Numero 418 - Economia circolare: evoluzioni normative e modelli virtuosi

05 novembre 2025

Analisi

Economia Circolare e gestione dei rifiuti urbani

Nel 2023 l’Italia si conferma tra i Paesi europei più virtuosi in materia di economia circolare, con un tasso di circolarità delle risorse pari al 21%, significativamente superiore alla media dell’Unione Europea, attestata al 12%, e in costante crescita nell’ultimo decennio. Tale risultato evidenzia l’efficienza del sistema industriale nazionale, capace di valorizzare importanti volumi di materiali riciclabili e di ridurre la dipendenza dalle risorse primarie. A livello comunitario, l’UE importa circa quattro volte più materiale riciclabile di quanto ne esporti, un dato che segnala l’esistenza di un mercato ancora non pienamente equilibrato.

Approfondimento

Rifiuti urbani: ARERA sostiene qualità e investimenti

Con la pubblicazione della Del. 397/2025/R/rif, ARERA ha approvato il Metodo Tariffario Rifiuti (MTR-3), relativo al terzo periodo regolatorio 2026-2029, per la definizione delle entrate tariffarie, nonché delle tariffe di accesso agli impianti di trattamento dei rifiuti urbani (organico, indifferenziato).

Approfondimento

Rifiuti e plastica: tra obblighi normativi europei e obiettivi di sostenibilità

L’obiettivo prioritario in materia di rifiuti perseguito a livello europeo (e quindi nazionale) è quello di garantire l’uso efficiente delle risorse e la realizzazione dell’economia circolare. Tale obiettivo è stato perseguito con una serie di atti regolamentari e di indirizzo realizzati attraverso il cosiddetto “Pacchetto Economia Circolare”*, con il “Programma nazionale per la gestione dei rifiuti” e con la “Strategia nazionale per l’economia circolare”.

Approfondimento

Innovazione e filiere sostenibili: la risposta di Aliplast alle sfide del riciclo plastico

Il settore del riciclo plastico sta attraversando una fase di profonda trasformazione. Da un lato, l’aumento della pressione competitiva internazionale, alimentata dall’ingresso di materiali vergini a basso costo provenienti da Paesi extra-UE, sta mettendo a dura prova la tenuta economica delle filiere europee. Dall’altro, l’evoluzione normativa – dalla Direttiva SUP (Single Use Plastics) al nuovo regolamento PPWR (Packaging and Packaging Waste Regulation), fino alla discussa Plastic Tax – impone standard sempre più stringenti in termini di riciclabilità, contenuto minimo di riciclato e tracciabilità.

Il punto di vista

HASI, modello virtuoso per chiudere il cerchio dei rifiuti industriali

La gestione dei rifiuti industriali evolve verso modelli avanzati di economia circolare, sostenuta da un sistema impiantistico capillare, accordi con grandi gruppi industriali – da Lamborghini a Fincantieri – e acquisizioni mirate per recuperare anche i materiali più complessi. È la traiettoria seguita da Herambiente Servizi Industriali (HASI), società creata nel 2014 dal Gruppo Herambiente guidata da Federica Ravaioli, ingegnera ambientale e Direttrice Generale dal maggio 2024.

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