Il 24 febbraio 2022 la Russia invadeva l’Ucraina; al netto di tensioni storiche tra i due paesi, quel giorno sancì l’inizio di un conflitto che dura ancora oggi e che ha provocato danni incalcolabili ed una perdita di vite umane altrettanto alta. Da allora, l’Unione Europea e gli Stati Uniti, nel tentativo di arrestare l’avanzata russa, hanno utilizzato lo strumento delle sanzioni: il più forte mezzo di dissuasione tra quelli che non prevedono l’intervento armato.
I metalli delle terre rare (REM) occupano senza dubbio un ruolo centrale in una serie di dispositivi tecnologici essenziali la decarbonizzazione. Dai motori elettrici degli EV ai parchi eolici offshore, i REM sono indispensabili per produrre questi sistemi attraverso la fabbricazione e l’utilizzo dei magneti permanenti.
Il 28 gennaio 2019, nel contesto dei “Venezuela Sanctions Regulations”, attraverso una decisione adottata ai sensi dell’Executive Order 13850, gli Stati Uniti d’America avevano imposto sanzioni economiche particolarmente invasive nei confronti del settore petrolifero e del gas venezuelano.
Le sanzioni economiche non sono uno "strumento" nuovo nella diplomazia internazionale, essendo state utilizzate fin dall'antica Grecia, quando Atene negava alle città rivali l'accesso ai suoi mercati. In seguito, i blocchi furono regolarmente imposti durante le guerre napoleoniche e, durante la Prima guerra mondiale, anche le popolazioni dell'Impero Ottomano, dell'Austria-Ungheria e della Germania furono sottoposte a drastiche restrizioni.
In occasione di OMC, Assorisorse e RiEnergia hanno organizzato due pomeriggi di interviste ad autorevoli esperti del mondo dell’energia. I talk show sono stati divisi per argomenti; durante la prima giornata si è parlato dei diversi pezzi che compongono l’articolato puzzle della transizione energetica. Ne abbiamo parlato con Andreas Kipar, ponendo l’accento sull’evoluzione delle infrastrutture legate agli approvvigionamenti energetici e sulla loro necessaria integrazione con i territori. Un problema antico, dalle dighe alle miniere di carbone, dalle centrali elettriche agli impianti petroliferi e, oggi, dall'eolico al fotovoltaico.
In occasione di OMC, Assorisorse e RiEnergia hanno organizzato due pomeriggi di interviste ad autorevoli esperti del mondo dell’energia. I talk show sono stati divisi per argomenti; durante la prima giornata si è parlato dei diversi pezzi che compongono l’articolato puzzle della transizione energetica. Con Francesco Somma, Presidente di Confindustria Basilicata, abbiamo parlato di transizione e territori, la cui integrazione risulta fondamentale per uno sviluppo pienamente sostenibile.
In occasione di OMC, Assorisorse e RiEnergia hanno organizzato due pomeriggi di interviste ad autorevoli esperti del mondo dell’energia. I talk show sono stati divisi per argomenti; durante la prima giornata si è parlato dei diversi pezzi che compongono l’articolato puzzle della transizione energetica. Ne abbiamo parlato con Leonardo Brunori, ponendo l’accento sulla valorizzazione del patrimonio di competenze che il nostro paese vanta in ambito Oil&Gas, particolarmente utili anche per lo sviluppo di energie rinnovabili.
In occasione di OMC, Assorisorse e RiEnergia hanno organizzato due pomeriggi di interviste ad autorevoli esperti del mondo dell’energia. I talk show sono stati divisi per argomenti; durante la prima giornata si è parlato dei diversi pezzi che compongono l’articolato puzzle della transizione energetica. Ne abbiamo parlato con Francesca Zarri, ponendo l’accento sull’innovazione dei modelli produttivi e sulle soluzioni di lungo termine per la neutralità carbonica adottate da Eni.
Ever since the United Nations’ Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) 2018 special report rang the alarm that we were heading head-first into a climate disaster by 2035 absent urgent and transformative action, policymakers globally have been doubling down on efforts to implement climate change mitigation measures.
Dopo l’incidente di Chernobyl, l’Italia ha abbandonato il nucleare, riformulando le proprie politiche energetiche senza contare su questa fonte. Altri paesi, però, in tutto il mondo, non solo hanno continuato a utilizzare il nucleare, ma stanno dando vita a nuovi sviluppi. Oggi a distanza di quasi 40 anni, si riapre il dibattito sull’opportunità o meno di puntare su questa fonte anche nel nostro paese.