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Gastech 2025: la lotta alle emissioni di metano tra opportunità e regole

Il tema delle emissioni di metano è stato al centro delle discussioni a Gastech 2025 a Milano, confermando ancora una volta come il settore dell’energia stia affrontando una delle sfide più complesse della transizione. Tecnologie avanzate e intelligenza artificiale offrono strumenti sempre più efficaci per individuare e ridurre le perdite, ma il quadro normativo resta frammentato e incerto.

Auto europea in panne: la corsa elettrica tra illusioni normative e realtà di mercato

L’industria automobilistica in Europa è in grande difficoltà. Nei ventisette Paesi dell’Unione Europea, la flessione delle immatricolazioni nei primi sette mesi del 2025 è dello 0,7% rispetto all’analogo periodo del 2024 – ultimi dati disponibili al momento della stesura di questo articolo.

Automotive: per non perdere l’ottimismo, servono atti concreti

Il futuro dell’industria automobilistica europea si decide nei prossimi mesi. A due settimane dalla chiusura del terzo incontro del Dialogo Strategico sul settore auto, tenutosi a Bruxelles lo scorso 12 settembre, torniamo a richiedere con estrema urgenza alle Istituzioni Europee la necessità di adottare al più presto misure concrete per il settore

L'incontro che non c'è stato

Il terzo incontro del Dialogo UE sull'automotive ha suscitato numerose reazioni, forse anche superiori a quello che avrebbe meritato un incontro che, sostanzialmente, è come se non ci fosse stato.  Nulla è cambiato, infatti, rispetto a prima. Da una parte, i costruttori (che prima dell'incontro avevano chiesto «un approccio politico pragmatico, più flessibile e tecnologicamente neutrale alla decarbonizzazione del trasporto stradale») hanno invece continuato a chiedere risorse per le infrastrutture e per gli incentivi. 

I paradossi del “Dialogo strategico” sul futuro dell’automotive UE

Il “Dialogo strategico” sul futuro dell’automotive europeo è stato lanciato dalla Commissione europea il 30 gennaio 2025 per dare delle risposte concrete alla crisi di un settore che in Europa dal 2019 ha perso circa 3 milioni di autovetture (-20%) in termini di nuove immatricolazioni (in Italia se ne sono avute quasi 360mila in meno, -19%), generando numerosi annunci di chiusure di stabilimenti produttivi con conseguenti perdite di posti di lavoro. 

Does China really need more Russian gas?

On 2–3 September 2025 Russian and Chinese leaders announced a legally binding memorandum of understanding (MoU) to construct the Power of Siberia 2 pipeline (PoS2) — a proposed 50 bcm/year route from Russia to China via Mongolia — and agreed modest increases to flows on the existing Power of Siberia (PoS1) and Far East routes. While the ceremony is politically significant, key commercial terms — notably price formula, offtake final investment decisions (FIDs) and SPA— remain unresolved.

Power of Siberia 2 and gas: the strengthened China/Russia Energy Axis

The signing of the MOU between China and Russia for the construction of a new gas pipeline, the Power of Siberia 2, connecting the two countries has sparked widespread international debate on the political, commercial, and economic implications of this megaproject, which extend far beyond the gas pipeline project itself.

Power of Siberia 2 e il gas: il rafforzamento dell'asse energetico Cina/Russia

La firma del MOU fra Cina e Russia per la realizzazione di un nuovo gasdotto di collegamento fra i due paesi ha suscitato un ampio dibattito internazionale sulle implicazioni politiche, commerciali ed economiche di questo mega progetto che vanno ben oltre la singola iniziativa. RiEnergia dedica a questi aspetti una lunga intervista fatta a Morten Frisch, esperto dalla cinquantennale esperienza in materia gas, GNL e infrastrutture ad esso associate. 

Il Power of Siberia 2 tra ambizioni eurasiatiche e incognite energetiche

Se l’Europa volta la schiena al gas russo, ecco che in Asia si torna a parlare di opportunità alternative. Martedì 2 settembre il leader cinese Xi Jinping e il presidente russo Vladimir Putin hanno annunciato una nuova ondata di accordi energetici, tra cui l’attesa firma di un memorandum “legalmente vincolante” per avviare il progetto Power of Siberia 2, gasdotto di quasi 3.000 km che dovrebbe trasportare fino a 50 miliardi di metri cubi di gas russo all’anno verso la Cina attraverso la Mongolia. 

La Cina ha così bisogno di ulteriore gas russo?

Il 2 e 3 settembre 2025 i leader russi e cinesi hanno annunciato un memorandum d’intesa (MoU) legalmente vincolante per la costruzione del gasdotto Power of Siberia 2 (PoS2) – un progetto che prevede il transito di 50 mld di mc/a di gas dalla Russia alla Cina attraverso la Mongolia. In quell’occasione hanno anche concordato modesti aumenti dei flussi attraverso i tubi già esistenti, ovvero il Power of Siberia (PoS1) e Far East.

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