::

ARCHIVIO | 150 ARTICOLI

La Spagna leader nei PPA

Negli ultimi anni, la Spagna detiene la leadership in materia di PPA, dove per PPA si intende un contratto che regola la somministrazione di energia elettrica tra un soggetto produttore e un soggetto acquirente generalmente un'azienda o un servizio pubblico. Secondo un recente rapporto di Pexapark per il 2023, e per il quinto anno consecutivo, il Paese è in testa alla classifica, davanti a Germania e Italia, sia in termini di numero di accordi che di volume di capacità contrattualizzata.

PPA: stato dell’arte e prospettive in Europa

Il 2023 registra una significativa dinamicità nei volumi e nel numero di Power Purchase Agreement (PPA) conclusi: indice di un età dell’oro per i PPA. Secondo il PPA Tracker di Pexapark, l’anno scorso sono stati conclusi PPA per 16,2 GW:  un aumento di oltre il 40% rispetto al valore medio registrato l’anno precedente e un CAGR del 37%.

Impatto dell’abolizione del PUN sugli esiti del mercato del giorno prima

Nel mercato elettrico italiano del giorno prima (MGP), mentre le offerte di vendita sono soggette al prezzo della zona in cui offrono, le offerte di acquisto (escluse le offerte dei pompaggi, delle zone estere e dei sistemi di accumulo qualora l’energia elettrica prelevata per il tramite del relativo punto di connessione sia unicamente destinata ad alimentare i servizi ausiliari e i sistemi di accumulo) sono soggette, indipendentemente dalla zona in cui si trovano, ad un unico prezzo orario di acquisto, denominato Prezzo Unico Nazionale (PUN).

I limiti dell’impostazione dirigistica della bozza del Fer X: il caso dei PPA

Come spesso accade per le scelte demagogiche, anche la decisione di garantire un prezzo all’ingrosso del kWh identico per tutto il territorio nazionale (PUN) è costata cara ai consumatori italiani. In due articoli sulla Staffetta Quotidiana (Rivisitare la governance elettrica, Gli struzzi di San Filippo del Mela) ne ho quantificato il costo annuale dovuto alle molteplici opposizioni che in Sicilia hanno ritardato la realizzazione del collegamento AT Sorgente -Rizziconi con la penisola: variabile tra 400 e 600 milioni di euro, secondo l’andamento dei prezzi del kWh.

Il Capacity Market alla prova della decarbonizzazione tra conferme e esigenze di innovazione

Tutti i tasselli ci sono ed il puzzle ormai si sta componendo in un nuovo disegno del sistema elettrico in cui i mercati spot vengono confermati ma con un ruolo focalizzato al solo dispacciamento efficiente delle risorse, ossia l’individuazione degli impianti più efficienti da far produrre in ciascun momento.  Il compito, invece, di fornire segnali per indirizzare le scelte di investimento viene “strutturalmente” demandato ad una serie mercati di lungo termine che si trovano oggi in una fase più o meno avanzata di implementazione.

La connessione tra transizione energetica e gli impianti programmabili

Negli ultimi decenni, il mondo ha assistito a una crescente consapevolezza riguardo alla necessità di una transizione energetica verso fonti rinnovabili e sostenibili. Questo cambiamento è diventato una priorità globale, con molte nazioni impegnate a ridurre le proprie emissioni di gas serra e a promuovere l'adozione di energie pulite.

Not-only Energy-only…

"Non è mai troppo tardi!" Così, con la riedizione di un refrain televisivo degli anni ’60, potremmo esultare all’affermazione in Europa dei mercati della capacità produttiva. Dunque, Capacity Market sia:  un’idea tutta italiana sin dal 2011, ispirata su alcune esperienze pionieristiche nei mercati energia degli Stati Uniti ed adattata al contesto europeo, è stata approvata nel 2018 dalla Commissione europea ed implementata nel nostro Paese già dal lustro scorso. 

L’importanza della sinergia gas-power per favorire la transizione energetica

I processi di decarbonizzazione e transizione energetica impongono target molto ambiziosi e sfidanti per la riduzione delle emissioni di gas ad effetto sera. I recenti indirizzi della Commissione europea indicano, per il 2040, l’obiettivo di riduzione del 90% delle emissioni rispetto ai livelli del 1990, a fronte poi di un obiettivo vincolante “net-zero” al 2050 (le emissioni EU27 si sono ridotte del 30% circa tra il 1990 ed il 2021).

La complessità di decarbonizzare gli edifici esistenti

Come noto, il mondo dell’energia e della sua trasformazione risponde alla termodinamica classica con i suoi 4 principi che rimandano al concetto di Entropia. In questa sede ovviamente non possiamo e non vogliamo entrare nel dettaglio, ma crediamo opportuno solo ricordare che l’Entropia è una grandezza (più precisamente una funzione di stato) che corrisponde alla misura del disordine presente in un sistema fisico.

È solo l’inizio di un incerto calo dei prezzi energetici

Il 2023 si chiude con una sostanziale conferma delle previsioni formulate al termine dello scorso anno. In estrema sintesi, alla fine del 2022 ci si aspettava che il nuovo anno avrebbe portato con sé un alleggerimento delle tensioni inflazionistiche nei mercati energetici, ma che le bollette sarebbero state comunque pesanti. Il rallentamento macroeconomico e condizioni climatiche favorevoli hanno alleviato le difficoltà dei consumatori europei, in un anno sconvolto dagli orrori di nuovi conflitti.

Page 3 of 15 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 »
Execution time: 329 ms - Your address is 18.118.137.78