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ARCHIVIO | 4 ARTICOLI

Implicazioni e costi dello stop alla vendita di auto a motore endotermico

La decisione, a livello comunitario, di sospendere a partire dal 2035 la vendita di auto a diesel e benzina ha sollevato un acceso dibattito sulla sua convenienza tanto per l’ambiente quanto per l’economia europea, e italiana. Delle implicazioni e dei costi di questa scelta ne abbiamo parlato con il Prof. Romano Prodi.

Professore, prima di parlare della decisione della Commissione e del Parlamento europeo, di bloccare la vendita di motori endotermici dal 2035, merita fare un cenno agli strumenti necessari per contrastare il cambiamento climatico. Cosa pensa in merito?

La custodia del pianeta è compito e dovere primario di tutta la società umana, così come unanime è la paura per le conseguenze del riscaldamento globale. Di fatto, i mezzi per combatterlo sono largamente condivisi, ma sui relativi modi di implementazione le divergenze sono state e continuano ad essere profonde. Infatti, le risorse finanziarie necessarie a combattere i cambiamenti climatici sono assai superiori a quelle che si pensava. Detto ciò, i risultati positivi possono essere raggiunti, come dimostrato dall’accordo siglato all’ultimo minuto durante l’ultima COP27 in Egitto. Occorre però una maggiore concretezza e capacità di sintesi diplomatica. Basterebbe osservare e confrontare la propensione dell’UE ad agire sul tema e confrontarla con quella di altri paesi come gli Stati Uniti e la Cina.


Povertà energetica in Africa: a colloquio con Romano Prodi

Secondo i dati dell’Agenzia Internazionale dell’Energia, nel 2017 il numero di persone che non hanno accesso all’elettricità nel mondo è sceso per la prima volta nella storia sotto ad 1 miliardo. Tra il 2016 e il 2017, in particolare, 97 milioni di persone hanno ottenuto l’accesso all’energia elettrica. Un dato che, tuttavia, la stessa AIE definisce impari, dal momento che tre quarti di questi nuovi cittadini energetici si trovano in Asia ed un simile risultato è fortemente dovuto al piano di elettrificazione dei villaggi rurali realizzato dal governo indiano.

Il ruolo del know-how energetico italiano in Africa: intervista a Romano Prodi

Abbiamo intervistato il Prof. Prodi in qualità di Presidente della Fondazione per la collaborazione tra i Popoli con la quale, da diversi anni, è impegnato ad alimentare il dibattito sullo sviluppo socio-economico e politico dell’Africa, specialmente riguardo il tema della povertà energetica e dell’accesso all’energia.

Il punto di vista di Romano Prodi

Alcune domande dopo le elezioni americane


E' d'accordo con chi ipotizza che un effetto collaterale positivo della vittoria di Trump potrebbe essere una normalizzazione dei rapporti tra Occidente e Russia?   

Se si presta fede alle parole dette in campagna elettorale non si può che rispondere affermativamente a questa domanda. Anche contro l'opinione pubblica americana dominante, il Presidente eletto non ha sempre espresso parole di stima per Putin e ha messo sotto accusa la politica americana nei confronti della Russia. Naturalmente non è detto che vi sia sempre una perfetta corrispondenza tra gli annunci in campagna elettorale e la politica che viene in seguito adottata. Nel caso in questione, esistono inoltre forti interessi politici che spingono verso una politica "muscolare" nei confronti della Russia. La presenza di elettori provenienti dalla Polonia, dai paesi baltici e da altri paesi che erano stati sotto il dominio sovietico costituisce un nucleo estremamente importante della politica americana e le posizioni antirusse sono un collante fortissimo di queste comunità. D'altra parte la diffidenza, per non dire l'ostilità, nei confronti della Russia è condivisa dalla maggior parte dei quadri americani della NATO. Per effetto di questo combinato disposto, il rapporto con la Russia è oggi simile a quello dei tempi dell'Unione Sovietica. Dato questo quadro di partenza ... segue

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