delle Imprese Elettrotecniche ed Elettroniche).
Il settore della distribuzione gas in Italia si appresta a vivere un periodo di rilevanti cambiamenti correlati, nel breve termine, alla prossima attuazione delle gare d’ATEM per l’assegnazione delle concessioni e, nel medio-lungo periodo, al processo di transizione energetica funzionale al raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione fissati a livello europeo.
I due processi sono profondamente connessi in quanto se da un lato, in preparazione alle gare sui 177 ATEM, agli operatori verranno richiesti notevoli investimenti per vincere la competizione, dall’altro la strategia che il Paese deciderà di adottare per affrontare il percorso di decarbonizzazione potrebbe mettere in discussione, in un futuro più o meno prossimo, il ruolo del gas quale vettore energetico di riferimento per il riscaldamento domestico.
I certificati bianchi, come comunemente vengono chiamati i titoli di efficienza energetica (TEE) sono il principale strumento ideato per dare attuazione alle politiche di promozione dell’efficienza energetica del Paese, in ottemperanza agli obblighi assunti dall’Italia con la sottoscrizione del Protocollo di Kyoto e degli accordi di Parigi per la riduzione delle emissioni di gas serra.
Istituiti già nel 2004, vengono oggi rilasciati dal GSE S.p.A. a fronte della realizzazione di interventi che garantiscono il raggiungimento di determinati risparmi di energia primaria di origine fossile.
I porti giocano un ruolo fondamentale nello sviluppo economico del territorio e il loro stato di salute ha importanti ricadute anche sull’economia nazionale. Il porto di Ravenna è uno dei principali motori di sviluppo socio-economico del territorio ravennate e regionale, essendo sia un porto industriale sia un luogo di aggregazione per lo svolgimento di molteplici attività con ricadute sociali. Da questi presupposti è nato il Ravenna Green Port, un progetto che coinvolge ricerca, istituzioni e industria per tracciare una rotta condivisa di azioni partendo da tre temi strategici: mobilità e sostenibilità energetica nell’area portuale, ecosistema porto-città.