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Concretezza e limiti del Piano Cingolani per fronteggiare la crisi gas

Nelle 14 pagine di testo del Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale, l’unico obiettivo strutturale citato è la riduzione in modo permanente della domanda grazie a un incremento annuale di circa 8 GW degli impianti a fonti rinnovabili, incremento che andrà a regime nel 2023. Si tratta però di un target irrealizzabile. Benché tassativamente previsto entro giugno, non è stato ancora emanato il decreto dallo stesso MiTE, con i criteri che le Regioni dovranno seguire per individuare le aree idonee all’installazione di impianti rinnovabili. Dopodiché, le Regioni avranno a disposizione sei mesi per definire la mappa.

Consumatori e caro energia: impatti e proposte per mitigarne gli effetti

Il rincaro del costo dell’energia attanaglia le famiglie ormai da mesi e va avanti ininterrottamente, tra alti e bassi, dal IV trimestre 2020. Oggi, tutti siamo convinti che tali rincari siano dovuti alle conseguenze della guerra in Ucraina, che sicuramente incidono notevolmente, ma le spinte al rialzo sono iniziate molto prima e sono oggi aggravate da forti e intollerabili dinamiche speculative.

Caro Energia: il punto di vista di ARERA

A distanza di sette mesi dall’ultima intervista fatta ad ARERA su questo portale, torniamo a parlare con Massimo Ricci Direttore della Divisone Energia dei temi caldi del caro energia e di come consumatori e operatori devono fronteggiare quella che può essere definita come la più grave crisi energetica del secondo dopoguerra. Misure governative, interventi regolatori ma anche l’impegno a risparmiare degli utenti saranno indispensabili per gestire l’emergenza.

La Spagna e le misure per affrontare la crisi energetica

La Spagna è uno dei primi paesi dell'UE ad essere stato colpito dalla crisi energetica. Eppure potrebbe essere uno dei meno esposti a uno shock prolungato. Tra marzo 2021, quando si sono fatti sentire i primi sentori della crisi e la fine 2021, i prezzi dell'energia sono aumentati di oltre il 31%. Si tratta di dieci punti percentuali in più rispetto alla media del rialzo registrato in UE.

Prezzi dell’energia: quanto possono salire ancora?

A voler cercare nella figura qui sotto i record dei prezzi di elettricità e gas che tanto fecero scalpore nell'estate del 2021, quasi si fatica a trovarli. Nell’anno successivo sono stati, infatti, seguiti da una serie di ondate (almeno quattro) di aumenti assai peggiori. L’ultimo sembra aver avuto il suo picco nei giorni scorsi e si prepara ora a scaricare i propri effetti sull’economia.

Energia: quale solidarietà fra gli Stati europei?

Molti di noi si erano accorti dell'errore strategico che l'Unione Europea stava commettendo, ormai da diversi anni, nel campo dell'energia. Intelligentemente, l'UE aveva messo "tutte le uova in un solo paniere" e ora sta pagando a caro prezzo il suo disarmo energetico unilaterale. Nell'ottobre 2000, la Commissione di Romano Prodi con Loyola de Palacio, responsabile per l'energia, nel suo Libro Verde sulla sicurezza dell'approvvigionamento energetico, ha esortato a diversificare le fonti energetiche, i paesi di importazione e i mezzi e le vie di trasporto.

Le armi della Francia di fronte alla guerra energetica

Al rientro dalla pausa estiva, il Presidente Macron ha rilasciato un’intervista che non è passata inosservata. Sacrifici, sforzi, fine dell’abbondanza: tali i termini in cui si è espresso. Il 2 settembre si è poi tenuto un consiglio di difesa speciale sul tema dell’energia, come quelli che hanno scandito la pandemia da Covid-19. Insomma, il tono è grave.

Germania: decisioni difficili sul gas

Il 2 settembre, Gazprom ha annunciato la chiusura a tempo indeterminato del gasdotto Nord Stream. Già da qualche mese, i funzionari europei dell'energia si stanno preparando ad affrontare lo scenario peggiore, ovvero quello di un taglio totale del gas russo, e quel momento è quasi arrivato. La Germania ha commesso anni di errori politici che l'hanno resa eccessivamente dipendente dalla Russia e ora il governo si sta affrettando a gestire i consumi di gas e trovare forniture alternative. Ma non c'è modo per le imprese, i cittadini e l’economia tedesca di evitare un inverno difficile. Quali sono le misure messe in atto?

Dal Fit for 55% al REPowerEU: il nuovo scenario elettrico 2030 per l’Italia

Nel 2021 la richiesta di energia elettrica in Italia è stata di 318 TWh, di cui 278 TWh produzione netta. Oltre il 40% dell’energia è generata da fonti rinnovabili, mentre la quota di elettricità sui consumi finali si attesta al 22%. Questo il punto di partenza da cui muovono gli scenari al 2030 elaborati da Accenture.

La filiera tecnologica delle rinnovabili e della smart energy alla prova della transizione

Il processo di decarbonizzazione e gli obiettivi UE al 2030 richiedono ingenti investimenti in nuova capacità di generazione rinnovabile, infrastrutture, accumuli, soluzioni di smart energy e tecnologie per gli usi finali, che assicurino una transizione energetica sicura e nei tempi previsti.

Il Fit for 55 e il REPowerEU pongono target ambiziosi all’Italia e il PNRR mette a disposizione ingenti risorse per accelerare la decarbonizzazione attraverso lo sviluppo delle rinnovabili, l’aumento dell’efficienza nei consumi e l’elettrificazione di settori, come quello termico e della mobilità, finora soddisfatti da fonti fossili.

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