MONDO ENERGIA | 150 ARTICOLI
Siamo giunti al tanto atteso voto europeo. Dal 6 al 9 giugno circa 360 milioni di persone potranno recarsi alle urne per rinnovare il Parlamento europeo e i suoi 720 europarlamentari. Elettrici e elettori voteranno per i partiti nazionali, il quali all’interno del Parlamento europeo possono aderire ai sette gruppi politici attualmente esistenti, dove siedono eurodeputati con la stessa visione politica.
Energy poverty has long been a significant concern in Europe, with the latest data indicating its prevalence along with the increasingly consistent introduction of legal measures to address it. According to Eurostat, over 41 million people in the EU, representing 9.3% of the population, were unable to adequately heat their homes in 2022. Additionally, nearly 7% of EU citizens had arrears on their utility bills, and almost 15% lived in dwellings with leak, damp, or rot in 2020.
Nel panorama europeo in costante evoluzione, la consapevolezza riguardo alla povertà energetica si è notevolmente accresciuta negli ultimi anni. Questo fenomeno, caratterizzato dalla difficoltà nel soddisfare i bisogni primari di energia.
In Europa, la povertà energetica costituisce da tempo una criticità rilevante: gli ultimi dati indicano la sua diffusione e per fronteggiarla sono state messe in atto diverse misure. Secondo Eurostat, nel 2022 oltre 41 milioni di persone nell’UE, pari al 9,3% della popolazione, non erano in grado di riscaldare bene le proprie abitazioni. Inoltre, quasi il 7% dei cittadini dell’UE aveva bollette arretrate da pagare e quasi il 15% viveva in abitazioni con perdite, umidità o marciume (dato del 2020).
Poor Things (Povere Creature), film che ha premiato Emma Stone con l’Oscar come miglior attrice, racconta una storia ambientata nella Londra Vittoriana, periodo oggetto anche dei racconti di Dickens. Le due città, Canto di Natale, Le avventure di Oliver Twist e l’intera produzione dickensiana ha come oggetto lo scarto tra la povertà e la società borghese.
Il tema della sostenibilità è entrato prepotentemente nel dibattito pubblico, spesso purtroppo ancora ancorato a singoli elementi che, per quanto importanti, non possono fornire una prospettiva di insieme. L'equazione ‘sostenibile uguale un po’ più verde’ è contraddetta in continuazione dal mondo che ci circonda.
A fine gennaio Palazzo Madama ha ospitato il vertice Italia-Africa. Un ponte per una crescita comune, fortemente voluto dalla presidente Giorgia Meloni per ufficializzare l’avvio del cosiddetto Piano Mattei, così chiamato in onore del fondatore dell’Ente nazionale idrocarburi (Eni).
Alla fine di mesi di indiscrezioni e polemiche relative alla presentazione del Piano Mattei, il governo italiano guidato dal Primo Ministro Giorgia Meloni ha moltiplicato le iniziative relative al nuovo corso intrapreso da Roma nei confronti del continente africano. Il decreto legislativo 161/2023 e, soprattutto, il vertice Italia-Africa tenutosi alla fine di gennaio 2024, hanno avuto il merito di dare maggiore visibilità al piano di investimenti per lo sviluppo ideato dall’esecutivo italiano.
25 aprile 2023, Pointe-Noire, Repubblica del Congo. Claudio Descalzi, AD di ENI, incontra il presidente Denis Sassou Nguesso. Sullo sfondo della città portuale congolese, Descalzi e Nguesso celebrano l’inaugurazione del primo progetto di liquefazione di gas naturale “Congo LNG”.
Di Enrico Mattei molto si è scritto e dibattuto in passato da fronti nettamente contrapposti. In modo talora agiografico - sino a sfiorarne la mitologia - più di sovente in modo denigratorio: quale simbolo negativo della politica italiana e del capitalismo di Stato. Di queste due raffigurazioni, è la seconda, quella negativa, che ha preso ad attecchire. Come testimoniato da quanto scritto qualche anno fa da un Senatore della Repubblica che si augurava che non avessero a nascere altri Mattei: indispettito del fatto che managers di imprese pubbliche continuassero a conseguire buoni risultati, col “rischio” che ciò allentasse la via della loro privatizzazione.