«L’imprevedibilità è diventata una componente strutturale della nostra quotidianità e noi ci stiamo allenando ad affrontarla». Il Presidente Esecutivo del Gruppo Hera, Cristian Fabbri, sintetizza così il cambio di paradigma che sta investendo strategie e organizzazione d’impresa. In uno scenario segnato da shock climatici, instabilità geopolitiche, transizioni energetiche pervasive e rischi digitali crescenti, la capacità di governare le discontinuità è diventata infatti centrale quanto la capacità di produrre e innovare.
L’evento di Hera Academy che si è svolto a Bologna lo scorso 27 Novembre ha avuto come focus il prepararsi all’imprevedibile. Quali le nuove opportunità per l’evoluzione industriale? La rapida evoluzione tecnologica sta cambiando i processi aziendali: con l'AI, molte attività che oggi svolgiamo con risorse umane saranno automatizzate, ma non sappiamo ancora come. Nelle aziende, i manager e i professionisti dovranno evolvere, non più con compiti operativi, ma integrandosi con gli strumenti tecnologici.
Negli ultimi anni il lessico della gestione dell’incertezza si è arricchito di una parola entrata stabilmente nel linguaggio pubblico: permacrisis, eletta parola dell’anno dal Collins Dictionary nel 2022. Non indica una crisi particolarmente lunga, ma una condizione in cui le discontinuità non rappresentano più eccezioni temporanee: sono diventate una caratteristica permanente del contesto. Nel settore energetico, da sempre collocato all’intersezione tra geopolitica, tecnologia, finanza e clima, questa trasformazione è particolarmente evidente.
L’imprevedibile non è più una parentesi: è diventato la grammatica del nostro tempo. Per anni abbiamo considerato le crisi come eventi eccezionali, ma oggi l’eccezione è la regola. Viviamo in una condizione caratterizzata da discontinuità, complessità e ambiguità che si susseguono senza sosta. Prepararsi a questo scenario non significa rafforzare il controllo, ma costruire organizzazioni capaci di muoversi in disequilibrio.
Prendere decisioni in un contesto d’incertezza è l’incubo peggiore di chi di queste decisioni porta la responsabilità, che si tratti di un imprenditore, un manager, un politico o un padre/madre di famiglia. Ma è proprio questo che si è oggi chiamati a fare, prendere decisioni difficili in un quadro complesso, estremamente incerto e imprevedibile. E l’edizione 2025/2026 di Rapporto Macrotrends di Harvard Business Review Italia si focalizza, a questo scopo, sugli scenari in continua mutazione all’interno dei quali ci troviamo a operare.
Il 19 novembre 2025 a Roma presso l’Università Luiss si è tenuto un evento promosso da Assogasliquidi-Federchimica in cui è stato presentato lo studio svolto da BIP consulting “L’applicazione del sistema ETS nel comparto del GNL e del BioGNL. Analisi degli impatti e scenari di penetrazione long-term negli impieghi nei settori dell’autotrasporto, dello shipping e dell’industria”.
Il 19 novembre 2025 a Roma presso l’Università Luiss si è tenuto un evento promosso da Assogasliquidi-Federchimica in cui è stato presentato lo studio svolto da BIP consulting “L’applicazione del sistema ETS nel comparto del GNL e del BioGNL. Analisi degli impatti e scenari di penetrazione long-term negli impieghi nei settori dell’autotrasporto, dello shipping e dell’industria”. L’evento è stato anche l’occasione per un proficuo scambio di idee e opinioni con i principali stakeholder del settore.
Lo studio realizzato da BIP Consulting, commissionato da Assogasliquidi–Federchimica, si inserisce nel nuovo quadro regolatorio europeo, caratterizzato dall’entrata in vigore del sistema ETS2, dall’evoluzione dell’ETS europeo e dall’applicazione del regolamento FuelEU Maritime.
Questi strumenti normativi, progettati per ridurre progressivamente le emissioni dei settori hard-to-abate, introducono costi crescenti per ogni tonnellata di CO₂ emessa, con conseguenze significative sui costi industriali, sulla competitività delle imprese e sull’intera catena logistica.
Quale è l’impatto che i nuovi obblighi in materia di ETS avranno sull’intero tessuto produttivo e sui consumatori finali? A questa domanda, provano a rispondere i dati e le analisi dello studio di Bip Consulting che ci restituiscono alcuni risultati importanti.
At the COP30 Leaders’ Summit on November 7, Brazil announced the Belém 4X Pledge on Sustainable Fuels, a commitment to quadruple production and use of ‘sustainable fuels’ by 2035. Italy was among the promoters, along with Japan and India, and others. As of November 14, another 19 countries have joined, including Canada, Mexico, and the Netherlands.