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MONDO ENERGIA | 150 ARTICOLI

Quanto servirebbe un buon PNIEC

Il PNIEC avrebbe – in quanto documento programmatico al 2030/2040 – la possibilità di esercitare senza conseguenze immediate la virtù rara della chiarezza, almeno su obiettivi e processi già ampiamente in cantiere come la revisione del mercato elettrico e il phase out progressivo dei fossili. Eppure, come tutte le linee normative a tema FER che si sono sviluppate nell’ultimo periodo

PNIEC: le cose dette e quelle taciute

Il limitato contributo previsto per gran parte delle misure di decarbonizzazione più efficaci è Il filo rosso che lega la versione aggiornata del Pniec. Nel 2030 sono, infatti, superiori ai target europei sia i consumi di energia primaria (123 vs. 111 Mtep), sia quelli di energia finale (102 vs. 93 Mtep). 

Idrogeno: una leva della decarbonizzazione

È ormai è noto a tutti quanto la transizione energetica sia un percorso lungo e difficile, che richiede l’utilizzo di diverse leve per poter essere attuato, nessuna esclusa, soprattutto a livello di tecnologie. Fra queste rientra l’idrogeno, vettore energetico estremamente versatile, che può essere anche impiegato per decarbonizzare i prodotti e i processi produttivi.

Puntando all'azzeramento delle emissioni

L'Italia si distingue a livello europeo e mediterraneo per le proprie best practices nella gestione delle emissioni, in particolare per quanto riguarda il metano nella filiera Oil and Gas. L'adozione di tecnologie avanzate e la collaborazione internazionale sono alla base di questo successo, che rappresenta un modello per altre nazioni. 

GET the transition: diversi strumenti per un percorso graduale

Dopo tre giorni di dibattiti, dialoghi e collaborazioni incentrati sull'azione, si è conclusa la prima edizione del Global Energy Transition Congress and Exhibition 2024, svoltasi a Milano dall’1 al 3 luglio. Un’occasione preziosa in cui si sono riuniti ministri dell'energia internazionali, responsabili di istituti finanziari e leader d'impresa provenienti sia dalla catena del valore dell'energia che dai settori energivori per promuovere la decarbonizzazione

Environmental and energy goals: the political debate in Spain

Over the past few years, environmental and energy issues have gained greater prominence in the public debate in Spain. This is not surprising, given that the country is probable one of the most exposed in Europe to climate change and its impact on human health, water availability and the quality of life in general. 

What’s after the elections in the energy and climate? Tasks for new European Commission

As the current European Commission's term concludes, preparations are underway for the next Commission to set new priorities in EU energy and climate policy. The upcoming years will witness significant shifts in the energy and industry sector, stirred by ongoing energy transition and driven by implementation of the Fit for 55 package which aims at significant reduction of emissions by 2030 and large deployment of RES. 

I compiti della nuova Commissione Europea dopo le elezioni

Al concludersi del mandato della Commissione europea, sono in atto i preparativi per la stesura della lista delle prossime priorità in tema di politiche climatiche ed energetiche. Nei prossimi anni si assisterà, infatti, ad importanti cambiamenti nei settori energetici e industriali, derivanti dalla transizione energetica in corso e guidati dall’implementazione del pacchetto Fit-For-55, il quale mira ad una riduzione significativa delle emissioni entro il 2030 e a una crescente installazione di nuove fonti rinnovabili. 

Ambiente ed energia nel dibattito elettorale spagnolo

Negli ultimi anni le questioni ambientali ed energetiche hanno acquisito maggiore importanza nel dibattito pubblico in Spagna. Il che non sorprende, visto che il Paese è probabilmente uno dei più esposti in Europa ai cambiamenti climatici e al loro impatto sulla salute umana, sulla disponibilità di acqua e sulla qualità della vita in generale. 

Gauche, Droite, Vert: un trio impossibile

Trentotto liste hanno presentato la loro candidatura per le elezioni europee del 9 giugno in Francia, tre in più rispetto al 2019, secondo un decreto del Ministero dell'Interno pubblicato sabato sulla Gazzetta Ufficiale. 

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