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La COP28 pone il clima in cima all’agenda internazionale

Ogni anno, a partire dalla prima COP di Berlino nel 1995, il mondo si riunisce per decidere come affrontare la sfida del cambiamento climatico. Alla COP21 di Parigi, nel 2015, per la prima volta, vennero assunti impegni vincolanti per limitare il riscaldamento globale entro la soglia di 1,5°C, superata la quale, secondo la scienza, l’impatto del cambiamento climatico risulterebbe catastrofico.

La finanza verde esce rafforzata da COP28?

Il 13 dicembre 2023, si sono ufficialmente conclusi i lavori della COP28 tenuta a Dubai, che ha visto coinvolti quasi 200 paesi e 90 mila delegati da tutto il mondo per affrontare, sulla base di studi scientifici, quello che viene indicato dalla banca mondiale come uno dei maggiori rischi dei prossimi anni: il cambiamento climatico e le strategie di contenimento delle temperature globali. 

ETS: what is the price trend in 2023?

European carbon price has averaged €85.3/t in 2023, after breaking the symbolic €100/t level in February and setting new record high since its creation in 2005. Allowance price remained at relatively high levels throughout the year, mainly supported by positive progress from the ETS policy front as EU lawmakers finalized the ambitious ETS reform legislations under the Fit for 55 framework.

ETS: come si è mosso il carbon price nel 2023?

Il prezzo europeo del carbonio (scadenza front month DEC-23) ha chiuso il 2023, in media, a 85,3 €/ton, dopo aver superato il livello simbolico di 100 €/ton a febbraio e stabilito un nuovo record dalla sua istituzione, avvenuta nel 2005. Il valore dei permessi di emissione si è mantenuto su livelli relativamente alti durante tutto l’anno, sostenuto principalmente dai progressi positivi compiuti sul fronte delle politiche Ets e dalle scelte dei legislatori dell’UE

2024: il nuovo corso delle rinnovabili in Italia?

Esattamente un anno fa, su queste pagine, tracciavamo un bilancio energetico del 2022 appena trascorso attraverso la lettura congiunta degli angoli del “trilemma dell’energia”. Il 2022 è stato l’anno in cui l’Europa e i suoi Paesi Membri si sono riscoperti vulnerabili dal punto di vista energetico. Si è posto il problema dell’accessibilità economica dell’energia; i prezzi del gas naturale nell’hub olandese TTF hanno raggiunto picchi di oltre 350 €/MWh nel terzo trimestre del 2022. 

2024: spariranno i cavalli?

Dove stiamo andando? Il 2024 rappresenterà un punto di rottura? Ci immetterà su un sentiero nuovo della transizione energetica? Porsi domande del genere potrebbe apparire retorico ma non lo è. Con il 2024, infatti, ci avviciniamo al punto centrale del decennio critico, quel 2020-2030 così importante poiché diverse istituzioni hanno formalmente espresso obiettivi da raggiungere nel 2030.

I low carbon fuels: il quadro normativo in Italia

In ottica di decarbonizzazione dei trasporti, i low carbon fuels, - ovvero biocarburanti liquidi (come biodiesel e HVO) e gassosi (come il biometano), o gli e-fuels (tipo l’idrogeno da elettrolisi) o i carbon fuels (carburanti da rifiuti plastici) – rivestono un ruolo molto importante, trattandosi in larga parte di soluzioni già adottate dal mercato e che già stanno dando buoni risultati.

La rete carburanti del 2040

Se nel 2050 il mondo deve raggiungere le emissioni zero (nette), l’ultima auto con motore a combustione deve essere venduta nel 2035: calcolando una vita utile del mezzo di 15 anni, in questo modo al 2050 non ci saranno più in circolazione “stufe che camminano”. È il ragionamento – senza dubbio elegante nella sua semplicità – che ha portato le istituzioni europee a indicare nel 2035 la data dello stop alla vendita di auto con motore a combustione

Gli effetti ignorati e i costi evitabili della transizione energetica nei trasporti

La crisi dei prezzi dell’energia avviatasi nel 2021 e amplificatasi nel 2022 con l’avvio del conflitto tra Russia e Ucraina ha posto l’attenzione sulla necessità di garantire la sicurezza energetica nei diversi anni che saranno ancora necessari affinché la transizione possa pienamente compiersi. Primo fra tutti l’importanza di sincronizzare la crescita delle tecnologie rinnovabili con l'uscita di scena di quelle fossili.

La distribuzione dei carburanti alla prova della sostenibilità

La Direttiva sulla rendicontazione societaria di sostenibilità (Corporate Sustainability Reporting Directive, n.2022/2464, nota come CSRD) è stata approvata e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il 16 dicembre 2022 e dovrà essere recepita entro 18 mesi dagli Stati membri.

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