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ACQUA & AMBIENTE | 150 ARTICOLI

Plastic compounding: che cos’è e quanto vale il mercato italiano?

L'industria chimica ha un ampio campo di applicazioni che va dalle varie plastiche alle resine polimeriche che, a seconda di come vengono combinate, mescolate o miscelate, danno vita ad altrettanti e numerosi prodotti. Il processo di plastic compounding non è altro che la preparazione di formulazioni plastiche attraverso lo scioglimento e la miscelazione di polimeri allo stato fuso, additivi e/o cariche.

Strategia europea sulla plastica: dal problema alla soluzione

Fin dagli anni Ottanta, l'Unione europea ha mostrato una particolare sensibilità riguardo alla tematica dell'impatto negativo dei rifiuti sull'ambiente. Consapevole della necessità di armonizzare le norme nazionali in materia, al fine di consentire il perseguimento di obiettivi di sostenibilità ambientale di ampio raggio, diversi sono stati gli interventi della Comunità, oggi Unione, al riguardo. I più rilevanti si individuano nelle Dir. 94/62/CE, 2000/59/CE 2008/98/CE, U.E. 2015/720 e la Dir. UE 2019/904.

Versalis acquista Finproject: nasce la piattaforma della chimica made in Italy

Lo scorso 22 settembre Versalis ha annunciato di voler esercitare l’opzione di acquisto della rimanente quota del 60% delle azioni del gruppo industriale marchigiano Finproject. L’operazione, che si concluderà entro il 2021, permetterà alla società chimica di Eni di completare l’acquisto dell’azienda fondata 56 anni fa da Euro Vecchiola, oggi primo operatore in Italia nella produzione di compound reticolabili e termoplastici.

Servizio idrico: luci e ombre del PNRR

Il PNRR destina 59,47 miliardi di euro alla missione M2 (Rivoluzione verde e transizione ecologica), di questi 15,06 sono destinati a “Tutela del territorio e della risorsa idrica”. Tolti quelli allocati in azioni mirate alla tutela della risorsa idrica e alla difesa del suolo, ne restano 4,38 assegnati al servizio idrico, peraltro da dividere ulteriormente tra servizio idrico integrato e irrigazione.

In particolare, 2 miliardi di euro sono destinati a “Investimenti in infrastrutture idriche primarie per la sicurezza dell’approvvigionamento”, leggasi dighe, invasi e sistemi di grande adduzione. Nel concreto, si parla di 75 progetti di manutenzione straordinaria, del potenziamento di opere esistenti, e del completamento delle tante opere incompiute disseminate soprattutto nel Mezzogiorno.

L’Italia nella morsa di siccità e carenza idrica

L’allarme siccità nelle campagne italiane, dove si tenta di salvare le colture con le irrigazioni di soccorso, è la dimostrazione dell’importanza dell’acqua come vera e propria risorsa strategica nazionale. Infatti, la prolungata mancanza di precipitazioni insieme al caldo torrido stanno seccando la terra, svuotando le spighe, scottando la frutta e la verdura nei campi e provocando stress negli animali nelle stalle con il crollo della produzione di latte. In sofferenza ci sono dagli ortaggi alla frutta, dal mais alla soia, dal pomodoro ai cereali.

Stato di salute della rete idrica: la denuncia di Legambiente

Prima in Europa per prelievi di acqua a uso potabile (oltre 9 miliardi di metri cubi all’anno, 25 milioni di metri cubi pari a 419 litri per abitante al giorno), l’Italia è nel complesso un Paese a stress idrico medio-alto secondo l’OMS, poiché utilizza il 30-35% delle sue risorse idriche rinnovabili, con un incremento del 6% ogni 10 anni. Una tendenza che, unita a urbanizzazione, inquinamento ed effetti dei cambiamenti climatici, come le sempre più frequenti e persistenti siccità, mette a dura prova l’approvvigionamento idrico della Penisola.

Economia circolare: l’Italia vince ma non convince

In Europa, l’Italia è leader nell’economia circolare: questo è il messaggio positivo che emerge dall’ultimo Rapporto sull’Economia circolare realizzato dal Circular Economy Network (CEN) in collaborazione con ENEA. Per arrivare a questa sintesi, il 3° Rapporto del CEN analizza i risultati raggiunti da Italia, Francia, Germania, Spagna e Polonia nelle aree della produzione, del consumo, della gestione circolare dei rifiuti oltre che degli investimenti e dell’occupazione nel riciclo e nella riparazione e riutilizzo.

Plastica usa e getta: no al rinvio, si agli incentivi per le imprese che si convertono

L’uso crescente dell’usa e getta in plastica, il basso tasso di riciclo e la sua pervasiva dispersione nell’ambiente hanno spinto l’Unione europea ad adottare una Strategia ad hoc nel 2018 e, l’anno successivo, la direttiva Single Use Plastics (Sup). Iniziative che hanno fatto seguito all’allarme delle Nazioni Unite sull’inquinamento da plastica. Secondo l’Onu, infatti, ogni anno 8 milioni di tonnellate di plastica finiscono nei mari del globo, scomponendosi in pezzi sempre più piccoli.

Quanto vale la filiera del legno riciclato?

Il riciclo del legno in Italia rappresenta un esempio virtuoso di economia circolare che genera importanti vantaggi economici e ambientali. Il 97% del legno a fine vita diventa nuova materia prima per l’industria del legno-arredo, permettendo di evitare l’emissione in atmosfera di 1,9 milioni di tonnellate di CO2.

Dalla cassetta di legno per l’ortofrutta alla cucina di casa nostra o dal pallet al mobile di design, il passo è breve. Detta così sembra semplice, ma dietro questo viaggio circolare del legno c’è un sistema articolato gestito da Rilegno, il consorzio ambientale per il recupero e il riciclo degli imballaggi in legno, che solo nel 2020 ha raccolto e avviato a riciclo 1.841.000 tonnellate di legno.

Criminalizzare la plastica non servirà a niente se non si punta sull’innovazione

Da una parte il giro di vite sulla plastica, in particolare quella usa e getta, dall’altra la ricerca non sempre lineare di uno sviluppo sostenibile da parte del legislatore nazionale e comunitario. Nel mezzo Novamont, azienda leader nel settore delle bioplastiche e dei biochemicals, che promuove un modello di bioeconomia basato sull’uso efficiente delle risorse rinnovabili e sulla rigenerazione territoriale. La produzione di bioplastiche biodegradabili e biocompostabili, oltre che essere un chiaro esempio di circolarità è un vanto tutto italiano, che deve essere rivendicato al pari della guerra alle plastiche tradizionali. Ne abbiamo parlato con Andrea di Stefano, Responsabile progetti speciali di Novamont.

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