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Nel corso dell’evento, Silvia Migliorini, Direttore di Federchimica-Assogasliquidi, sulla necessità di percorrere la strada verso la decarbonizzazione, ha evidenziato come Assogasliquidi condivida gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2 definiti dall’Unione Europa.
Decarbonizzare non è una scelta ma una necessità, tanto che, come affermato da Sebastiano Gallitelli, Segretario Generale Assopetroli-Assoenergia, il settore del commercio dei prodotti energetici sta adottando un approccio strutturato per supportare la transizione ecologica, in linea con il quadro normativo delineato dalla Direttiva RED III.
Decarbonizzare ormai non è una scelta ma una necessità. Ce lo chiede l’Europa, ma ce lo chiedono anche l’ambiente e il clima. Secondo Marina Barbanti, Direttore Generale di UNEM, oggi qualsiasi strategia di investimento nel campo energetico ha quale precondizione una valutazione oggettiva sulla sua capacità di contribuire alla graduale decarbonizzazione dei processi e dei prodotti.
L’attuale scenario geopolitico, segnato dai conflitti in Ucraina ed in Palestina, oltre che dalla tensione nel Mar Rosso, sta influenzando le decisioni dei principali produttori di petrolio dell’OPEC+, provocando instabilità nei prezzi del mercato internazionale.
L’industria energetica della Libia è nuovamente ostaggio dei conflitti politici tra le due coalizioni rivali che da anni si contendono il controllo del paese e delle sue risorse. Da una parte, si trova il Governo di unità nazionale (GNU), con sede a Tripoli e guidato da Abdulhamid Dbeibah
Per il settore petrolifero statunitense, il 2024 si annuncia un altro anno favorevole, destinato – secondo le ultime stime dall’Energy Information Agency (EIA) - a infrangere anche i record toccati nel 2023. Secondo i dati forniti dall’EIA, nei primi sei mesi dell’anno, la produzione è oscillata fra il 12.554 bbl/g di gennaio e i 13.249 di aprile
Doveva essere l’estate dei prezzi superspike del petrolio e invece è stata l’estate del tonfo del Nikkei e dello scoppio della bolla sul carry trade dello yen. Prima di agosto erano in molti a prevedere che il prezzo del petrolio sarebbe salito oltre quota 90, spinto al rialzo dal consueto aumento della domanda estiva, dalla volontà dei paesi OpecPlus di tenere a freno la produzione e dai tamburi di guerra in Medio Oriente e Ucraina.
Relatore all’ultima assemblea annuale di Unem, del 10 luglio scorso, il Presidente di Legambiente Stefano Ciafani ci parla di decarbonizzazione, della necessità urgente di implementarla e delle opportunità per l’ambiente, la società e l’economia che da questo processo discendono. Per raggiungerla però, ognuno però deve fare la sua parte: il governo, le associazioni di settore e il mondo ambientalista. Serve una pianificazione seria e certezza sugli obiettivi da raggiungere: driver importanti per gli ingenti investimenti che la transizione energetica richiede.
Il Green Deal europeo, applicato secondo il modello Timmermans, si è dimostrato estremista e ideologico, mancando di un'analisi costi-benefici e ignorando le conseguenze sui sistemi industriali. Con la formazione della nuova Commissione europea e le riflessioni emergenti, sarà necessario riaffrontare il tema con maggiore pragmatismo.
La Divisione Bioenergia, bioraffinerie e chimica verde dell’ENEA presso il centro ricerche della Trisaia si occupa di individuare e sviluppare le migliori soluzioni tecnologiche per la valorizzazione di biorisorse attraverso un parco tecnologico in continuo aggiornamento che fa parte di infrastrutture di eccellenza a livello nazionale ed europeo e che offre un ambiente di sviluppo fino alla scala pilota.