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MONDO ENERGIA | 150 ARTICOLI

L’attacco dell’Iran complica le relazioni tra USA e Israele?

Nel complesso scenario mediorientale, le tensioni fra Israele e Iran costituiscono un tratto strutturale sin dagli anni della rivoluzione che, nel 1979, ha portato alla caduta della monarchia Pahlavi e alla nascita della Repubblica islamica. Gli attacchi contro il ‘Piccolo Satana’ sono un topos ricorrente nella propaganda di Teheran.

Il dilemma strategico israeliano nel confronto con l’Iran

Il 19 aprile, Israele ha risposto alla rappresaglia iraniana scatenata alcuni giorni prima con un attacco che ha colpito per la prima volta direttamente il suolo della Repubblica Islamica. Un’azione che nasceva come esigenza e risposta inequivocabile di Tel Aviv all’enorme attacco aereo subito con droni e missili sui propri cieli – seppur con danni limitati – lo scorso 13 aprile.

Da Suez a Hormuz: i rischi di un conflitto che passa per gli stretti

L’attacco con missili e droni lanciato dall’Iran contro Israele – risposta al bombardamento israeliano del consolato iraniano a Damasco – ha riacceso i timori di un conflitto su larga scala in Medio Oriente. La successiva risposta israeliana su territorio iraniano ed altri attacchi contro milizie filo-iraniane in Iraq stanno portando ad una nuova fase dello scontro tra i due Paesi, una in cui il conflitto è passato dall’ombra alla luce del sole con attacchi diretti – seppur circoscritti.

I calcoli della strategia energetica iraniana

Periodicamente, l’intensificarsi dei conflitti e degli scontri armati in Medio Oriente solleva lo spettro di una chiusura al traffico marittimo dello stretto di Hormuz, attraverso il quale si accede al Golfo (Persico o Arabo, a seconda dei punti di vista) dall’Oceano Indiano. 

Piano Mattei: per chi non è abbastanza

A fine gennaio Palazzo Madama ha ospitato il vertice Italia-Africa. Un ponte per una crescita comune, fortemente voluto dalla presidente Giorgia Meloni per ufficializzare l’avvio del cosiddetto Piano Mattei, così chiamato in onore del fondatore dell’Ente nazionale idrocarburi (Eni).

Il Piano Mattei nel Nord Africa: una sfida che parte da lontano

Alla fine di mesi di indiscrezioni e polemiche relative alla presentazione del Piano Mattei, il governo italiano guidato dal Primo Ministro Giorgia Meloni ha moltiplicato le iniziative relative al nuovo corso intrapreso da Roma nei confronti del continente africano. Il decreto legislativo 161/2023 e, soprattutto, il vertice Italia-Africa tenutosi alla fine di gennaio 2024, hanno avuto il merito di dare maggiore visibilità al piano di investimenti per lo sviluppo ideato dall’esecutivo italiano.

In Africa l’Italia deve fare i conti anche con la Russia

25 aprile 2023, Pointe-Noire, Repubblica del Congo. Claudio Descalzi, AD di ENI, incontra il presidente Denis Sassou Nguesso. Sullo sfondo della città portuale congolese, Descalzi e Nguesso celebrano l’inaugurazione del primo progetto di liquefazione di gas naturale “Congo LNG”. 

Chi era Enrico Mattei?

Di Enrico Mattei molto si è scritto e dibattuto in passato da fronti nettamente contrapposti. In modo talora agiografico - sino a sfiorarne la mitologia - più di sovente in modo denigratorio: quale simbolo negativo della politica italiana e del capitalismo di Stato. Di queste due raffigurazioni, è la seconda, quella negativa, che ha preso ad attecchire. Come testimoniato da quanto scritto qualche anno fa da un Senatore della Repubblica che si augurava che non avessero a nascere altri Mattei: indispettito del fatto che managers di imprese pubbliche continuassero a conseguire buoni risultati, col “rischio” che ciò allentasse la via della loro privatizzazione.

The opaque crude oil market and the impact of the crisis in the Middle East

It has been over 12 months since the European Union’s seaborne crude imports from Russia have come to a halt (with the exception of Bulgaria) and we are approaching the 12 month mark of the EU ban on Russian oil product imports. The widespread sanction scheme limits the use of EU vessels, insurance and other services for Russian oil exports to third parties. 

Red Sea LNG route increasingly uncertain

 The route for LNG traffic through the Red Sea is becoming increasingly uncertain, after Qatar, the biggest user of the route for LNG cargoes in 2023, paused from sending its ships via the Red Sea. During the weekend of 13-14 January, the Middle Eastern producer halted ships that had been heading through the Red Sea towards the Bab al-Mandab strait at the bottom of the sea. Three laden tankers that were heading west to Europe paused to wait by Oman: the Al Ghariya, Al Huwaila and Al Nuaman.

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