L’incertezza, sebbene rappresenti un fattore sempre presente nelle analisi di lungo periodo delle dinamiche dei sistemi energetici, emerge nell’attuale momento storico come una delle principali chiavi di lettura delle recenti stime dell’Agenzia Internazionale dell’Energia nel suo ultimo World Energy Outlook (WEO 2024).
The World Energy Outlook by IEA was one of the most expected documents to be issue by stakeholders in the energy sector, policymakers and private decision makers and analysts. Other than describing forecasted energy developments, it provides a critical analysis of the main events that characterise the current global energy scenario.
The IGU has recently welcomed the IEA’s 2024 World Energy Outlook and its central call for greater investment in an expansion of clean energy. The IGU fully supports the Paris Agreement’s Nationally Determined Contributions to reduce GHG emissions and a significant expansion of clean energy is necessary to decarbonise the global energy system.
In mid-October the Paris-based International Energy Agency (IEA) published its flagship publication – World Energy Outlook (WEO). This annual report came at a perfect time, just a few weeks before the United Nations climate change conference (COP), to be held in Baku, Azerbaijan, 11-22 November and in the midst of two major wars, one in Ukraine and the other in the Middle East.
Atteso da stakeholder del settore, decisori sia pubblici che privati e analisti, il World Energy Outlook elaborato dall’Agenzia Internazionale di Parigi oltre a descrivere gli sviluppi energetici attesi, fornisce un’analisi critica dei principali eventi che caratterizzano il panorama energetico globale corrente. Considerato il punto di riferimento tra gli scenari energetici mondiali di medio-lungo periodo, il rapporto nel corso degli anni, pur mantenendo alcuni tratti distintivi, è stato adeguato ai cambiamenti che hanno interessato il mondo dell’energia
L’International Gas Union (IGU) ha recentemente accolto con favore il WEO 2024 dell’AIE e il suo richiamo a maggiori investimenti per un’espansione del ruolo giocato dalle energie pulite.
A metà ottobre, l’Agenzia Internazionale per l’Energia (AIE) ha pubblicato il suo più importante documento annuale, il World Energy Outlook (WEO). Questo rapporto è uscito in un momento perfetto, a poche settimane da COP29, organizzata dalle Nazioni Unite e che quest’anno si terrà a Baku, in Azerbaijan, dall’11 al 22 novembre.
Il lancio del World Energy Outlook 2024, elaborato dall’Agenzia Internazionale dell’Energia, è stato accompagnato da uno slogan di sicuro impatto mediatico. Fatih Birol ha dichiarato che il mondo sta entrando nell’era dell’elettricità. Ma non ci siamo già entrati da tempo? Domanda legittima.
Après avoir mené pendant ces dernières décennies, une politique incitant à la sortie du nucléaire comme les Allemands ou, du moins, à une baisse de production d’électricité via cette source d’énergie, le gouvernement français a compris qu’il ne pouvait pas respecter ses engagements envers la lutte contre le réchauffement climatique sans développer le nucléaire qui ne rejette pratiquement pas de gaz à effet de serre (4 grammes de CO2/kWh à comparer aux 1 150 grammes de CO2/kWh pour la combustion du lignite allemand !).
Judged on press reporting, Europe is on the brink of a major nuclear revival. Countries that appeared to have turned their backs on nuclear, such as the Netherlands, Sweden and Italy are reconsidering; new large reactors are being proposed in several countries, including France, the UK, Poland and the Czech Republic; small modular reactors (SMRs) are being pursued in several countries including the UK, the Czech Republic and Romania.