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ACQUA & AMBIENTE | 146 ARTICOLI

Al via la nuova Conferenza sui cambiamenti climatici di Bonn

Ha preso il via ieri, 04 giugno 2023, la Conferenza sui cambiamenti climatici di Bonn, che fino al 15 giugno riunirà in Germania (per la 58esima volta) gli organi sussidiari dell’Unfccc, la Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. È la prima occasione che hanno di incontrarsi le parti dell’Unfccc, dalla Conferenza Onu sul clima svoltasi lo scorso novembre a Sharm el-Sheikh: l’obiettivo adesso è di sviluppare un approfondimento tecnico sui risultati raggiunti nel corso della Cop27 egiziana, in modo tale che i semi di questo confronto possano trovare terreno politico fertile durante la Cop28 prevista tra fine novembre e metà dicembre negli Emirati Arabi Uniti.

Verso COP 28: l’approccio degli Emirati Arabi Uniti alla transizione energetica

Gli Emirati Arabi Uniti (EAU) si apprestano ad ospitare la ventottesima Conferenza delle Parti (COP 28) della Convenzione delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici. Il Summit si svolgerà in un momento d’importanza critica per la transizione energetica verso un futuro ad emissioni zero e, per la prima volta, si terrà in un paese del Golfo Persico principalmente noto per essere un grande esportatore di energie fossili.

Mining's role in the African energy transition and what's at stake for Sub-Saharan Africa in COP28?

In a bid to align with the obligation of the 2015 Paris Agreement to limit global warming to well below 2 Degrees Celsius, ideally 1.5 Degrees compared to pre-industrialised levels, more and more countries are introducing strategies to reduce their national emissions of greenhouse gases (GHGs) over the coming decades. Moreover, the findings from the Sixth Assessment Report of the Intergovernmental Panel on Climate Change published in 2023, show that serious commitments in the reduction of GHGs need to be made as a matter of urgency to keep with the temperature limit.  In the wake of the United Nations Framework Convention on Climate Change Conference of the Parties (COP28) that will take place in the United Arab Emirates in November 2023, several countries have enacted laws and policies that evidence their commitment to becoming carbon neutral.

Miniere e transizione nell'Africa subsahariana: aspettando la COP28

Nel tentativo di allineare le politiche per limitare il riscaldamento climatico con gli Accordi di Parigi del 2015, contenendo così l’aumento della temperatura ben al di sotto dei 2° e, idealmente, a 1,5° se comparato con i livelli pre-industriali, sempre più paesi stanno introducendo strategie per ridurre le emissioni di gas serra nei prossimi decenni. Un’azione che, come emerge dai risultati del sesto Assessment Report dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), pubblicato nel 2023, non è più procrastinabile.  In previsione di COP28, evento che si terrà negli Emirati Arabi Uniti a novembre 2023, diversi paesi hanno promulgato leggi e politiche che evidenziano il loro impegno a traguardare un’economia net zero carbon nel lungo periodo.

Esiste un diritto al clima?

Nonostante clima e ambiente siano nell’immaginario collettivo concetti contermini, le radici del diritto al clima hanno assunto una dimensione sempre più autonoma da quella del diritto all’ambiente. Ceppo comune di queste due nozioni è, senza dubbio, il dibattito sulla giuridicità dell’interesse individuale, polarizzato dai due estremi del diritto soggettivo assoluto e dell’interesse diffuso: il primo costruito sul teorema dell’ambiente come bene collettivo «divisibile» e sulla premessa che chiunque disponga di un potere di fruizione individuale della natura che lo circonda, quasi come se ogni persona avesse nella propria sfera giuridica una porzione infinitesimale di ambiente acquisita al modo dei diritti di proprietà o di personalità.

Carbon capture and storage is critical for decarbonizing the Americas

The significant support for carbon capture and storage (CCS) projects adopted by countries including the United States and Canada in recent months have highlighted the importance of CCS in meeting international climate goals. Indeed, the growth of CCS technology will allow for a transition to net-zero emissions while maintaining the viability of industries that have long sustained communities and workforces around the world – ensuring that decarbonization takes place in a just and orderly fashion.

La tecnologia di cattura e stoccaggio della CO2 per decarbonizzare le Americhe

Il significativo supporto riconosciuto ai progetti di cattura e stoccaggio della CO2, adottati in varie parti del mondo in questi ultimi mesi, tra cui anche Stati Uniti e Canada, evidenziano l’importanza di questa tecnologia per raggiungere gli obiettivi climatici internazionali. La crescita della tecnologia CCS è destinata a facilitare la transizione verso un mondo a emissioni zero, garantendo al contempo continuità a quelle industrie che hanno a lungo sostenuto comunità e lavoratori in tutto il mondo. Allo stesso modo, garantendo equità al processo di decarbonizzazione.

Necessità, ostacoli e possibilità di sviluppo della CCUS

La cattura e l’utilizzo della CO2 (CCU) non è un’attività nuova. L’Agenzia Internazionale per l’energia (AIE) stima che oggi vengano utilizzate circa 230 milioni di tonnellate (Mt) di CO2 soprattutto nella produzione di fertilizzanti (~130 Mt) e per incrementare il tasso di recupero di petrolio dai giacimenti (~80 Mt). In particolare, la tecnologia EOR (“enhanced oil recovery”) è usata negli USA da almeno quarant’anni e si è affermata grazie alla sua convenienza economica.

CaLby2030: per catturare la CO2 dai processi industriali entro il 2030

La Commissione Europea mira ad abbattere le emissioni di gas serra entro il 2050, con l’obiettivo intermedio di ridurle almeno del 55% rispetto ai livelli del 1990 entro il 2030. Tali obiettivi, come stabilito dalla European Climate Law, saranno raggiunti attraverso l’adozione di strategie che mirano alla riduzione delle emissioni, all’aumento degli investimenti in tecnologie verdi e alla protezione dell’ambiente naturale.

Key considerations for re-purposing mature wells and fields for Carbon Capture and Storage (CCS)

Traditionally, when an oil and gas field production cycle end and all usable hydrocarbons have been extracted, the top side facilities are dismantled, the wellbore is permanently plugged and abandoned, and the surrounding land or seabed is returned to its natural condition. In the UK Continental Shelf (UKCS) alone, it is forecast that 1,211 wells across 230 fields will be decommissioned between 2019 to 2028. The current projected decommissioning costs for the UKCS total $60 billion with efforts underway to reduce that figure to $51 billion by the end of 2022.

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