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ARCHIVIO | 150 ARTICOLI

Italia e la disponibilità di gas a km 0

In occasione di OMC, Assorisorse e RiEnergia hanno organizzato due pomeriggi di interviste ad autorevoli esperti del mondo dell’energia. I talk show sono stati divisi per argomenti; durante la prima giornata si è parlato dei diversi pezzi che compongono l’articolato puzzle della transizione energetica. Ne abbiamo parlato con Davide Usberti, ponendo l’accento sul ruolo degli operatori upstream e del gas a km 0 nel processo di trasformazione in atto.

Fronteggiare il cambiamento climatico è possibile, ma bisogna agire subito

La lunga estate del 2023 è stata accompagnata da ondate di calore estremamente intense. Nel mese di luglio, molte città italiane hanno superato i record storici di temperatura: il 18/07 a Roma è stata registrata la temperatura di 42,9°C, mentre il 24 sono stati toccati i 47,8°C a Siracusa e i 46,7°C a Palermo.

Net Zero Roadmap: il percorso per centrare l’obiettivo di 1,5°C

Il 26 settembre, l’AIE ha pubblicato la versione aggiornata del suo Net Zero Emissions by 2050: a Roadmap for the Global Energy Sector, pubblicato per la prima volta nel 2021. Il rapporto indica la traiettoria per raggiungere, su scala mondiale, l’obiettivo fissato dall’Accordo di Parigi di limitare l’aumento della temperatura globale a 1,5 ̊C rispetto ai livelli preindustriali. Il contesto di riferimento, rispetto alla prima versione del rapporto, è cambiato: in due anni, infatti, si sono verificati cambiamenti significativi nel panorama energetico, ovvero la crisi innescata dall’invasione russa dell’Ucraina nel febbraio 2022 e la ripresa economica post-pandemia.

Net Zero Roadmap: A Global Pathway to Keep the 1.5 °C Goal in Reach

On 26th September IEA published the update version of its report Net Zero Emissions by 2050: a Roadmap for the Global Energy Sector, updated version of a first roadmap released in 2021. The report sets out a global pathway to achieve the Paris Agreement’s goal of limiting the rise in global temperatures to 1.5 ̊C above pre-industrial levels.  Since the first version report was released, in two years significant changes to the energy landscape happened, such as the global energy crisis triggered by Russia’s invasion of Ukraine in February 2022 and the post-pandemic economic rebound.

ClimateTech: Europe's Imperative in a Global Race

In the urgent race towards a net-zero future, Europe finds itself at a pivotal crossroads. As the world collectively steers toward a green economy, the ClimateTech industry stands out as the linchpin for sustainable finance, presenting a substantial EUR600bn opportunity by 2030. Yet, our recent ClimateTech study—a collaborative one between Allianz Research, Allianz X, UnternehmerTUM, and UVC Partners—reveals a stark reality: Europe's current trajectory might not ensure a leading position in this burgeoning market.

 

La Finanza Etica è più che sostenibile

L'attenzione ai temi ambientali, sociali e di governance (conosciuti con l'acronimo ESG) ha condotto a una rapida diffusione della finanza sostenibile. Esiste, però, una finanza che oltre a essere sostenibile può essere anche etica, attenta al proprio ruolo e agli impatti per l’ambiente e la società derivanti dalle sue scelte di investimento. Di finanza etica, della sua definizione, dei suoi principi e delle sue attività abbiamo parlato con Tommaso Rondinella, Responsabile Ufficio Modelli di Impatto e Valutazione Socio Ambientale di Banca Etica.

ClimateTech in Europa: potenzialità di leadership e gap da colmare

Nell’urgente corsa verso un futuro a zero emissioni nette, l’Europa si trova ad un bivio. Mentre il mondo si dirige verso un’economia verde, il settore del ClimateTech - relativo a tecnologie innovative che puntano a ridurre la quantità di anidride carbonica nell’atmosfera - si qualifica come il fulcro della finanza sostenibile: un’opportunità da 600 miliardi di euro entro il 2030. Tuttavia, il recente studio sul ClimateTech, frutto della collaborazione di Allianz Research, Allianz X, UnternehmerTUM e UVC Partners, rivela una cruda realtà: l’attuale traiettoria dell’Europa potrebbe non garantirle una posizione di leadership in questo mercato in espansione.

Green Bond e Green Loans: istruzioni per l’uso

Con il termine green bond (obbligazioni verdi) si intendono tutti quegli strumenti di tipo obbligazionario (strumenti di debito) che abbiano come obiettivo quello di finanziare attività connesse al cambiamento climatico e più in generale alle performance di tipo ambientale. Le obbligazioni verdi sono considerate gli strumenti finalizzati al finanziamento di progetti ambientali maggiormente utilizzati sul mercato, e possono essere emessi da imprese, banche, Stati, altri enti pubblici e organismi sovranazionali. 

Finanza sostenibile: le ultime novità di policy

Gli ultimi mesi sono stati ricchi di novità di policy per il settore della finanza sostenibile e gli investimenti ESG nel settore energetico. Proviamo a tracciare un quadro sintetico, ricordando che di molti di questi temi si parlerà durante i 15 eventi delle Settimane SRI promosse dal Forum (14-28 novembre, programma e iscrizioni qui). A inizio settembre sono stati pubblicati i risultati del secondo stress test climatico della Banca centrale europea (BCE), condotto per analizzare la resilienza di imprese, famiglie e banche in tre scenari di transizione. Dal test è emersa la necessità di anticipare e accelerare gli investimenti per la transizione verde e raggiungere la neutralità climatica al 2050.

Il futuro del biogas e del biometano in Europa: traguardare ambiziosi obiettivi

Al fine di perseguire un sistema energetico più sostenibile e sicuro, l’Unione Europea ha fissato obiettivi ambiziosi per le fonti energetiche rinnovabili, compreso il biogas e il biometano. Tra le politiche implementate, in prima linea c’è il piano REPowerEU della Commissione Europea che si prefigge di porre fine alla dipendenza dai combustibili fossili russi prima del 2030. In materia di biometano ha stabilito un target innovativo, ma credibile, di 35 miliardi di metri cubi (mld mc) di produzione annuale entro il 2030, che equivale al 20% dei volumi di gas importati dalla Russia prima della guerra in Ucraina.

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