Numero 417 - Il mondo delle batterie dopo il Macse

29 ottobre 2025

Analisi

Flessibilità e decarbonizzazione: il ruolo del MACSE nello sviluppo degli accumuli

La transizione energetica italiana, spinta dagli obiettivi del pacchetto europeo Fit for 55 e dal Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC), comporta un incremento massiccio delle fonti rinnovabili non programmabili (FRNP), in particolare fotovoltaico ed eolico. Entro il 2030, il PNIEC prevede che le rinnovabili coprano circa il 65% della generazione elettrica nazionale, con una capacità installata di circa 52 GW di fotovoltaico (pari a circa il 40% del mix) e circa 19 GW di eolico (intorno al 28%).

Approfondimento

Le prospettive per lo sviluppo BESS in Italia dopo la prima asta MACSE

La prima asta MACSE ha segnato un punto di svolta per il mercato dello storage in Italia, confermando un’elevata competitività e aprendo nuove prospettive per investimenti futuri. La forte partecipazione degli operatori, la crescente maturità delle soluzioni tecnologiche e finanziarie nonché la favorevole congiuntura complessiva dei costi di approvvigionamento dei componenti fondamentali delineano uno scenario in cui modelli di business innovativi, in grado di integrare approccio merchant e strumenti contrattuali avanzati, possono rendere le configurazioni alternative remunerative e bancabili.

Approfondimento

Offtake per impianti BESS dopo il MACSE: dal disincanto alle soluzioni di mercato

L’esperienza del Meccanismo di Approvvigionamento di Capacità di Stoccaggio Elettrico (MACSE) ha lasciato un retrogusto amaro. Se da un lato ha rappresentato il primo schema regolato di remunerazione per la capacità di accumulo, dall’altro la limitazione alle sole zone di mercato congestionate (Sud, Sicilia e Sardegna) e i risultati economici livellati verso il basso hanno, in rapida sequenza, provocato delusione e perdita di fiducia da parte di molti operatori.

Approfondimento

La finanziabilità dei progetti BESS dopo l’asta MACSE del 30 settembre

Il 30 settembre 2024 ha segnato un punto di svolta per il mercato italiano dei sistemi di accumulo energetico (Battery Energy Storage Systems, BESS). L’esito della prima asta del Mercato della Capacità Secondaria (MACSE) ha ridefinito gli equilibri tra investitori, operatori industriali e istituti finanziari, inaugurando una nuova stagione per la finanza strutturata nel settore della transizione energetica.

Approfondimento

Con il MACSE si punta sulla stabilità invece che sui guadagni merchant

Svoltasi a fine settembre 2025, la prima asta MACSE ha assegnato tutti i 10 GWh di capacità disponibili nelle zone d’asta del Centro, Sud e delle isole, con contratti di tipo tolling a prezzo fisso della durata di 15 anni. L’asta, strutturata su base pay-as-bid, ha registrato un prezzo medio di aggiudicazione appena inferiore a 13 kEUR/MWh/anno, quasi tre volte inferiore al tetto massimo di 37 kEUR/MWh/anno fissato da Terna. I progetti assegnati presentano una capacità media di 125 MW e una durata media di 6,7 ore, tutti superiori alle 6 ore. 

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