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FONTI RINNOVABILI | 150 ARTICOLI

Cosa rallenta le rinnovabili in Italia?

Due dati sono indiscutibili. Nel 2024, la Germania ha prodotto circa il 61,5% dell'energia elettrica con fonti rinnovabili, la Spagna quasi il 60%, mentre in Italia siamo  circa al 41%. Tra i grandi paesi europei solo in Francia, dove domina il nucleare, la percentuale (26,3%) è minore di quella italiana.

Rinnovabili: dopo il boom 2024, un rallentamento nel 2025

Il 2024 è stato un anno positivo per le energie rinnovabili in Italia, con un aumento complessivo della capacità di generazione di quasi il 29%, confermando il ruolo strategico del settore per la sicurezza energetica e la competitività del Paese. La nuova capacità installata è cresciuta del 25%, mentre il repowering ha registrato un incremento del 68%, a conferma dell’attenzione del mercato non solo allo sviluppo di nuovi impianti, ma anche all’ottimizzazione del parco già esistente.

Eppure le rinnovabili continuano “testardamente” a crescere

Mai come negli ultimi mesi, dal ritorno alla presidenza Usa di Donald Trump, la transizione ecologica ha dovuto confrontarsi col primato della politica e della guerra sull’economia: l’acuirsi delle tensioni internazionali – dal genocidio in corso a Gaza fino alla guerra d’invasione della Russia in Ucraina – s’accompagna al negazionismo climatico di The Donald

Hydrogen Valley in Italia: cosa ne frena il pieno sviluppo

Le Hydrogen Valley rappresentano un tassello strategico per la transizione energetica dell’Italia, ma il loro sviluppo è ostacolato da una serie di criticità. Nonostante il PNRR abbia stanziato oltre 2,5 miliardi di euro per l’idrogeno, una quota rilevante delle risorse rischia di rimanere inutilizzata a causa della scarsa partecipazione ai bandi e delle difficoltà nell'attuazione dei progetti.

L’agrivoltaico deve essere al servizio dell’agricoltura

Sulla base della necessità di coniugare la produzione energetica con un adeguato livello di tutela delle aree interessate dalle produzioni agroalimentari di pregio, la diffusione della tecnologia agrivoltaica costituisce una soluzione utilmente percorribile. Il concetto di agrivoltaico mira, infatti, a conciliare la presenza degli impianti in area agricola e la tutela della funzione primaria del suolo.

Sviluppo delle rinnovabili e strategie di ingaggio degli stakeholder

Lo sviluppo degli impianti rinnovabili in Italia, come noto, è ostacolato dalla burocrazia ma anche da opposizioni locali di vario genere. Al riguardo, il presente articolo intende realizzare una disamina dei principali modelli di ingaggio degli stakeholder più importanti coinvolti nello sviluppo di progetti rinnovabili, il cui fine è appunto accrescere l’accettazione sociale. 

Agrivoltaico: un connubio vincente tra agricoltura e rinnovabili

L’agrivoltaico rappresenta un sistema duale che consente l’utilizzo simultaneo ed integrato dei suoli agricoli. Il sistema agrivoltaico prevede che all’interno dell’area di installazione dell’impianto fotovoltaico su suolo agricolo, siano adottate soluzioni volte a preservare la continuità delle attività di coltivazione agricola e/o pastorale. 

Rinnovabili: il consuntivo per il 2024 e le prospettive per il 2025

Con i prezzi del gas in aumento e l’interruzione definitiva del flusso di gas russo attraverso l’Ucraina, il bilancio energetico dell’anno appena trascorso offre segnali rilevanti per il sistema energetico italiano ed europeo con la generazione di energia da solare ed eolico in Europa che ha superato le fonti fossili nella prima metà del 2024 raggiungendo una quota record del 30%. 

Edison Next partner a 360° delle aziende nel percorso di decarbonizzazione

Il processo di transizione energetica è ormai in atto e vede coinvolti, a diversi livelli, i cittadini, le pubbliche amministrazioni e le imprese. Queste ultime sono chiamate a intraprendere o implementare il difficile, ma non più rinviabile, percorso di decarbonizzare delle proprie attività e dei propri processi produttivi.

Il percorso di decarbonizzazione delle aziende: l’esempio di Michelin

I cambiamenti climatici e il degrado ambientale costituiscono una minaccia per l'Europa e per il mondo. Per superare queste sfide, i paesi dell'UE si sono impegnati a conseguire l'ambizioso obiettivo della neutralità climatica entro il 2050, rispettando gli impegni assunti nel quadro dell'accordo di Parigi. 

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