Il processo di transizione energetica avviato in Europa, con l’obiettivo di accrescere significativamente la quota di energia rinnovabile e raggiungere la neutralità carbonica al 2050, impone uno sforzo congiunto di tutti gli attori, pubblici e privati. Il percorso di decarbonizzazione confermato dalla recente proposta del PNIEC del governo italiano, in linea con il contributo atteso per il raggiungimento dell’obiettivo europeo, prevede che entro il 2030 il 40% dei consumi lordi di energia e almeno il 65% della generazione elettrica siano soddisfatti con fonti rinnovabili.
L’Italia non è un Paese ricco di combustibili fossili, ma abbiamo in abbondanza risorse energetiche rinnovabili, non a caso siamo Il Paese del Sole! Purtroppo, resistono ancora dei miti - tanto falsi quanto radicati - che a vario titolo finiscono per ostacolare lo sviluppo del fotovoltaico perché causano (ancora troppo spesso) opposizioni locali e dinieghi autorizzativi ai nuovi progetti.
L’era digitale e gli straordinari progressi della tecnologia hanno determinato cambiamenti sostanziali nel modo di intendere pressoché ogni ambito del nostro vivere sociale, dagli scenari macroeconomici alle relazioni lavorative e interpersonali, dalla fruizione dei beni di consumo al modo di spostarsi e viaggiare per il mondo.
La produzione di energia idroelettrica nazionale, oltre a rappresentare il 40% della produzione rinnovabile italiana, costituisce un sistema infrastrutturale rilevantissimo, sia per prevenire situazioni gravi di piene sia per lo stoccaggio e la regolazione dei flussi idrici. Oltre il 60% degli impianti idroelettrici nazionali ha un’età maggiore di 70 anni. Gli investimenti sono la via da percorrere per garantire che il settore idroelettrico del Paese continui a svolgere ed incrementi il proprio ruolo strategico per lo sviluppo del Paese.
Aumentare l’indipendenza e la sicurezza energetica nazionale, ridurre i rischi geopolitici e i costi dell’energia, assicurare forniture sostenibili a beneficio della competitività industriale, della crescita economica e della stabilità finanziaria dell’Italia. Elettricità Futura ha posto al centro dell’Assemblea Pubblica 2023 le priorità più rilevanti del nostro Paese ospitando il punto di vista del Governo con gli interventi in presenza di Gennaro Sangiuliano, Ministro della Cultura e di Gilberto Pichetto Fratin, Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica.
Il percorso verso la transizione ecologica richiede un costante e concreto impegno da parte di tutta la società. Emerge però la necessità di accelerare sull’impiego di tecnologie e iniziative che favoriscano il raggiungimento dei progressivi traguardi posti dalle politiche europee e dal piano nazionale, per assicurare una crescita che preservi sostenibilità e prosperità del pianeta attraverso la promozione dell’economia circolare, la rigenerazione e tutela delle risorse, la riduzione delle emissioni e l’adattamento ai cambiamenti climatici.
Abbiamo affrontato questi temi attraverso un’intervista a Cristian Fabbri, Presidente Esecutivo del Gruppo Hera.
Esempio di economia circolare e di sinergia industriale, a ottobre è stato inaugurato a Spilamberto, in provincia di Modena, l’innovativo impianto per la produzione di biometano realizzato dalla newCo Biorg, nata dalla partnership tra Herambiente (Gruppo Hera), primo operatore nazionale nel settore ambiente, e la società Inalca (Gruppo Cremonini), leader in Italia nella produzione di carni e nella distribuzione di prodotti alimentari.
Sono molti gli interessi in gioco e, allo stesso tempo, i nodi della relazione tra Iraq e Turchia, che si giocano sul piano economico-commerciale, securitario, infrastrutturale, energetico e idrico. Oltre ai due storici fiumi Tigri ed Eufrate, la cui gestione da parte turca (e non solo) sta causando a Baghdad numerosi problemi di scarsità idrica, Iraq e Turchia condividono un confine di più di 350 km. Si tratta di una frontiera dal valore strategico per l’Iraq in quanto rappresenta l’unico vero sbocco per il Paese – e per le sue risorse – verso il continente europeo.
All alternative marine fuels exist on a pathway from fossil-fuels (grey) to renewable based synthetic e-fuels (green). For some fuels, this pathway includes a biogenic fuel derived from sustainable feedstocks such as human or agricultural waste, as is the case for bio-LNG or bio-methanol. For others, this biogenic mid-point is unlikely to exist at scale, for instance bio-ammonia.
Tutti i combustibili marittimi alternativi a quelli derivanti dal petrolio rientrano in un processo di evoluzione che va dai prodotti di origine fossile sino agli e-fuels sintetici di origine rinnovabile. Per alcuni di questi, il percorso verso la decarbonizzazione include i biocombustibili, ovvero prodotti di origine biogenica derivati da materie prime sostenibili come i rifiuti umani o scarti agricoli: è il caso del bio-GNL o del bio-metanolo. In altri casi, questo step intermedio è molto difficile che si realizzi su vasta scala, ad esempio per la bio-ammoniaca.