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ACQUA & AMBIENTE | 134 ARTICOLI

Progress along the lng pathway to marine decarbonisation

All alternative marine fuels exist on a pathway from fossil-fuels (grey) to renewable based synthetic e-fuels (green). For some fuels, this pathway includes a biogenic fuel derived from sustainable feedstocks such as human or agricultural waste, as is the case for bio-LNG or bio-methanol. For others, this biogenic mid-point is unlikely to exist at scale, for instance bio-ammonia.

Il contributo del GNL per la decarbonizzazione del settore marittimo

Tutti i combustibili marittimi alternativi a quelli derivanti dal petrolio rientrano in un processo di evoluzione che va dai prodotti di origine fossile sino agli e-fuels sintetici di origine rinnovabile. Per alcuni di questi, il percorso verso la decarbonizzazione include i biocombustibili, ovvero prodotti di origine biogenica derivati da materie prime sostenibili come i rifiuti umani o scarti agricoli: è il caso del bio-GNL o del bio-metanolo. In altri casi, questo step intermedio è molto difficile che si realizzi su vasta scala, ad esempio per la bio-ammoniaca.

EU ETS esteso al settore shipping: un processo da 14 anni ‘in the making’

Sebbene sia perfettamente in linea con le nuove politiche di sostenibilità portate avanti dalla Commissione europea, l’idea di un’espansione del sistema EU ETS a nuovi settori come quello del trasporto marittimo non è un’idea neonata: le basi per la costruzione di nuovi framework normativi erano già state teorizzate oltre un decennio fa. Già nel 2009, infatti, in Europa era stato adottato il ‘Climate and Energy Package’. In tale pacchetto l’UE esortava apertamente a fissare dei target di riduzione delle emissioni non solo l’UNFCCC (United Nations Framework Coalition fon Climate Change) ma anche, nello specifico per il settore marittimo, l’IMO (International Maritime Organization). Vi era però un monito: qualora entro il 31 dicembre 2011 non fosse stato raggiunto un accordo, le redini sarebbero tornate in mano alla Commissione. Questa avrebbe, dunque, proposto il proprio pacchetto per il monitoraggio delle emissioni del settore marittimo, con l’obiettivo di farlo entrare in vigore entro il 2013.

Quando si dice emissioni di metano. A che punto siamo?

È ormai un fatto riconosciuto che le emissioni di metano svolgano un ruolo di primo piano come driver del riscaldamento climatico. Le evidenze scientifiche si moltiplicano, così come le iniziative internazionali tese alla riduzione dei rilasci di CH4 in atmosfera che, ricordiamolo, provengono da tre principali fonti antropiche: energia, agricoltura intensiva, gestione dei rifiuti.  Negli ultimi due anni abbiamo tristemente assistito all’utilizzo di risorse energetiche fossili come armi geopolitiche. Allo stesso tempo assistiamo a iniziative per decarbonizzare i sistemi energetici, superare il modello fossile, diffondere le rinnovabili e i nuovi gas.

Global Methane Reductions: The EU's Path to Climate Leadership and Multilateral Cooperation

Tackling methane emissions associated with human activity is crucial for achieving the Paris Climate goals. According to the IEA the energy sector alone contributes approximately one third of global anthropogenic methane emissions, amounting to nearly 135 million tonnes in 2022. Among the energy sector emissions, the gas sector accounts for around 30%. By addressing methane emission reductions in the gas sector, substantial progress can be made towards mitigating the impacts of climate change.

Emissioni di metano: il percorso europeo per la leadership e la cooperazione multilaterale

Lavorare per ridurre le emissioni di metano associate all'attività umana è fondamentale per raggiungere gli obiettivi climatici proposti a Parigi. Secondo l'AIE, il solo settore energetico contribuisce per circa un terzo alle emissioni globali di metano di natura antropogenica, pari a quasi 135 milioni di tonnellate nel 2022. Tra le emissioni del settore energetico, il comparto del gas pesa per circa il 30%. Pertanto solo riducendo le relative emissioni di metano è possibile compiere progressi sostanziali verso la mitigazione degli impatti dei cambiamenti climatici.

Finalmente le emissioni di metano della filiera del gas naturale nel PNIEC

Negli ultimi anni il quadro delle iniziative internazionali per la riduzione delle emissioni di metano si è rafforzato con il lancio  del “Global Methane Pledge” (GMP) e con la costituzione dell’International Methane Emissions Observatory (IMEO). Iniziative che si aggiungono a quelle dell’Oil& Gas Methane Partnership (OGMP) 2.0 e della International Energy Agency (IEA).

La giustizia climatica e le sue dimensioni

Le conseguenze sempre più estreme del cambiamento climatico sugli individui e sulle comunità pongono al centro dell’attenzione temi che, un tempo, erano solo marginalmente considerati. Nel linguaggio collettivo si fa sempre più uso di diritto al clima, di giustizia climatica, di contenzioso climatico, di responsabilità delle nazioni più avanzate economicamente rispetto a quelle più povere, di diplomazia climatica. Tutti temi estremamente complessi, dalle diverse dimensioni e implicazioni di cui, non senza difficoltà, la scienza giuridica sta definendo i contorni. Abbiamo provato a fare chiarezza con il Dott. Riccardo Luporini, Assegnista di ricerca presso l’Istituto DIRPOLIS della Scuola Superiore Sant’Anna e Associato e membro del Consiglio direttivo di JECA (Justice, Environment and Climate Action)

Al via la nuova Conferenza sui cambiamenti climatici di Bonn

Ha preso il via ieri, 04 giugno 2023, la Conferenza sui cambiamenti climatici di Bonn, che fino al 15 giugno riunirà in Germania (per la 58esima volta) gli organi sussidiari dell’Unfccc, la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. È la prima occasione che hanno di incontrarsi le parti dell’Unfccc, dalla Conferenza Onu sul clima svoltasi lo scorso novembre a Sharm el-Sheikh: l’obiettivo adesso è di sviluppare un approfondimento tecnico sui risultati raggiunti nel corso della Cop27 egiziana, in modo tale che i semi di questo confronto possano trovare terreno politico fertile durante la Cop28 prevista tra fine novembre e metà dicembre negli Emirati Arabi Uniti.

Verso COP 28: l’approccio degli Emirati Arabi Uniti alla transizione energetica

Gli Emirati Arabi Uniti (EAU) si apprestano ad ospitare la ventottesima Conferenza delle Parti (COP 28) della Convenzione delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici. Il Summit si svolgerà in un momento d’importanza critica per la transizione energetica verso un futuro ad emissioni zero e, per la prima volta, si terrà in un paese del Golfo Persico principalmente noto per essere un grande esportatore di energie fossili.

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