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FONTI RINNOVABILI | 70 ARTICOLI

L’accumulo componente essenziale delle UVA

Con incredibile ritardo, la deliberazione 300/2017/R/EEL di ARERA del 5 maggio 2017 ha finalmente avviato l’iter che ha consentito a Terna di varare i progetti pilota per la partecipazione ai servizi di dispacciamento di unità virtuali abilitate di produzione (UVAP), unità virtuali abilitate di consumo (UVAC), unità virtuali miste di produzione e di consumo (UVAM), unità virtuali di stoccaggio (UVAS). Secondo la delibera, le UVAP e le UVAM possono includere sistemi di accumulo (SdA), a tutti gli effetti assimilati alle unità di produzione, come prescritto anche dalla Direttiva UE 2018/2001 (RED II).

Il central dispatching è il modello corretto per sostenere i numeri del PNIEC?

I recenti regolamenti europei hanno disposto l’obbligo per gli Stati membri di produrre entro il 1° gennaio 2019 un Piano Nazionale Integrato per l’Energia e Clima (PNIEC). Sulla base di tali indirizzi, il Ministero dello Sviluppo Economico italiano ha inviato all’UE una proposta di PNIEC, che delinea una roadmap al 2030 per il settore energetico nazionale su cinque dimensioni: decarbonizzazione, efficienza energetica, sicurezza energetica, mercato interno dell’energia, ricerca, innovazione e competitività. Il documento copre il periodo dal 2021 al 2030 e sarà rielaborato successivamente con cadenza decennale. L’approvazione del piano è stata subordinata ad un processo di consultazione iterativo tra Commissione e Stati membri.

Delibera 300/17 e Rinnovabili: siamo nella giusta direzione?

Intervista a Toni Volpe, CEO di Falck Renewables

La delibera 300/17 dell’ARERA segna un percorso che, dati i target europei di diffusione delle fonti rinnovabili al 2030, sembra inevitabile: si sta procedendo nella giusta direzione?

La sfida al surriscaldamento globale, causa dei cambiamenti climatici in atto, sta spingendo la società a perseguire obiettivi di decarbonizzazione. La transizione energetica verso fonti di produzione rinnovabile, che consentirà la graduale fuoriuscita della generazione centralizzata da fonti fossili, passa necessariamente attraverso la revisione delle regole di mercato per continuare a garantire sostenibilità, sicurezza e adeguatezza del sistema elettrico.

Riforma del dispacciamento: parla Girotto

Gianni Pietro Girotto, Presidente Commissione Industria Commercio Turismo Senato della Repubblica

Il tavolo di lavoro sulle UVAM si è chiuso in marzo con alcune anticipazioni e aperture ma anche con la sostanziale conferma del percorso e dei tempi già delineati in precedenza, che bilancio ne fa?

Il confronto è stato utile per far emergere elementi oggettivi per alcuni aspetti risolvibili, e di conseguenza per migliorare il funzionamento del sistema, riconoscendo l'opportunità di una maggiore partecipazione al meccanismo da parte di più attori.

Climate neutrality: electricity only or electricity with gas?

A new study by Navigant demonstrates that the cost-optimal way to achieve a climate-neutral European energy system by 2050 is a smart combination of renewable electricity with renewable gas, plus decarbonised gas to the extent necessary.

The Navigant study was issued by Gas for Climate, a group of forward-looking gas sector actors including Snam and Consorzio Italiano Biogas (CIB).

Neutralità climatica al 2050: solo elettricità o elettricità e gas?

Una combinazione intelligente di elettricità rinnovabile e gas rinnovabile: secondo uno studio di Navigant, è questa la ricetta economicamente più conveniente al fine di raggiungere l’ambizioso obiettivo di realizzare un sistema energetico europeo neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050. Lo studio è stato pubblicato da Gas for Climate, un consorzio che riunisce diversi lungimiranti attori del settore, tra cui Snam e Consorzio Italiano Biogas (CIB).

Prospettive di penetrazione del biogas/biometano in Italia

La transizione energetica verso fonti rinnovabili, già percepita nel settore elettrico grazie allo sviluppo del fotovoltaico e dell’eolico, si sta progressivamente estendendo ad altre fonti dal potenziale “bio” ancora inespresso, che tanto possono dare in ottica di decarbonizzazione e di raggiungimento degli obiettivi sovranazionali. Tra queste vi è il biometano che, a seguito degli ultimi sviluppi sia della normativa primaria - con l’uscita del nuovo decreto 2 marzo 2018 per la promozione dell’utilizzo del biometano nei trasporti -  sia della normativa tecnica di settore - con le norme CEN che hanno concluso il mandato M/475 sulla qualità - risulta finalmente pronto a dare il proprio contributo green nel processo di sostituzione dei carburanti tradizionali.

Quando il rifiuto diventa forza motrice: l’esperienza di Calabra Maceri

Una realtà di spicco italiana nel recupero dei rifiuti. È questa l’identità di Calabra Maceri e Servizi S.p.A., un’impresa calabrese che si occupa di stoccaggio, messa in riserva, deposito preliminare e trattamento di rifiuti pericolosi e non pericolosi. L’azienda nasce nel 1990 dall’idea di tre fratelli, con lo scopo di intercettare materiali di recupero – corrispondenti al volume complessivo di rifiuti prodotti nell’area urbana di Cosenza - sottraendoli alle discariche al fine di valorizzarli come materia prima seconda.

Nuove installazioni: in Italia il fotovoltaico guida la classifica delle rinnovabili

La nuova potenza installata da rinnovabili nel corso del 2017 in Italia è stata di circa 900 MW, più di 120 MW superiore a quella installata nello stesso periodo del 2016 (+15%). Una crescita comunque sostenuta nonostante la non facile situazione economica e politica che ha caratterizzato lo scorso anno. E’ il fotovoltaico a guidare la classifica delle installazioni con 410 MW, seguito dall’eolico con 360 MW, e idroelettrico con 95 MW mentre sono le biomasse con soli 50 MW a chiudere la classifica. Nel primo bimestre 2018 sono stati complessivamente installati 107 MW di nuova potenza, di cui 60 MW di fotovoltaico, 23MW di eolico e 23MW di idroelettrico. 

Prosumer fotovoltaico: il consumatore è davvero protagonista?

La star è il consumatore. Il consumatore finale è il grande protagonista di questa nuova stagione del settore energetico: lo sottolinea senza ambiguità il ‘Clean Energy Package’ recentemente pubblicato dalla Commissione Europea; lo ripetono costantemente, magari con qualche ambiguità in più, politici di ogni schieramento; ed è uno dei temi che ricorre più frequentemente nei media sia generalisti sia specialistici. Qual è, però, la situazione reale, in Italia e negli altri Paesi europei? Il consumatore/produttore di energia da fonti rinnovabili è davvero padrone delle sue scelte? Ancora di più, possono le sue scelte essere correttamente monetizzate, vale a dire esiste la possibilità di fornire al mercato energetico dei servizi il cui valore venga riconosciuto?

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