In materia di decarbonizzazione e di come si stanno muovendo i vari stakeholder per favorire il processo di transizione ecologica, Dario Sori, Direttore di Assocostieri, ha sottolineato come quest’associazione stia dispiegando il suo impegno su tre principali aree per raggiungere l’equilibrio tra sostenibilità ambientale, sociale ed economica.
Nel corso dell’evento, Silvia Migliorini, Direttore di Federchimica-Assogasliquidi, sulla necessità di percorrere la strada verso la decarbonizzazione, ha evidenziato come Assogasliquidi condivida gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 definiti dall’Unione Europa.
Il Green Deal europeo, applicato secondo il modello Timmermans, si è dimostrato estremista e ideologico, mancando di un'analisi costi-benefici e ignorando le conseguenze sui sistemi industriali. Con la formazione della nuova Commissione europea e le riflessioni emergenti, sarà necessario riaffrontare il tema con maggiore pragmatismo.
Come tutte le fonti energetiche, anche il carbone si trova a dover fare i conti con un mercato globale dell’energia sconvolto dagli effetti della pandemia da COVID-19. Una situazione inedita, che vede i prezzi del gas ai minimi da decenni, quelli del petrolio che addirittura sono risultati temporaneamente negativi in alcuni mercati e quelli del carbonio che a marzo sono crollati del 45%, per poi recuperare tra aprile e maggio.
Per capire quale sia il destino del carbone in Europa e che influenza eserciterà su di esso il prezzo dei permessi di emissione, occorre approfondire la situazione su entrambi i fronti prima della diffusione della pandemia. Il 2019 per il carbone è stato un anno decisivo: anzitutto, per la prima volta, ha perso lo scettro di fonte più utilizzata nella generazione elettrica, superato dalle fonti low-carbon.
L’evoluzione dei mercati energetici internazionali in questo anno ricco di sorprese sottolinea una sorta di crisi dei modelli interpretativi più accreditati. Gli accordi di Parigi del dicembre 2015 avevano dato la sensazione che il mondo avesse imboccato con decisione la strada di un abbandono delle fonti fossili a favore di una penetrazione a ritmi rapidissimi delle fonti rinnovabili in tutti i settori di utilizzo. I mezzi di comunicazione di massa, sotto la spinta di un’opinione pubblica sempre più preoccupata delle conseguenze dei cambiamenti climatici e di eventi catastrofici attribuibili all’impiego sconsiderato delle fonti fossili, hanno assecondato la fiducia nella possibilità di drastici cambiamenti del mix delle fonti utilizzate.