Risorsa preziosa e fonte di sopravvivenza per l’intero ecosistema: l’acqua è un bene essenziale da tutelare ed è in quest’ottica che viene gestita dal Gruppo Hera, una delle maggiori multiutility italiane al servizio di circa 5 milioni di cittadini in oltre 200 comuni, localizzati prevalentemente in Emilia-Romagna, Triveneto e Marche, accompagnandoli lungo il percorso della transizione ecologica, in piena coerenza con i target dell’Agenda 2030 e con le principali politiche nazionali ed europee.
A raccontarcelo - proprio alla vigilia della Giornata Mondiale dell’Acqua che, come ogni anno, ricorre il 22 marzo - è il Presidente Esecutivo, Tomaso Tommasi di Vignano, da oltre venti anni alla guida del Gruppo Hera.
Negli ultimi anni stiamo assistendo ad eventi dirompenti che mettono a dura prova la tenuta del sistema produttivo. Si parla di “supply chain crisis”, ovvero della difficoltà di garantire i processi che vanno dall’approvvigionamento delle materie prime alla produzione, fino alla distribuzione, con impatti significativi in molti settori (dall’energia all’industria, dall’alimentare alla chimica, solo per citarne alcuni). Come superare queste criticità? Tra le possibili soluzioni, le imprese devono ripensare le proprie supply chain rendendole sostenibili e resilienti e ragionare sempre più in ottica di rigenerazione delle risorse, circolarità, innovazione delle catene di valore e gestione del capitale umano. Un tema ampio e complesso tanto che il Gruppo Hera, tra le principali multiutility in Italia, lo ha messo al centro dell’annuale convegno della sua Corporate University HerAcademy. Ne parliamo con Tomaso Tommasi di Vignano, Presidente Esecutivo della multiutility e alla guida del Gruppo dal 2002.
Nell’attuale contesto economico e ambientale, i rifiuti sono al centro dell’agenda politica nazionale ed europea e rappresentano un tema sempre più urgente da affrontare. Fondamentale è il ruolo di cittadini e famiglie che, impegnandosi nella differenziata e con comportamenti di consumo più virtuosi, possono aiutare l’ambiente, ma anche il proprio portafoglio. Il cambio di paradigma nella direzione di un’economia circolare deve però responsabilizzare anche le imprese coinvolte nella produzione e gestione dei rifiuti, con un orientamento sempre maggiore al recupero di materia.
Le sfide di oggi e di domani possono essere vinte solo dalla collaborazione e dalla competenza. Quale proposito più calzante soprattutto oggi che lo scenario sta evolvendo sempre più velocemente?
Nella evoluzione dei contesti, quello che possiamo scegliere è come affrontare l’incertezza e le prossime sfide. Possiamo intravedere i rischi o concentrarci sulle opportunità. È proprio questo il cuore della riflessione condivisa con Tomaso Tommasi di Vignano, il Presidente Esecutivo del Gruppo Hera, una tra le principali multiutility in Italia.
La lotta al cambiamento climatico è tra le priorità dell’agenda internazionale. I gas serra in atmosfera hanno raggiunto infatti livelli senza precedenti e gli interventi per contenere l’aumento della temperatura terrestre non sono più rimandabili. Per salvaguardare il nostro Pianeta, è oggi più che mai essenziale dare vita a un insieme di interventi coordinati, che veda il coinvolgimento di tutti: istituzioni, studiosi, imprese, singoli cittadini.
Il tema della resilienza è diventato più che mai attuale in questo frangente in cui il governo si accinge a varare il piano di spesa dei fondi che arrivano del Next Generation EU. Puntare su resilienza e innovazione è imprescindibile per poter centrare gli obiettivi di transizione energetica e rispetto dell’ambiente. E lo sa bene la multiutility Hera che su questi due concetti ha puntato molto nelle sue strategie. Ne abbiamo parlato con il Presidente Tomaso Tommasi di Vignano.
Il 2020 sarà ricordato, se non il peggiore, come uno degli anni più sfidanti per l’umanità nel suo complesso, nonché per la tenuta di un già fragile equilibrio economico globale. La crisi che stiamo attraversando ha ridefinito priorità ed esigenze, cambiando anche le prospettive per il futuro. Per affrontarla e soprattutto per riuscire a vedere “oltre”, serve un’azione concreta, ma soprattutto una visione improntata sulla resilienza. Insieme a Tomaso Tommasi Di Vignano, presidente esecutivo del Gruppo Hera, abbiamo discusso di come è stata gestita la crisi da una grande multiutility e provato a capire quale è la strada per la ripartenza.
Cinque semplici azioni per fare la differenza: ricicla, riduci, riusa, recupera, rigenera. Così, per Hera, il modello di economia circolare può essere introdotto nelle attività quotidiane delle imprese e nei comportamenti di ogni cittadino. Per la multiutility la sostenibilità ambientale rappresenta da sempre una leva strategica, che produce valore condiviso e ricadute positive sui territori e le comunità servite. Da qualche tempo, inoltre, Hera mette a disposizione l’esperienza e le competenze maturate, a sostegno di altre aziende, offrendo soluzioni per una transizione verso un’economia circolare che aiuti a ridurre costi e sviluppare nuovi ricavi. Ne abbiamo parlato con Presidente Esecutivo, Tomaso Tommasi di Vignano.
Il dibattito sulle organizzazioni orientate al purpose si sta progressivamente allargando, anche grazie agli input provenienti dalla comunità finanziaria. Qual è la sua opinione in materia? Si tratta di una diffusa operazione di marketing o stiamo assistendo a qualcosa di più serio e profondo?
Credo sia importante evitare le generalizzazioni, analizzando ogni caso a partire dalle sue specificità. Le metriche oggi disponibili in materia di rendicontazione, peraltro, sono molto raffinate e quindi - al di là degli obblighi di legge - chi vuole raccontare con trasparenza il proprio impegno ha tutti gli strumenti per farlo.
Il 6 giugno si è tenuto il convegno del Gruppo Hera “Re-inventing the city: smartness anche resilience to face new challenges” durante il quale è stato anche presentato il Bilancio di sostenibilità 2018. Perché avete deciso di parlare di città?
È una scelta coerente con l’attenzione del Gruppo Hera ai territori. Le città sono al centro delle nostre strategie: siamo una multiutility a servizio di oltre 4 milioni di persone, operiamo in 350 Comuni in settori essenziali come l’ambiente, il servizio idrico integrato, la distribuzione e la vendita di gas ed energia elettrica.