Negli ultimi decenni, il mondo ha assistito a una crescente consapevolezza riguardo alla necessità di una transizione energetica verso fonti rinnovabili e sostenibili. Questo cambiamento è diventato una priorità globale, con molte nazioni impegnate a ridurre le proprie emissioni di gas serra e a promuovere l'adozione di energie pulite. L'Italia, come molte altre nazioni, si trova di fronte a un percorso ambizioso, indirizzato dagli obiettivi di Fit for 55 e rinforzato dalle linee guida di RePowerEU. Questa prospettiva introduce sfide senza precedenti, mirando a una drastica riduzione delle emissioni di CO2 (-55%) e a un notevole incremento della penetrazione delle energie rinnovabili (>65% del consumo elettrico nazionale) entro un orizzonte temporale prestabilito.

Il Piano Nazionale Integrato per l'Energia e il Clima (PNIEC) 2030 si allinea a questi obiettivi, delineando la necessità entro il 2030 di incrementare nel nostro paese la capacità da fonti rinnovabili di almeno 70 GW. Tuttavia, mentre le energie rinnovabili come il sole e il vento sono diventate sempre più importanti nella nostra infrastruttura energetica, è essenziale riconoscere il ruolo cruciale degli impianti programmabili nel garantire una transizione efficace ed affidabile. Gli impianti programmabili come le centrali elettriche a gas naturale sono essenziali per mantenere la stabilità e la flessibilità nella nostra rete energetica. Sebbene l'obiettivo finale sia quello di ridurre al minimo l'uso di combustibili fossili, è importante comprendere che la transizione verso un sistema completamente basato su energie rinnovabili richiederà tempo e un processo graduale. Durante questa transizione, gli impianti programmabili svolgeranno un ruolo fondamentale nel fornire energia affidabile durante i periodi di bassa produzione da parte delle fonti rinnovabili, offrendo una fonte di energia costante e affidabile, il che è essenziale per garantire la sicurezza e la continuità dell'approvvigionamento energetico. Mentre le energie rinnovabili sono soggette a fluttuazioni dovute alle condizioni meteorologiche, gli impianti programmabili possono funzionare in modo stabile e prevedibile, fornendo una base affidabile per il sistema energetico nel suo complesso.

È importante sottolineare che l'utilizzo degli impianti programmabili va visto come un abilitatore della transizione energetica e come ponte verso un futuro sostenibile basato principalmente su produzione da fonti rinnovabili; esse, tuttavia, necessiteranno di impianti modulabili a supporto per garantire l’adeguatezza della rete. Per massimizzare l'efficacia di questa transizione, è fondamentale investire in tecnologie che consentano agli impianti programmabili di funzionare in modo più efficiente e pulito, riducendo al minimo l'impatto ambientale.

A fronte di questo scenario il mercato elettrico necessita di uno strumento di medio/lungo periodo per la remunerazione della capacità produttiva programmabile essenziale per accompagnare la transizione energetica e garantire l'adeguatezza del sistema elettrico secondo gli standard nazionali ed europei.

Trasformazioni del decennio passato e sfide per la generazione termoelettrica

Il decennio passato ha visto una trasformazione significativa del sistema elettrico italiano. Tra il 2011 e il 2021, si è assistito a una considerevole riduzione della capacità di generazione termoelettrica, con una perdita di circa 17 GW di capacità installata. Contestualmente, il panorama energetico ha vissuto un notevole sviluppo delle fonti rinnovabili. La competizione nel settore della generazione elettrica e l’andamento della domanda stanno portando ad una contrazione del Clean Spark Spread e delle ore di funzionamento degli impianti termoelettrici. La crescita delle fonti rinnovabili sta riducendo le ore di funzionamento degli impianti termici tradizionali (circa -25% rispetto all’avvio del mercato elettrico in Italia). Sulla stessa linea anche i mercati dei servizi che hanno fatto registrare negli ultimi 2 anni una riduzione dei volumi scambiati del 60% con conseguente contrazione della marginalità associata: questo sta innescando fenomeni di 'missing money' e accelerando il potenziale phase-out di parte di essi

La capacità termoelettrica a gas è l’unica tecnologia presente nel mercato italiano in grado di svolgere un ruolo di accompagnamento e supporto alla transizione energetica, contestualmente allo sviluppo della capacità rinnovabile, dello storage e delle infrastrutture di rete. Tuttavia, secondo le analisi di sostenibilità economica eseguite sia sul medio che sul lungo termine dalla stessa Terna nel Rapporto Adeguatezza Italia (RAI 2023), l’importante incremento delle fonti rinnovabili non programmabili e degli accumuli determinerà un’ulteriore sostanziale riduzione delle ore di funzionamento del parco di generazione termoelettrica a gas naturale (CCGT in particolare), con conseguente contrazione della profittabilità di tali impianti. Questa situazione pone un rischio concreto di uscita dal mercato di capacità termoelettrica a gas che resta essenziale per garantire l’adeguatezza del sistema elettrico. Le analisi sull’adeguatezza realizzate nel 2023 sulla base dello scenario Fit for 55 al 2030 rilevano infatti una capacità termica minima necessaria al sistema elettrico leggermente al di sotto degli attuali livelli di capacità ad oggi disponibili e pari a circa 53GW. Quindi il mantenimento in esercizio di gran parte degli impianti esistenti si configura come un’assicurazione per il sistema già disponibile e in grado di garantire tempi corretti per la pianificazione e realizzazione di interventi di potenziamento delle reti e la messa in esercizio di nuovi strumenti di flessibilità come le batterie e i pompaggi idroelettrici.

Infine, va segnalato che l’attuale incremento della volatilità e dell'imprevedibilità nei mercati spot (energia e servizi) sta spingendo gli operatori a cercare maggiore stabilità. Meccanismi contrattuali a medio-lungo termine si configurano come una soluzione a basso costo, offrendo condizioni di stabilità in un contesto caratterizzato da crescente incertezza.

Garantire competitività e copertura dei costi fissi

La mancanza di tali strumenti comporta il rischio di potenziali decisioni di "mothballing" o di phase out definitivo da parte degli operatori e questo, come detto, arrecherebbe danni significativi all'adeguatezza del sistema. Pertanto, diventa fondamentale dotarsi di strumenti adeguati, come il Capacity Market, che forniscano segnali di prezzo a lungo termine legati alla disponibilità di capacità della risorsa. Il meccanismo del Capacity Market deve essere stabile e competitivo, garantendo la copertura dei costi fissi degli impianti e una remunerazione congrua per mantenerli operativi ed efficienti. La capacità termoelettrica sostiene sia i costi fissi legati all'ammortamento e alla remunerazione del capitale investito, sia i costi fissi operativi. È necessario, quindi, che il valore massimo del premio definito per le nuove procedure concorsuali, pur in conformità con i limiti imposti dalla Commissione europea, sia aggiornato per tenere in dovuta considerazione non solo le dinamiche inflattive degli ultimi anni, sia per la capacità esistente che per quella nuova, ma anche l’incremento dei costi necessari a garantire il mantenimento in esercizio efficiente degli impianti termoelettrici a gas esistenti.

Proposte per il futuro

Per gli impianti esistenti, il premio massimo deve consentire la copertura dei costi fissi operativi annuali nella loro totalità. Questo include i costi fissi previsti dalle tariffe regolate per il trasporto gas e deve tenere conto dei necessari costi di investimento per rendere gli impianti ancora più flessibili in considerazione dei cambiamenti nell'operatività degli stessi dovuti alla transizione energetica. Per i nuovi impianti la definizione del premio massimo, segue la metodologia ACER del CONE (Cost Of New Entry), considerando il costo fisso totale e una remunerazione adeguata del capitale investito.

In questo contesto, Edison ritiene che il meccanismo di capacità debba diventare un elemento strutturale del mercato elettrico italiano nel medio termine per perseguire gli ambiziosi obiettivi di Fit for 55 e RePowerEU.