Il mondo sta entrando nell’Age of Electricity, un'epoca in cui le moderne economie digitali saranno alimentate dall'elettricità e i cittadini dipenderanno da essa per quasi tutto. Nel settore energetico, nell'ultimo decennio, la domanda di elettricità è cresciuta a un ritmo doppio rispetto alla domanda energetica totale e si prevede che accelererà ulteriormente. Il modo in cui il mondo soddisferà questa crescente domanda avrà però gravi implicazioni per la sicurezza energetica e per l'ambiente.
Dal 1970, data di inizio della serie temporale ISTAT delle aree percorse da incendio boschivo in Italia sono cambiate tecniche e metodi impiegati per la stima delle aree percorse da incendio. In particolare, nel 2000 è entrata in vigore la legge quadro sugli incendi boschivi, legge 353/2000, di cui è difficile non considerare gli elementi di forte discontinuità col passato disponendo norme di forte e specifica deterrenza all’azione criminosa, unite ad un modello organizzativo su base regionale più moderno ed efficace nella prevenzione, programmazione e gestione degli interventi.
È in corso di definizione il decreto attuativo per i nuovi obblighi assicurativi CAT- NAT: obblighi per le imprese italiane di copertura dei danni (a terreni, fabbricati, impianti, macchinari, attrezzature industriali) per eventi quali sismi, alluvioni e frane; obbligo a contrarre per le imprese di assicurazione in forma diretta, in coassicurazione o mediante consorzi. L’introduzione di un obbligo assicurativo in relazione alle catastrofi naturali (L. 213/2023)
Le recenti mosse di Trump in materia di energia stanno catalizzando l’attenzione del dibattito pubblico, ma quanto incidono realmente sul percorso della transizione energetica? Sebbene possano introdurre ostacoli o rallentamenti temporanei, la direzione appare ormai tracciata, anche se forse la velocità del cambiamento non è quella auspicata. Il rischio principale, dunque, non è tanto un’inversione di rotta, quanto piuttosto la perdita di concentrazione sugli obiettivi di lungo periodo.
Spiegare le ragioni profonde di una catastrofe non è mai stato così semplice come nel caso degli incendi che hanno devastato la contea di Los Angeles nel gennaio del 2025. La cultura dei nostri tempi muove dal presupposto che l’uomo possa dominare la natura, sfruttandola al fine di soddisfare le esigenze dei cittadini. E i californiani, soprattutto quelli ricchi, sono parecchio esigenti in materia di acqua, suolo e vegetazione. Da qui, è nata una strategia in palese crisi da più di 50 anni, ma instabile da un secolo: le prime guerre dell’acqua iniziarono più di cent’anni fa con la costruzione dell’acquedotto nella Owens Valley.
Sulla base della necessità di coniugare la produzione energetica con un adeguato livello di tutela delle aree interessate dalle produzioni agroalimentari di pregio, la diffusione della tecnologia agrivoltaica costituisce una soluzione utilmente percorribile. Il concetto di agrivoltaico mira, infatti, a conciliare la presenza degli impianti in area agricola e la tutela della funzione primaria del suolo.
Lo sviluppo degli impianti rinnovabili in Italia, come noto, è ostacolato dalla burocrazia ma anche da opposizioni locali di vario genere. Al riguardo, il presente articolo intende realizzare una disamina dei principali modelli di ingaggio degli stakeholder più importanti coinvolti nello sviluppo di progetti rinnovabili, il cui fine è appunto accrescere l’accettazione sociale.
L’agrivoltaico rappresenta un sistema duale che consente l’utilizzo simultaneo ed integrato dei suoli agricoli. Il sistema agrivoltaico prevede che all’interno dell’area di installazione dell’impianto fotovoltaico su suolo agricolo, siano adottate soluzioni volte a preservare la continuità delle attività di coltivazione agricola e/o pastorale.
In queste settimane Autostrade per l’Italia celebra al MAXXI di Roma i cento anni dalla costruzione della prima autostrada italiana. L’autostrada non è solo un’infrastruttura: è il filo che intreccia modernità e memoria, connettendo luoghi, imprese, persone e storie.
Dai dati forniti dal GSE nel “Rapporto statistico 2023 sul solare fotovoltaico” risulta che gli impiantì con potenza superiore a 1 MW, per la maggior parte presumibilmente installati a terra, erano 1.360 nel 2022 e 1.664 nel 2023. In un solo anno se ne sono aggiunti 304. Poiché in totale a fine 2023 erano in esercizio 1.597.447 impianti fotovoltaici, per una potenza complessiva pari a 30.319 MW, senza alcun dubbio le installazioni fotovoltaiche hanno modificato il panorama italiano.