Pur con i limiti e le perplessità sul raggiungimento degli scopi, il nuovo regolamento europeo n. 2024/1252 del 11 aprile 2024 (Critical Raw Materials Act) delinea in modo chiaro ed inequivocabile la strategia che l’Unione europea deve perseguire per cercare di mitigare la propria dipendenza dalle forniture estere di materie prime essenziali per il proprio apparato industriale.
I temi della doppia transizione hanno sempre più imposto come priorità nelle agende degli stati membri l’approvvigionamento di materie prime critiche, essenziali per i settori digital e green. In Europa, la consapevolezza dell’importanza di queste risorse si è evoluta e rafforzata nel corso degli anni.
L’entrata in vigore del regolamento europeo n. 2024/1252 del 11 aprile 2024, il cosiddetto Critical Raw Materials Act, che istituisce un quadro atto a garantire un approvvigionamento sicuro e sostenibile di materie prime critiche, pur essendo ormai annunciata da oltre un anno, ha trovato l’Italia impreparata ad applicarne i principi fondamentali dal punto di vista legislativo e regolamentare.
Garantirsi la disponibilità e l’approvvigionamento sicuro dei minerali critici si sta imponendo come priorità sia per gli operatori industriali del settore sia per il futuro del percorso di transizione energetica. Per evitare di dipendere totalmente da quei paesi che queste risorse le detengono, a volte anche in forma quasi monopolistica, è necessario agire su tre principali linee di azione indicate anche a livello europeo: riciclo, recupero e estrazione, oltre a sviluppo tecnologico per ridurre i fabbisogni e individuare materiali alternativi.
The biggest global voluntary effort to tackle plastic pollution and waste shows it is possible to make progress on a pressing environmental issue, yet tougher measures are now needed to curb the crisis, according to the Ellen MacArthur Foundation. Since 2018, more than 1,000 organisations have given their backing to the Global Commitment, led by the Foundation in partnership with the UN Environment Programme, to stop plastic packaging from becoming waste.
Il percorso verso la transizione ecologica richiede un costante e concreto impegno da parte di tutta la società. Emerge però la necessità di accelerare sull’impiego di tecnologie e iniziative che favoriscano il raggiungimento dei progressivi traguardi posti dalle politiche europee e dal piano nazionale, per assicurare una crescita che preservi sostenibilità e prosperità del pianeta attraverso la promozione dell’economia circolare, la rigenerazione e tutela delle risorse, la riduzione delle emissioni e l’adattamento ai cambiamenti climatici.
Abbiamo affrontato questi temi attraverso un’intervista a Cristian Fabbri, Presidente Esecutivo del Gruppo Hera.
Esempio di economia circolare e di sinergia industriale, a ottobre è stato inaugurato a Spilamberto, in provincia di Modena, l’innovativo impianto per la produzione di biometano realizzato dalla newCo Biorg, nata dalla partnership tra Herambiente (Gruppo Hera), primo operatore nazionale nel settore ambiente, e la società Inalca (Gruppo Cremonini), leader in Italia nella produzione di carni e nella distribuzione di prodotti alimentari.
Si compie spesso l’errore di pensare alla cosmetica come un ambito orientato alla sola rappresentazione estetica. Importante, dunque, ma in ultima analisi futile. Al contrario, il portato immaginario ed emotivo che il senso del bello porta con sé, arriva a rendere la bellezza un contenitore in grado di incarnare importanti valori.
L’ingente sforzo volontario globale per contrastare l’inquinamento e contenere i rifiuti derivanti dalla plastica dimostra che è possibile fare progressi ,ma sono necessarie misure più severe per frenare la crisi. Dal 2018, sono più di 1.000 le organizzazioni che hanno dato il loro sostegno al Global Commitment: iniziativa portata avanti dalla Fondazione Mac Arthur in collaborazione con il Programma delle Nazioni Unite per l’Ambiente, per impedire che gli imballaggi di plastica diventino rifiuti.
Circolarità delle risorse, criticità da risolvere e la consueta fotografia del sistema di gestione dei rifiuti urbani, sono questi gli argomenti chiave della decima edizione del Green Book, la monografia di riferimento del settore, promossa da Utilitalia e curata dalla Fondazione Utilitatis.