ACQUA & AMBIENTE | 150 ARTICOLI
Si compie spesso l’errore di pensare alla cosmetica come un ambito orientato alla sola rappresentazione estetica. Importante, dunque, ma in ultima analisi futile. Al contrario, il portato immaginario ed emotivo che il senso del bello porta con sé, arriva a rendere la bellezza un contenitore in grado di incarnare importanti valori.
L’ingente sforzo volontario globale per contrastare l’inquinamento e contenere i rifiuti derivanti dalla plastica dimostra che è possibile fare progressi ,ma sono necessarie misure più severe per frenare la crisi. Dal 2018, sono più di 1.000 le organizzazioni che hanno dato il loro sostegno al Global Commitment: iniziativa portata avanti dalla Fondazione Mac Arthur in collaborazione con il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente, per impedire che gli imballaggi di plastica diventino rifiuti.
Circolarità delle risorse, criticità da risolvere e la consueta fotografia del sistema di gestione dei rifiuti urbani, sono questi gli argomenti chiave della decima edizione del Green Book, la monografia di riferimento del settore, promossa da Utilitalia e curata dalla Fondazione Utilitatis.
Il nuovo rapporto dell’Agenzia Internazionale dell’Energia sulla traiettoria verso emissioni nette zero al 2050 aggiorna le previsioni del 2021, sviluppate in piena pandemia. E lo fa a valle di un cambiamento importante registratosi negli ultimi due anni in termini di diffusione delle tecnologie per la produzione da fonti rinnovabili. Basti pensare all’incremento del 50% della capacità fotovoltaica installata e alla trasformazione della mobilità che ha visto l’aumento del 240% delle vendite di auto elettriche e del 200% delle installazione di batterie di accumulo dal 2020.
La lunga estate del 2023 è stata accompagnata da ondate di calore estremamente intense. Nel mese di luglio, molte città italiane hanno superato i record storici di temperatura: il 18/07 a Roma è stata registrata la temperatura di 42,9°C, mentre il 24 sono stati toccati i 47,8°C a Siracusa e i 46,7°C a Palermo.
Il 28 settembre scorso, a Parigi, si è tenuto l’IEA Critical Minerals and Clean Energy Summit,il primo vertice internazionale sui minerali critici e sul loro ruolo nella transizione energetica. Quello che ne emerge con chiarezza è che la transizione dipenderà dalle compagnie minerarie esattamente come l’attuale sistema ne dipende per l’approvvigionamento dei combustibili fossili.
Mentre i prezzi del petrolio parevano ormai tendere ai 100 dollari al barile, per poi ripiegare verso gli 85, per i timori di recessione con conseguente caduta della sua domanda, con le cancellerie che si interrogavano sull’impatto che ne sarebbe potuto derivare sull’inflazione e di qui sui tassi di interesse e sulla crescita delle economie, l’Agenzia di Parigi (AIE) ha rassicurato che non vi sarebbe stato comunque nulla di cui preoccuparsi. Perché, a suo dire, siamo infatti semplicemente di fronte all’agognato ‘Canto del Cigno’ del petrolio, fonte oggi dominante nella mappa energetica mondiale, ma destinata nell’arco di breve tempo ad uscirne.
Il 26 settembre, l’AIE ha pubblicato la versione aggiornata del suo Net Zero Emissions by 2050: a Roadmap for the Global Energy Sector, pubblicato per la prima volta nel 2021. Il rapporto indica la traiettoria per raggiungere, su scala mondiale, l’obiettivo fissato dall’Accordo di Parigi di limitare l’aumento della temperatura globale a 1,5 ̊C rispetto ai livelli preindustriali. Il contesto di riferimento, rispetto alla prima versione del rapporto, è cambiato: in due anni, infatti, si sono verificati cambiamenti significativi nel panorama energetico, ovvero la crisi innescata dall’invasione russa dell’Ucraina nel febbraio 2022 e la ripresa economica post-pandemia.
On 26th September IEA published the update version of its report Net Zero Emissions by 2050: a Roadmap for the Global Energy Sector, updated version of a first roadmap released in 2021. The report sets out a global pathway to achieve the Paris Agreement’s goal of limiting the rise in global temperatures to 1.5 ̊C above pre-industrial levels. Since the first version report was released, in two years significant changes to the energy landscape happened, such as the global energy crisis triggered by Russia’s invasion of Ukraine in February 2022 and the post-pandemic economic rebound.
In the urgent race towards a net-zero future, Europe finds itself at a pivotal crossroads. As the world collectively steers toward a green economy, the ClimateTech industry stands out as the linchpin for sustainable finance, presenting a substantial EUR600bn opportunity by 2030. Yet, our recent ClimateTech study—a collaborative one between Allianz Research, Allianz X, UnternehmerTUM, and UVC Partners—reveals a stark reality: Europe's current trajectory might not ensure a leading position in this burgeoning market.