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I principali messaggi del World Energy Outlook 2025

Assicurare la sicurezza delle forniture energetiche è diventata una preoccupazione centrale sia per l’economia che per la sicurezza nazionale, secondo l'ultimo World Energy Outlook (WEO) dell’Agenzia internazionale per l'energia (AIE). È l’energia il cuore delle tensioni geopolitiche odierne, con i rischi tradizionali per il rifornimento di combustibili ora accompagnati da nuove minacce come le restrizioni sulle forniture di minerali critici e i rischi per l’approvvigionamento elettrico derivanti da pericoli informatici, operativi o legati alle condizioni meteorologiche. 

WEO 2025 & COP30: il ritorno dei fossili

Nel settembre 2023 destò un certo scalpore un articolo del Direttore Esecutivo della IEA Fatih Birol, apparso sul Financial Times, che annunciava il contestuale declino della domanda di petrolio, carbone e gas prima del 2030. I commenti erano rimbalzati nei media del villaggio globale annunciando, con enfasi, la fine dell'era dei fossili

CBAM: nuovi adempimenti per le imprese

Il Carbon Border Adjustment Mechanism, ai più noto come CBAM, è un nuovo tributo ambientale introdotto dall’Unione Europea per ridurre le emissioni di gas serra a livello globale. Il meccanismo applicativo è stato al centro di un importante intervento di semplificazione e rafforzamento ad opera del Regolamento UE 2025/2083 (pubblicato in G.U. dell’UE lo scorso 17 ottobre), che ha modificato l’originario Regolamento UE 2023/956.

Navigating a Volatile Year: The European Carbon Price in 2025

The European carbon market (EU ETS) has experienced a highly dynamic 2025, with the price of allowances (EUAs) being pulled between the structural tightening mandated by the "Fit for 55" package and the counter-pressures of global trade tensions. As the bloc progresses toward its ambitious climate targets, the carbon price remains the most sensitive barometer of both regulatory certainty and macroeconomic risks. 

How Article 6 Could Define the Future of Carbon Removals

After years of negotiation, the architecture of a global carbon market is finally complete. The Article 6 Rulebook, finalised at COP29 in Baku, sets the legal foundation for countries to trade emissions reductions and removals under the Paris Agreement. The challenge now, as detailed in our latest Oxford Institute for Energy Studies (OIES)’s paper ‘From Principles to Practice:  Operationalization of a Global Carbon Market under Article 6’ is far more practical – building the infrastructure, finance, and trust to make it work.

2025: l’anno volatile per il carbon price europeo

Il mercato europeo del carbonio (EU ETS) ha vissuto un 2025 estremamente dinamico, con il prezzo delle quote (EUA) influenzato sia dalla tightness conseguente al pacchetto “Fit for 55” sia dalle pressioni esercitate dalle tensioni commerciali globali. Mentre l’Unione avanza verso i suoi ambiziosi obiettivi climatici, il prezzo del carbonio rimane il barometro più sensibile sia della certezza normativa che dei rischi macroeconomici. 

Proventi ETS: un tesoro per il clima

Nel meccanismo europeo di scambio delle emissioni (EU Emissions Trading System, “EU ETS”) ogni tonnellata equivalente di CO2 ha un prezzo e, di conseguenza, ogni quota venduta genera un ricavo. Quei proventi, secondo la logica originaria, dovrebbero alimentare la transizione energetica, finanziare efficienza, rinnovabili, trasporti puliti e sostenere le famiglie vulnerabili. Ma se a Bruxelles il principio è chiaro, nei bilanci nazionali la pratica è tutt’altro che lineare. L’Italia, in particolare, è oggi al centro di un dibattito acceso su ritardi e destinazione dei fondi.

Come può l’articolo 6 definire il futuro della cattura del carbonio

Dopo anni di negoziati, l’architettura di un mercato globale del carbonio è finalmente completa. L'articolo 6 del Rulebook, redatto alla COP29 di Baku, getta le basi giuridiche che consentono ai paesi di scambiare riduzioni e rimozioni di emissioni nell’ambito dell’accordo di Parigi. Adesso la sfida, come descritto in dettaglio nell’ultimo documento dell’Oxford Institute for Energy Studies (OIES) intitolato From Principles to Practice: Operationalization of a Global Carbon Market under Article 6, è più concreta: costruire le infrastrutture, i finanziamenti e la fiducia necessari per farlo funzionare.

Crediti di CO2 volontari – cosa sono, come funzionano?

I crediti di CO₂ sono strumenti utilizzati nel contesto delle politiche ambientali.  Un credito rappresenta l’equivalente di una tonnellata di anidride carbonica (CO₂) o un suo equivalente di gas serra. Il fine di essi è la riduzione o la rimozione dall'ambiente dei suddetti climalteranti con l’ausilio di differenti progetti, di solito realizzati in Paesi in via di sviluppo. 

HASI, modello virtuoso per chiudere il cerchio dei rifiuti industriali

La gestione dei rifiuti industriali evolve verso modelli avanzati di economia circolare, sostenuta da un sistema impiantistico capillare, accordi con grandi gruppi industriali – da Lamborghini a Fincantieri – e acquisizioni mirate per recuperare anche i materiali più complessi. È la traiettoria seguita da Herambiente Servizi Industriali (HASI), società creata nel 2014 dal Gruppo Herambiente guidata da Federica Ravaioli, ingegnera ambientale e Direttrice Generale dal maggio 2024.

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