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Le prospettive di decarbonizzazione dei trasporti e il Green Deal nello scenario post elettorale

A concludere l’Assemblea Generali di Assopetroli-Assoenergia del 3 luglio 2024 è il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin che ha toccato alcuni dei temi cardine che ruotano intorno al dibattito della decarbonizzazione e alla sfide ad essa connesse. 

La riforma dei carburanti per il futuro della mobilità

Un’assemblea “monografica” sulla riforma della rete carburanti, arricchita da uno sguardo attento e approfondito sulla situazione e l’evoluzione del panorama energetico nazionale e internazionale. Chi lavora nel settore dei carburanti – o dei “servizi per la mobilità”, come la transizione impone ormai di dire – non può fare a meno di aggiornarsi continuamente sull’evoluzione del mondo energetico e dei trasporti

Concretezza e pragmatismo alla base della riforma della rete

L’Assemblea di Assopetroli-Assoenergia, tenutasi lo scorso 3 luglio a Roma, ha avuto come focus la necessità di riformare la rete carburanti. Di fatto, quando si parla di trasporti, riformare e decarbonizzare sono due facce della stessa medaglia. 

Il progetto di riforma della rete di distribuzione dei carburanti. Se non ora, quando?

Dopo anni di immobilismo sta per vedere la luce il progetto di riforma per la riorganizzazione del settore della distribuzione dei carburanti, che si pone l'obiettivo di razionalizzare la rete e accompagnarla verso modelli di sostenibilità e transizione green

La svolta della Commissione Europea sulla CCUS: teoria o realtà?

Chi è convinto che la lotta ai cambiamenti climatici dovrebbe essere una priorità e osserva l’andamento crescente delle emissioni di CO2 (il principale gas serra con emissioni di origine antropica), non dovrebbe avere dubbi sul fatto che tutti mezzi per ridurre tali emissioni dovrebbero essere visti con favore. 

CCS per la decarbonizzazione e la competitività delle industrie hard to abate italiane

L'introduzione di politiche di decarbonizzazione integrate con le strategie industriali è una necessità per sostenere la competitività delle filiere produttive, in primis quelle hard to abate, nel contesto italiano ed europeo. I rischi e gli impatti derivanti dal cambiamento climatico sono infatti ormai evidenti e l'aumento del costo delle emissioni, dovuto alla revisione dell'Emission Trading System (ETS) europeo, metterà ulteriormente sotto pressione le dinamiche di sviluppo delle industrie nazionali. 

CCS e transizione: il ruolo attivo di Eni

Il processo tecnologico della CCS (Carbon, Catpure and Storage) è uno dei più rilevanti strumenti per centrare gli obiettivi di decarbonizzazione, in particolare per il settore industriale. Si tratta di una soluzione matura, sicura e competitiva. L’unica, ad oggi, percorribile per ridurre le emissioni delle industrie definite hard to abate,  ovvero quelle che, sia per gli alti consumi di energia sia per le caratteristiche dei loro cicli produttivi, allo stato attuale non hanno alternative tecnologiche di decarbonizzazione altrettanto efficaci ed efficienti (ad esempio la siderurgia, i cementifici, le cartiere e la chimica). 

Approvvigionamento di minerali critici: è necessaria una strategia integrata

Pur con i limiti e le perplessità sul raggiungimento degli scopi, il nuovo regolamento europeo  n. 2024/1252 del 11 aprile 2024 (Critical Raw Materials Act) delinea in modo chiaro ed inequivocabile la strategia che l’Unione europea deve perseguire per cercare di mitigare la propria dipendenza dalle forniture estere di materie prime essenziali per il proprio apparato industriale.

Il Critical Raw Materials Act come nuova leva verso l’autonomia strategica europea

I temi della doppia transizione hanno sempre più imposto come priorità nelle agende degli stati membri l’approvvigionamento di materie prime critiche, essenziali per i settori digital e green.  In Europa, la consapevolezza dell’importanza di queste risorse si è evoluta e rafforzata nel corso degli anni.

La normativa italiana sui minerali critici: come garantire un ruolo al nostro paese

L’entrata in vigore del regolamento europeo n. 2024/1252 del 11 aprile 2024, il cosiddetto Critical Raw Materials Act, che istituisce un quadro atto a garantire un approvvigionamento sicuro e sostenibile di materie prime critiche, pur essendo ormai annunciata da oltre un anno, ha trovato l’Italia impreparata ad applicarne i principi fondamentali dal punto di vista legislativo e regolamentare. 

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