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La riforma dei carburanti per il futuro della mobilità

Un’assemblea “monografica” sulla riforma della rete carburanti, arricchita da uno sguardo attento e approfondito sulla situazione e l’evoluzione del panorama energetico nazionale e internazionale. Chi lavora nel settore dei carburanti – o dei “servizi per la mobilità”, come la transizione impone ormai di dire – non può fare a meno di aggiornarsi continuamente sull’evoluzione del mondo energetico e dei trasporti

Concretezza e pragmatismo alla base della riforma della rete

L’Assemblea di Assopetroli-Assoenergia, tenutasi lo scorso 3 luglio a Roma, ha avuto come focus la necessità di riformare la rete carburanti. Di fatto, quando si parla di trasporti, riformare e decarbonizzare sono due facce della stessa medaglia. 

Il progetto di riforma della rete di distribuzione dei carburanti. Se non ora, quando?

Dopo anni di immobilismo sta per vedere la luce il progetto di riforma per la riorganizzazione del settore della distribuzione dei carburanti, che si pone l'obiettivo di razionalizzare la rete e accompagnarla verso modelli di sostenibilità e transizione green

La svolta della Commissione Europea sulla CCUS: teoria o realtà?

Chi è convinto che la lotta ai cambiamenti climatici dovrebbe essere una priorità e osserva l’andamento crescente delle emissioni di CO2 (il principale gas serra con emissioni di origine antropica), non dovrebbe avere dubbi sul fatto che tutti mezzi per ridurre tali emissioni dovrebbero essere visti con favore. 

CCS per la decarbonizzazione e la competitività delle industrie hard to abate italiane

L'introduzione di politiche di decarbonizzazione integrate con le strategie industriali è una necessità per sostenere la competitività delle filiere produttive, in primis quelle hard to abate, nel contesto italiano ed europeo. I rischi e gli impatti derivanti dal cambiamento climatico sono infatti ormai evidenti e l'aumento del costo delle emissioni, dovuto alla revisione dell'Emission Trading System (ETS) europeo, metterà ulteriormente sotto pressione le dinamiche di sviluppo delle industrie nazionali. 

CCS e transizione: il ruolo attivo di Eni

Il processo tecnologico della CCS (Carbon, Catpure and Storage) è uno dei più rilevanti strumenti per centrare gli obiettivi di decarbonizzazione, in particolare per il settore industriale. Si tratta di una soluzione matura, sicura e competitiva. L’unica, ad oggi, percorribile per ridurre le emissioni delle industrie definite hard to abate,  ovvero quelle che, sia per gli alti consumi di energia sia per le caratteristiche dei loro cicli produttivi, allo stato attuale non hanno alternative tecnologiche di decarbonizzazione altrettanto efficaci ed efficienti (ad esempio la siderurgia, i cementifici, le cartiere e la chimica). 

Il Capacity Market alla prova della decarbonizzazione tra conferme e esigenze di innovazione

Tutti i tasselli ci sono ed il puzzle ormai si sta componendo in un nuovo disegno del sistema elettrico in cui i mercati spot vengono confermati ma con un ruolo focalizzato al solo dispacciamento efficiente delle risorse, ossia l’individuazione degli impianti più efficienti da far produrre in ciascun momento.  Il compito, invece, di fornire segnali per indirizzare le scelte di investimento viene “strutturalmente” demandato ad una serie mercati di lungo termine che si trovano oggi in una fase più o meno avanzata di implementazione.

La connessione tra transizione energetica e gli impianti programmabili

Negli ultimi decenni, il mondo ha assistito a una crescente consapevolezza riguardo alla necessità di una transizione energetica verso fonti rinnovabili e sostenibili. Questo cambiamento è diventato una priorità globale, con molte nazioni impegnate a ridurre le proprie emissioni di gas serra e a promuovere l'adozione di energie pulite.

Not-only Energy-only…

"Non è mai troppo tardi!" Così, con la riedizione di un refrain televisivo degli anni ’60, potremmo esultare all’affermazione in Europa dei mercati della capacità produttiva. Dunque, Capacity Market sia:  un’idea tutta italiana sin dal 2011, ispirata su alcune esperienze pionieristiche nei mercati energia degli Stati Uniti ed adattata al contesto europeo, è stata approvata nel 2018 dalla Commissione europea ed implementata nel nostro Paese già dal lustro scorso. 

L’importanza della sinergia gas-power per favorire la transizione energetica

I processi di decarbonizzazione e transizione energetica impongono target molto ambiziosi e sfidanti per la riduzione delle emissioni di gas ad effetto sera. I recenti indirizzi della Commissione europea indicano, per il 2040, l’obiettivo di riduzione del 90% delle emissioni rispetto ai livelli del 1990, a fronte poi di un obiettivo vincolante “net-zero” al 2050 (le emissioni EU27 si sono ridotte del 30% circa tra il 1990 ed il 2021).

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