“Nessun vento è favorevole al marinaio che non sa in qualche porto vuole andare”. Questa citazione di Seneca è una delle mie preferite e penso rappresenti bene la situazione delle rinnovabili nel nostro Paese e possa perciò esserci di aiuto in questa breve riflessione.
Quando si parla di transizione energetica e di nuovi “vettori” di energia non si può fare a meno di menzionare l’idrogeno, che riveste un ruolo di primo piano sia a livello nazionale nel PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza) sia a livello europeo con la Strategia Europea per l’Idrogeno.
Il mercato delle rinnovabili è – a livello globale ed europeo – un mercato in grandissima espansione, con una crescita che non si è arrestata nemmeno nel corso del 2020, nonostante le problematiche connesse al diffondersi della pandemia da Covid-19. È un segno, inequivocabile, del fatto che la transizione energetica non sia solo un “piano”, ma una “realtà” che sta profondamente cambiando il mercato dell’energia. La marcia verso la completa decarbonizzazione, che l’Europa si è posta come obiettivo per il 2050, sembra quindi essere inesorabilmente avviata e sta evidentemente catalizzando l’interesse del mondo industriale e finanziario.