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MONDO ENERGIA | 107 ARTICOLI

Povertà energetica in Italia: prima le analisi, poi le policy

Fino a pochi anni fa, il tema dell’accesso a sistemi energetici puliti e moderni, a prezzi ragionevoli, era un argomento tipico del dibattito relativo alle economie emergenti dove, ancor‘oggi, 1 miliardo di persone non ha accesso all’elettricità e oltre 2,7 miliardi di persone utilizzano tecnologie inquinanti per la cottura degli alimenti e il riscaldamento. Negli anni recenti, complice da una parte la crisi economica che ha aumentato il numero di persone in povertà, e dall’altra il crescente peso delle componenti para tariffarie nelle bollette, nelle economie avanzate è emerso il problema dell’impossibilità di far fronte al pagamento per i consumi di energia per determinati segmenti della popolazione (affordability).

Povertà energetica in Africa: a colloquio con Romano Prodi

Secondo i dati dell’Agenzia Internazionale dell’Energia, nel 2017 il numero di persone che non hanno accesso all’elettricità nel mondo è sceso per la prima volta nella storia sotto ad 1 miliardo. Tra il 2016 e il 2017, in particolare, 97 milioni di persone hanno ottenuto l’accesso all’energia elettrica. Un dato che, tuttavia, la stessa AIE definisce impari, dal momento che tre quarti di questi nuovi cittadini energetici si trovano in Asia ed un simile risultato è fortemente dovuto al piano di elettrificazione dei villaggi rurali realizzato dal governo indiano.

Le terre rare come mezzo di ritorsione?

Risale all’ultima settimana di maggio la visita ufficiale del presidente cinese Xi Jinping a Ganzhou, nella provincia dello Jiangxi, sede di uno dei maggiori centri di estrazione e raffinazione di terre rare al mondo. Luogo e tempistiche non sono casuali. Nel pieno della fase più acuta del conflitto commerciale con gli Stati Uniti, è facile leggere dietro alla visita del leader cinese la volontà di inviare un segnale forte in direzione di Washington.

Progettare la città, oggi

Un nuovo sguardo deve investire la città e il territorio. La città nella quale oggi abitiamo è una città estesa, diffusa, che ingloba paesaggi, agricoltura, attività, infrastrutture e luoghi dell’abitare. Progettare la città di oggi, in particolare la città europea contemporanea, significa avere a che fare con sistemi insediativi complessi che necessitano di essere compresi, non solo per i problemi che hanno creato, ma per il capitale collettivo che essi rappresentano: un capitale energetico (luogo di accumulazione di energia grigia), un capitale spaziale (da riusare, riparare, adattare perché mantenga ed aumenti il suo valore), un capitale culturale che testimonia di fasi di modernizzazione e razionalizzazione territoriale.

Energia e Clima: nuova Europa, vecchie sfide

Nelle recenti elezioni europee, a livello aggregato, non ci sono stati né chiari vincitori né sconvolgimenti epocali: l’Unione europea ha ancora una posizione centrista. Il Partito popolare (PPE o EPP) e i Socialisti (S&D), pur perdendo dei seggi (rispettivamente 38 e 34 in meno rispetto alla situazione in Parlamento a fine legislatura), si confermano le due compagini principali dell’Europarlamento, potendo sostanzialmente continuare il lavoro iniziato nel 2014. Tuttavia, avranno bisogno di un altro partito in coalizione.

Il mondo dell’energia al 2040: la visione dell’AIE

Puntuale come sempre, lo scorso 13 novembre è stato presentato dall’Agenzia Internazionale dell’Energia (AIE) il World Energy Outlook (WEO) che viene definito dalla stessa AIE la sua “nave ammiraglia”. In effetti il WEO presenta in modo dettagliato l’evoluzione in corso e le prospettive a lungo termine del mondo dell’energia viste dall’AIE, cioè da un organismo che raccoglie e analizza sistematicamente tutte le informazioni su quanto succede nel mondo dell’energia. Anche quest’anno l’ampio Rapporto (ben 661 pagine!) è diviso in tre parti.

Trasporti e reti in uno scenario di decarbonizzazione

Stiamo assistendo a uno scenario di cambiamento nei trasporti a livello mondiale spinto da una sempre più forte domanda di mobilità delle persone e delle merci e, al contempo, dall’urgenza di invertire la curva delle emissioni di gas serra (come previsto dall’Accordo di Parigi) nel settore che ha evidenziato le peggiori prestazioni dal 1990 ad oggi.

La situazione italiana della rete carburanti e la sua futura evoluzione vanno lette dentro questo contesto, con particolare attenzione all’Europa

Le mille metamorfosi dell’industria petrolifera: a colloquio con il prof. Giulio Sapelli

Basta citare Hubbert e la sua celebre teoria del peak oil per scatenare nel prof. Giulio Sapelli una reazione molto nitida. Classe 1947, professore ordinario all’Università degli Studi di Milano ed editorialista del “Messaggero”, con più di 400 pubblicazioni alle spalle, è considerato tra gli economisti italiani più autorevoli ed originali e tra i massimi esperti dei mercati energetici. E al geologo americano che nel 1956 teorizzò l’inesorabile esaurirsi della produzione petrolifera entro il 2000 non fa sconti.

Investimenti e sicurezza energetica: la proposta di Forza Italia

Il contributo di Forza Italia è firmato dal suo capogruppo alla camera Renato Brunetta. Volto noto del partito con il quale è entrato nel 1999 a far parte del Parlamento Europeo. Dal 2008 al 2011 è stato Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione.

Gli scenari di domanda e offerta dipingono un futuro energetico in rapido movimento

Anche nell’edizione del 2017 il World Energy Outlook (WEO) non ci assilla troppo con la profusione di scenari che nelle passate edizioni, anziché aiutare il decisore politico, riuscivano spesso solo a confonderlo. Ormai da qualche anno, infatti, mette in primo piano la descrizione di un futuro energetico intermedio tra uno scenario di riferimento, che declina le politiche energetiche in atto, e uno scenario di sviluppo sostenibile, che mira al deciso contenimento dei cambiamenti climatici:

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