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FONTI RINNOVABILI | 16 ARTICOLI

2024: il nuovo corso delle rinnovabili in Italia?

Esattamente un anno fa, su queste pagine, tracciavamo un bilancio energetico del 2022 appena trascorso attraverso la lettura congiunta degli angoli del “trilemma dell’energia”. Il 2022 è stato l’anno in cui l’Europa e i suoi Paesi Membri si sono riscoperti vulnerabili dal punto di vista energetico. Si è posto il problema dell’accessibilità economica dell’energia; i prezzi del gas naturale nell’hub olandese TTF hanno raggiunto picchi di oltre 350 €/MWh nel terzo trimestre del 2022. 

Le compagnie energetiche e la transizione basata sulle rinnovabili

Il cambiamento climatico è diventato una delle maggiori minacce di questo secolo, come sottolineato dall'IPCC nel suo "Rapporto speciale sul riscaldamento globale di 1,5ºC". Nel periodo dal 2014 al 2019, le emissioni di anidride carbonica (CO2) legate all'energia sono aumentate in media dell'1,3% all'anno e nonostante il 2020 sia stato un caso eccezionale a causa della pandemia (le emissioni sono diminuite del 7%), un rimbalzo sembra molto probabile non appena le attività economiche riprenderanno i livelli pre-Covid. Per traguardare l'obiettivo climatico di Parigi è quindi essenziale una profonda trasformazione del panorama energetico globale.

E-fuels: cosa sono e quali mercati conquisteranno?

Nel processo di decarbonizzazione dei combustibili si inserisce una categoria di prodotti che potenzialmente è in grado di fornire un importante contributo nella transizione energetica verso un futuro sostenibile, i cosiddetti “electrofuel”, anche denominati “powerfuel” o “Power-to-X (PtX)”, o più semplicemente: “e-fuel”.

CCS: a critical technology to meet global climate targets

Over the past decade, the Global CCS Institute has observed the group of climate change technologies known as carbon capture and storage (CCS) mature from a solution to power generation emissions to the enabler of new low emissions industries necessary to meet climate change targets. This is demonstrated by the latest international climate change models which require CCS deployment at an unprecedented scale over the coming 80 years.

Cattura e stoccaggio della CO2: una tecnologia già disponibile

Negli ultimi dieci anni, il Global CCS Institute ha monitorato l’insieme di tecnologie che prende il nome di Cattura e Stoccaggio del Carbonio (CCS) osservandone l’evoluzione: da sistema che permette di abbattere le emissioni collegate alla generazione elettrica a soluzione in grado anche di contenere l’intensità emissiva dell’industria, passaggio necessario per traguardare gli obiettivi climatici globali. Non è infatti un caso che gli ultimi modelli internazionali sul cambiamento climatico ne prevedano un impiego senza precedenti nei prossimi 80 anni.

BP Statistical Review: l’insufficiente de-carbonizzazione e i costi impliciti del nucleare

Nella sua introduzione alla BP Statistical Review del 2019, il chief economist Spencer Dale dedica al settore dell’energia elettrica uno sguardo poco ottimista, ispirato dal crescente andamento delle emissioni globali di CO2: +2% tra il 2017 e il 2018 (+2,7% se si considera la sola generazione di energia elettrica), +1% all’anno nel decennio 2007-2017. A fronte del processo di elettrificazione, il portafoglio globale delle fonti di energia elettrica appare “piatto in modo deprimente”, con quote di generazione da carbone e fonti non fossili ai livelli di 20 anni fa. 

Rinnovabili e riduzione delle emissioni: correre per rimanere fermi?

Come già evidenziato dall’International Energy Agency nel suo ultimo World Energy Outlook, le recenti dinamiche di produzione e di consumo di energia a livello globale riflettono una crescente preoccupazione rispetto all’effettiva capacità delle fonti rinnovabili di ridurre le emissioni climalteranti in un contesto di progressiva elettrificazione dei consumi.

Decarbonizzare la mobilità: il biometano può chiudere il cerchio

Nella transizione verso un’economia a basso contenuto di carbonio diventa cruciale il ruolo delle fonti rinnovabili (FER) anche nel settore dei trasporti, dove, con la Direttiva 2009/28/CE – cosiddetta RED, Renewable Energy Directive – si è fissato un obiettivo obbligatorio e uguale per tutti gli Stati membri del 10% per il 2020. Questo obiettivo è stato di recente aggiornato con la nuova Direttiva sulla promozione dell’uso dell’energia rinnovabile (RED II), in corso di emanazione: il target di impiego delle FER sale al 14% per il 2030 per il trasporto su strada e ferroviario (sono esclusi i trasporti marittimi ed aerei).

Micro-cogenerazione a biogas: i tempi sono maturi?

L’evoluzione della generazione distribuita guarda sempre a nuovi modelli; in questi, lo sviluppo della micro-cogenerazione rappresenta un ambito di grande interesse potenziale per le utenze di piccola e media taglia. Molti sono i temi connessi a questo sviluppo: tra tutti spicca quello della modalità di alimentazione green delle installazioni.

A livello mondiale, si registra un enorme sviluppo di impianti di micro-cogenerazione alimentati a biogas soprattutto localizzati in aree rurali:

Il micro-cogeneratore TOTEM: efficienza, sostenibilità e risparmio

Asja Ambiente Italia da oltre 20 anni costruisce e gestisce impianti a fonti rinnovabili (sole, vento e biogas) e ora anche infrastrutture per la produzione di biometano da rifiuti organici. Inoltre, nella convinzione che il futuro dell’energia sarebbe stato sempre più legato all’efficienza e alla generazione distribuita, nel 2015 Asja ha lanciato sul mercato la gamma di micro-cogeneratori TOTEM 2.0, progettati e realizzati nello stabilimento produttivo di Rivoli, nella prima cintura di Torino.

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