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Lo scorso 12 luglio l’International Gas Union (IGU) – di cui sono Vice Presidente e futuro Presidente per il triennio 2025-2028 – ha pubblicato il suo 14° Report sul mercato del GNL a livello globale, presentandolo nel corso della conferenza internazionale LNG2023 tenutasi a Vancouver. Il report è la fonte pubblica di informazioni più completa al mondo sui principali sviluppi e tendenze nel gas naturale liquefatto e vuole essere uno strumento di condivisione e riflessione sul settore, mai come in questi tempi al centro anche di un’informazione più generalista.
The Russian invasion of Ukraine and subsequent cut in pipeline gas exports to Europe created a massive imbalance in the fundamental outlook for the global supply and demand of gas. Whether or not some or all this Russian gas comes back into the market, the US LNG industry has wasted no time in trying to fill this potential supply gap by aggressively moving ahead with both multiple greenfield LNG projects and project expansions.
L'invasione russa dell’Ucraina e il successivo taglio delle forniture all’Europa ha creato un disequilibrio nei fondamentali di mercato a livello globale. Indipendentemente dal fatto che alcuni di questi volumi di gas russo potrebbero ritornare sui mercati europei, l’industria del GNL americano non ha sprecato tempo ed ha cercato immediatamente di colmare il vuoto di offerta creatosi, portando avanti l’espansione di diversi progetti di GNL. Circa 100 miliardi di metri cubi annui di nuova capacità di liquefazione statunitense potrebbero essere immessi nel mercato nella seconda metà del decennio.
Russia’s full-scale invasion of Ukraine in February 2022 has transformed European LNG supply dynamics, pushing countries to purchase record volumes of the supercooled fuel as they look to cut their dependency on Russian gas while maintaining energy security. However, with the war triggering the construction of new LNG import infrastructure across the continent, there is a risk that regasification capacities will far outweigh future import requirements, leaving assets redundant and unused.
L'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, nel febbraio 2022, ha trasformato le dinamiche di approvvigionamento del GNL in Europa, spingendo i paesi del Vecchio Continente ad acquistare volumi ingenti di gas liquefatto per garantire la sicurezza energetica e nello stesso tempo ridurre la dipendenza dal gas di Mosca. Un maggiore bisogno di GNL ha spinto verso la rapida realizzazione di infrastrutture di ricezione in tutto il continente. Tuttavia, vi è il rischio che l’aumento della capacità di rigassificazione superi di gran lunga le future esigenze di importazione e che ci si ritrovi con infrastrutture ridondanti e inutilizzate.
Lo shock legato al tentativo di golpe, materializzatosi in Russia il 24 giugno, ha investito i mercati di energia e gas? Il gruppo paramilitare Wagner, noto per le sue efferatezze, per gli innumerevoli interessi africani (Sudan, Mali, Repubblica Centrafricana) e, al contempo, per la relativa efficacia in combattimento sul fronte ucraino, ha inaspettatamente dichiarato un’insurrezione militare contro il ministero della Difesa e lo Stato Maggiore dell’Esercito, contro i quali era ai ferri corti da mesi nel quadro di fortissime rivalità e accuse di boicottaggio circa i rifornimenti militari necessari.
The Russian invasion of Ukraine has triggered renewed focus on the use of energy resources as geopolitical “weapons.” The experiences for oil and natural gas — Russia’s two main energy exports, and the leading energy sources for the EU and U.S. — have followed distinctly different paths. Most markedly, Russia has tried to use the EU’s dependence on its natural gas exports to make the latter less supportive of Ukraine.
L'invasione russa dell'Ucraina ha rinnovato l’attenzione sull'uso delle risorse energetiche come "armi" geopolitiche. Il petrolio e il gas naturale - le due principali fonti di esportazione di energia della Russia, nonché le principali fonti energetiche per l'UE e gli Stati Uniti, – nello scontro fra le parti sono state utilizzate in modo differente. In particolare, la Russia ha cercato di sfruttare la dipendenza dell'UE dalle sue esportazioni di gas naturale per indebolire il supporto comunitario a Kiev, mentre, a loro volta, l’UE, gli Stati Uniti e i loro alleati hanno utilizzato sanzioni petrolifere nella speranza di limitare le azioni militari di Mosca in Ucraina.
In the ever-evolving landscape of European energy security, Ukraine has emerged as a central figure, transcending its traditional role as a gas transit corridor. As the expiration of the gas transit contract in 2024 looms, it is crucial to recognize Ukraine's other invaluable assets and contributions to safeguarding Europe's energy landscape.
Nello scenario in continua evoluzione della sicurezza energetica europea, l’Ucraina costituisce uno snodo chiave, al di là del suo ruolo tradizionale di paese di transito del gas. Per tale motivo, visto l’approssimarsi della scadenza del contratto di transito del gas russo del 2024, diventa cruciale il riconoscimento degli asset ucraini e il suo contribuito nel salvaguardare il panorama energetico europeo.