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Povertà energetica: una questione anche europea

Il tema della povertà energetica irrompe nelle politiche climatiche ed energetiche comunitarie, con la recente pubblicazione delle raccomandazioni sull’energy poverty da parte della Commissione europea e la contestuale pubblicazione del piano sulla riqualificazione energetica degli edifici che prende il nome di Renovation Wave. Una duplice presa di posizione che dimostra come anche da parte dell’Unione europea vi sia un riconoscimento del legame che unisce l’efficienza energetica e l’accesso equo all’energia. Ne parliamo con Monica Frassoni, presidente della European Alliance to Save Energy.

Cos’è il Bio-GNL e perché è il migliore alleato per decarbonizzare i trasporti

L’UE ha fissato una serie di obiettivi per poter raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050 e le misure e le sinergie messe in atto oggi sono essenziali per imboccare la strada giusta. In questo percorso, i gas rinnovabili sono chiamati a svolgere un ruolo importante e il Bio-GNL non è esente da questo compito.

Il Bio-GNL è prodotto attraverso la liquefazione di un gas rinnovabile: il biometano.

Nuovi gas e mercato: il doppio dilemma che affligge la distribuzione gas

I gestori dei sistemi di distribuzione, più spesso indicati come DSO (Distribution System Operators), sono responsabili delle reti di distribuzione e assicurano le forniture di acqua, elettricità, gas o altre commodities. In molti paesi, come l’Italia, le attività del DSO assolvono a una missione di servizio pubblico che garantisce ai cittadini il diritto di accesso all’energia. A seconda degli Stati, un DSO può essere responsabile di uno o vari tipi di rete.

Verso un’economia decarbonizzata: il ruolo strategico delle reti gas

Nel mondo ferve il dibattito su come centrare gli ambiziosi obiettivi di riduzione delle emissioni climalteranti perseguendo direttrici di sviluppo che siano economicamente sostenibili per la collettività. Nel settore energetico, in particolare, può dirsi ormai definitivamente superata la dialettica, quasi manichea, fra i sostenitori dell’elettrificazione totale a tutti i costi e gli strenui difensori dello status quo dominato dalle fonti fossili, in favore di un modello di sviluppo energetico più realistico basato sul sector coupling, ovvero l’integrazione delle fonti finalizzata a una decarbonizzazione più efficace, rapida e sostenibile dell'economia e dei consumi energetici.

Il ruolo dei distributori nella transizione energetica

La transizione energetica rappresenta oggi un percorso ancora più sfidante e impegnativo: le conseguenze economiche e sociali determinate dalla pandemia e l’innalzamento degli obiettivi climatici europei richiedono uno sforzo ulteriore per poter traguardare l’obiettivo di riduzione delle emissioni del 55% nel prossimo decennio e la neutralità climatica al 2050.

Danimarca e USA: la transizione tra narrazione e realtà

Natura e ambiente non sono la stessa cosa. Spesso utilizzati come sinonimi, hanno delle intersezioni, si abbracciano reciprocamente, ma rappresentano due oggetti diversi tra di loro. Da un lato c’è la natura, cruda, spietata e in conflitto con la crescente volontà di potenza umana; dall’altro c’è l’ambiente, che rappresenta il grado di convivenza, storicamente mutevole, tra lo sviluppo umano e la natura “matrigna”. Oggi, nella lotta al cambiamento climatico e nell’impegno per una giusta transizione energetica, la nostra generazione è chiamata a realizzare con urgenza un nuovo, inedito possibile equilibrio tra questi fattori, con razionalità, senza alcuna demagogia.

Transizione energetica sbagliato rinunciare a gas e CCS

Non c’è una conversazione oggigiorno che non cominci o finisca – o entrambi i casi – con il virus che ci ha messo sottosopra la vita. Recentemente l’argomento collegato è inevitabilmente quello dei vaccini. E a quel punto mi viene in mente sempre la stessa riflessione, che tengo rigorosamente personale: cioè che per produrre i vaccini serve energia, anzi ne serve tanta visto quanti ne dovranno essere distribuiti.

Un gennaio da ricordare per i prezzi del gas

Prezzi del gas europei ai massimi da due anni dopo aver raggiunto record negativi in estate, sulla spinta di quotazioni asiatiche che hanno toccato il picco storico in piena stagione invernale. Per l’Italia, prolungata inversione del differenziale di prezzo col Nord Europa, abitualmente a noi sfavorevole, con conseguente (e mai visto) balzo delle esportazioni verso la Svizzera. Sono alcune delle ragioni per cui per il mercato del gas quello del 2021 è un gennaio decisamente fuori dall’ordinario.

La decarbonizzazione targata UE: obiettivi, proposte e credibilità

La Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, sin dall’inizio del suo mandato, ha fatto dell'European Green Deal una priorità strategica. La necessità e il valore di un’economia decarbonizzata sono poi cresciuti alla luce dell’emergenza COVID-19: gli investimenti previsti e i fondi di Next Generation EU sono senza precedenti e saranno dedicati a superare l'impatto della crisi su posti di lavoro, redditi e imprese in una logica di just-for-all transition.

Zero emissioni e 5 milioni di occupati green al 2050: si può fare

La neutralità carbonica entro il 2050 a un costo netto pari a zero non solo è possibile per l’Unione Europea, ma potrebbe generare 5 milioni di nuovi posti di lavoro. Secondo il nuovo report “Net-Zero Europe: Decarbonization pathways and socioeconomic implications” pubblicato da McKinsey & Company, il settore elettrico sarebbe il primo a raggiungere zero emissioni nette, a metà del 2040. I trasporti raggiungerebbero l’obiettivo nel 2045, il settore delle costruzioni alla fine del 2040, quello industriale nel 2050, e a seguire l’agricoltura.

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