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ACQUA & AMBIENTE | 150 ARTICOLI

2024 – The Year the World Crossed 1.5°C

In 2024, the world experienced a turning point in the climate crisis: for the first time on record, the global average near-surface temperature exceeded 1.5°C above pre-industrial levels, reaching 1.55°C ± 0.13°C. This is a signal of a planet entering uncharted territory. The World Meteorological Organization’s (WMO) State of the Global Climate 2024 report offers a sobering scientific account of this moment, drawing on multiple lines of observational evidence to paint a detailed and urgent picture of a world increasingly shaped by human-induced climate change.

Cambiamenti climatici: danni all’agricoltura e strategie di prevenzione e adattamento

L’ondata di caldo che ha colpito la penisola in queste ultime settimane è l’ennesima testimonianza delle conseguenze dei cambiamenti climatici che vedono proprio l’area mediterranea come uno dei cosiddetti “hot spot”. Le temperature “record”, termine a cui, da un pò di tempo, sembra dover fare riferimento praticamente ogni anno, hanno causato danni alle colture

Ghiacciai alpini: cronaca di una scomparsa annunciata

Le Alpi, da sempre percepite come un baluardo di stabilità, sono in realtà una delle regioni del pianeta più vulnerabili ai cambiamenti climatici, vere e proprie "sentinelle del clima". I dati scientifici confermano che l'arco alpino si sta riscaldando a un ritmo doppio rispetto alla media dell'emisfero settentrionale, con un aumento di circa 2 gradi Celsius registrato negli ultimi 120 anni. 

2024: l’anno in cui la temperatura media mondiale è aumentata più di 1,5°C

Nel 2024, il mondo ha vissuto un punto di svolta nella crisi climatica: per la prima volta la temperatura media della superficie terrestre ha segnato un aumento superiore agli 1,5°C rispetto ai livelli pre-industriali, raggiungendo gli 1,55°C± 0,13°C. È il segnale che la Terra sta entrando in un territorio inesplorato. L’analisi scientifica di questa fase storica proposta dallo State of Global Climate 2024 dell’Organizzazione Meteorologica Mondiale (OMM) fa riflettere

Investimenti e progetti innovativi per una gestione efficiente, resiliente e sostenibile del servizio idrico

Il settore idrico, nel nostro Paese, è in crescita costante, contribuisce in modo consistente al PIL e vede importanti investimenti da parte dei gestori del servizio idrico integrato, orientati soprattutto al riuso e al riciclo delle acque reflue e alla riduzione delle perdite in rete. Il tutto in un’ottica di circolarità ed efficienza della gestione del servizio, anche al fine di aumentarne il livello di resilienza in caso di emergenze. Ne abbiamo parlato con Alessandro Baroncini, Direttore Centrale Reti del Gruppo Hera, una delle maggiori multiutility italiane.

Sete - un’indagine sul futuro che ci attende

È il 1° maggio del 2023. Le prime immagini arrivano tramite i social network. Nessuno capisce inizialmente cosa stia realmente accadendo. Sono in un Frecciarossa diretta verso Milano, mi mandano un messaggio con scritto: Faenza si sta allagando, scendi e cerca di arrivare.

I primi piani delle case non sono visibili. Il caos intorno. I vigili del fuoco prendono di peso le persone e li adagiano sui loro gommoni. Gente che piange. Non hanno nulla tra le mani, solo gli animali che tengono coperti tra le braccia per paura che si tuffino in acqua. 

Più investimenti per una gestione del servizio idrico integrato che si allarga

L’acqua è una risorsa insostituibile, ma il suo ciclo naturale è ogni giorno influenzato dalle attività umane e dalle manifestazioni di un clima che cambia. Quest’anno il tema su cui la Giornata Mondiale dell’Acqua ci invita a riflettere è quello della inesorabile ritirata dei ghiacciai, che al pari di alluvioni e siccità, sono manifestazione lampante e al contempo struggente, se ancora ve ne fosse bisogno, delle conseguenze del riscaldamento del nostro Paese e di un regime delle precipitazioni che è cambiato.

Per combattere gli sprechi, bisogna conoscerli

Quello dello “spreco dell’acqua” è uno dei temi più fraintesi nel dibattito pubblico. Come scrive Boccaletti nel suo libro Siccità. Un paese alla frontiera del clima (2024), discutiamo di soluzioni (dalle nuove dighe all’irrigazione a goccia) senza avere ben chiaro quali siano i problemi. Cerchiamo affannosamente le risposte, ma non abbiamo imparato a fare le domande giuste. Ai bambini delle scuole insegniamo che bisogna chiudere il rubinetto mentre ci si lava i denti e ci si insapona sotto la doccia.

Quali sfide per il futuro dell’Acqua

Il riscaldamento globale sta alterando il ciclo dell’acqua in modo sempre più evidente, influenzando la distribuzione delle precipitazioni, l’evaporazione e la disponibilità di risorse idriche. Nel 2024 le temperature medie globali hanno superato per la prima volta la soglia di +1,5°C rispetto all’epoca preindustriale. In Italia l’aumento è stato ancora più marcato, raggiungendo +2,72°C.

La gestione dell’acqua in Italia e le sfide del futuro

Il settore idrico in Italia rappresenta una leva strategica per lo sviluppo economico e la tutela ambientale, ma al contempo evidenzia una situazione infrastrutturale complessa e disomogenea tra le diverse aree geografiche. La quindicesima edizione del Blue Book, monografia dedicata al settore idrico italiano di Fondazione Utilitatis e Utilitalia, presentata il 19 marzo alla vigilia della Giornata Mondiale dell’Acqua, fotografa il comparto idrico italiano, mettendo in evidenza i punti di forza ma anche le criticità di una filiera fondamentale per l’industria nazionale nonché di una risorsa preziosa per la vita.

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