Assicurare la sicurezza delle forniture energetiche è diventata una preoccupazione centrale sia per l’economia che per la sicurezza nazionale, secondo l'ultimo World Energy Outlook (WEO) dell’Agenzia internazionale per l'energia (AIE). È l’energia il cuore delle tensioni geopolitiche odierne, con i rischi tradizionali per il rifornimento di combustibili ora accompagnati da nuove minacce come le restrizioni sulle forniture di minerali critici e i rischi per l’approvvigionamento elettrico derivanti da pericoli informatici, operativi o legati alle condizioni meteorologiche. L’attuale panorama energetico sta diventando sempre più complesso e frammentato, poiché i paesi adottano leve molto diverse per raggiungere i propri target energetici. E nonostante i rischi climatici si intensifichino, lo slancio dietro gli sforzi per ridurre le emissioni ha subito un rallentamento.
Rispecchiando questi cambiamenti, l’ultima edizione del WEO presenta una serie aggiornata di scenari – nessuno dei quali è una previsione – basati sui dati più recenti relativi a tecnologie, politiche e mercati. The Current Policies Scenario (CPS) riflette solo le politiche già in atto, con una visione cauta sul ritmo di diffusione delle nuove tecnologie energetiche. Lo Stated Policies Scenario (STEPS) prende in considerazione una gamma più ampia di politiche, comprese quelle proposte ma non ancora adottate, unite a un ritmo più rapido di adozione delle nuove tecnologie. Infine, lo scenario Net Zero Emissions (NZE) traccia un percorso teso alla neutralità delle emissioni globali di anidride carbonica (CO2) legate all’energia, da raggiungere entro il 2050.
In tutti gli scenari, la fame di energia del mondo è in crescita. Con l’espansione delle economie e l’aumento della popolazione e dei redditi, cresce il fabbisogno di servizi energetici, con un aumento della domanda di mobilità, riscaldamento, raffreddamento e altri usi. Le energie rinnovabili hanno nuovamente stabilito nuovi record di diffusione nel 2024, mentre il consumo di petrolio, gas naturale e carbone e la produzione nucleare hanno raggiunto nuovi massimi. La Cina ha contribuito per più della metà alla crescita della domanda energetica globale dal 2000, ma la geografia dei consumi sta mostrando dei cambiamenti: in futuro l’aumento proverrà sempre più dalle altre economie emergenti, guidate dall’India e dal Sud-Est asiatico.
La natura della sicurezza energetica sta evolvendo, soprattutto a causa delle gravi vulnerabilità nell’approvvigionamento di minerali critici. La raffinazione, in particolare, è concentrata in pochi territori: un singolo paese detiene in media il 70% della quota di mercato di 19 dei 20 minerali strategici. Più della loro metà è ora soggetta a controlli sulle esportazioni. La concentrazione diminuirà lentamente, quindi è necessaria un’azione determinata per migliorare la preparazione e diversificare le supply chains.
La domanda di elettricità cresce molto più velocemente rispetto all'uso complessivo di energia in tutti gli scenari, preannunciando una nuova Era dell'Elettricità. La domanda aumenterà di circa il 40% entro il 2035 sia nello scenario CPS (Current Policies Scenario) che nello STEPS (Stated Policies Scenario), e anche più velocemente nello scenario NZE (Net Zero Emissions). Questa crescita è guidata da: elettrodomestici e condizionatori; manifattura avanzata e altre industrie leggere; mobilità elettrica, data center; riscaldamento elettrificato.
L'aumento dei redditi e delle temperature sono alla base del forte incremento della domanda di condizionamento dell'aria, guidata dalle economie emergenti e in via di sviluppo. Anche la domanda di elettricità per i data center e l'intelligenza artificiale sta crescendo rapidamente, tipicamente in ristretti cluster geografici. Gli investimenti per i data center supereranno la spesa per l'offerta globale di petrolio, raggiungendo i 580 miliardi di dollari nel 2025, sostenendo l'affermazione che "i dati sono il nuovo petrolio".
Poiché l'elettricità sta diventando più centrale nelle economie moderne, garantirne la sicurezza e l'accessibilità economica è una priorità crescente. La costruzione di nuove reti flessibili e sistemi di stoccaggio è fondamentale, ma al momento si va ancora a rilento. Stanno aumentando le preoccupazioni per i rischi legati alle condizioni meteorologiche, agli attacchi informatici e ad altre attività che prendono di mira le infrastrutture. Circa 200 milioni di famiglie in tutto il mondo hanno subito interruzioni nella fornitura di energia nel 2023 e le reti elettriche sono le infrastrutture colpite nella maggior parte degli incidenti. E i prezzi dell'elettricità stanno diventando un punto focale sia per i consumatori che per i policy maker.
Le rinnovabili crescono più velocemente di qualsiasi altra importante fonte energetica in tutti gli scenari del WEO, guidate dal solare. Le fonti rinnovabili assorbono la quota maggiore della crescita totale della domanda di energia nel CPS (Current Policies Scenario), nonostante i venti contrari. E sebbene i cambiamenti nelle politiche ne rallentino lo sviluppo negli Stati Uniti, le rinnovabili continuano la loro rapida espansione a livello globale nello scenario STEPS (Stated Policies Scenario). Anche l'energia eolica, idroelettrica, da bioenergia, geotermica e altre tecnologie stanno crescendo. In tutti gli scenari, l'energia nucleare vede una ripresa degli investimenti sia per gli impianti tradizionali su larga scala sia per i nuovi progetti, inclusi i reattori modulari di piccole dimensioni (Small Modular Reactors).
I mercati petroliferi potrebbero seguire percorsi molto diversi. Con una crescita della domanda contenuta e un aumento della produzione nell'emisfero occidentale, i mercati attuali sembrano ben forniti. Tuttavia, nello scenario CPS (Current Policies Scenario), i cali strutturali nei giacimenti esistenti e la continua crescita dei consumi si traducono in un bisogno di circa 25 milioni di barili al giorno di petrolio aggiuntivo al 2035. I veicoli elettrici (EV) stanno rimodellando la domanda di petrolio e, quest’anno, dovrebbero superare il 25% delle vendite di auto nuove a livello globale. Nello scenario STEPS, mentre le proiezioni di crescita degli EV nelle economie avanzate sono state riviste al ribasso, la quota di EV sulle vendite di auto nuove dovrebbe superare il 50% entro il 2035 e la domanda di petrolio si dovrebbe stabilizzare intorno al 2030. Nello scenario CPS, una più lenta diffusione dei EV sostiene la crescita della domanda fino al 2050. Lo scenario NZE prevede che la rapida elettrificazione determini un forte calo dell'uso del petrolio.
La crescita della capacità di liquefazione del gas naturale liquefatto (GNL) sta rimodellando i flussi globali di gas, rafforzando la sicurezza energetica e potrebbe contribuire a ridurne i prezzi. Entro il 2030, 300 miliardi di metri cubi di nuova capacità di esportazione – guidata dagli Stati Uniti – consentiranno un aumento dell'offerta globale di GNL del 50%. La domanda di gas naturale è stata rivista al rialzo nello scenario STEPS, ma rimangono interrogativi su dove andrà il nuovo GNL. L'Europa e la Cina ne assorbiranno una parte, con volumi aggiuntivi destinati all'Asia meridionale e sud-orientale ma anche altrove. Tuttavia, nello scenario STEPS, i mercati rimarranno ancora in oversupply nel 2030. Nello scenario CPS, una transizione che va a rilento consentirà di assorbire questo eccesso di offerta, mentre nello Scenario NZE spazio per nuova domanda di gas è limitato.
Rimangono, però lacune significative nell'accesso all'energia moderna. Circa 730 milioni di persone non hanno accesso all'elettricità, mentre quasi 2 miliardi si affidano a metodi di cottura inquinanti. Alcune parti dell'Asia hanno compiuto rapidi progressi, ma altrove il progresso è in ritardo, in particolare nell'Africa subsahariana. Un nuovo scenario, l'Accelerating Clean Cooking and Electricity Services Scenario (ACCESS), fornisce una roadmap per raggiungere l'accesso universale all'elettricità entro il 2035 e sistemi di cottura puliti entro il 2040.
Le temperature globali potrebbero aumentare di quasi 3 °C nel 2100 nello scenario CPS (Current Policies Scenario) e di 2,5 °C nello scenario STEPS (Stated Policies Scenario). Le emissioni annuali di CO2 legate all'energia rimangono vicine al livello del 2024 (38 gigatonnellate, o Gt) nel CPS, ma scendono sotto le 30 Gt entro la metà del secolo nello STEPS. Le tendenze recenti indicano che il superamento dell'obiettivo di 1,5 °C è ormai inevitabile; nello scenario NZE (Net Zero Emissions) aggiornato, il picco del riscaldamento supera questa soglia per diversi decenni, prima di tornare sotto 1,5 °C entro il 2100.
Evitare i peggiori rischi derivanti dal cambiamento climatico resta possibile: le tecnologie chiave vedono un forte slancio e le opzioni per ridurre le emissioni sono ben note. Ma, dieci anni dopo l'Accordo di Parigi, alcuni impegni a livello nazionale (NDC) si sono affievoliti e i nuovi NDC sono insufficienti per cambiare la situazione. Mentre i policymaker si concentrano sulle pressanti sfide della sicurezza energetica, devono anche considerare le sinergie e i trade-off tra accessibilità economica, accesso all'energia, competitività e obiettivi climatici. Gli scenari del WEO non possono fornire tutte le risposte. Ma possono contribuire a illuminare la strada da percorrere e supportare decisioni basate su prove e dati per il futuro.
La traduzione in italiano è stata curata dalla redazione. La versione inglese di questo articolo è disponibile qui



















