Negli ultimi anni stiamo assistendo ad eventi dirompenti che mettono a dura prova la tenuta del sistema produttivo. Si parla di “supply chain crisis”, ovvero della difficoltà di garantire i processi che vanno dall’approvvigionamento delle materie prime alla produzione, fino alla distribuzione, con impatti significativi in molti settori (dall’energia all’industria, dall’alimentare alla chimica, solo per citarne alcuni). Come superare queste criticità? Tra le possibili soluzioni, le imprese devono ripensare le proprie supply chain rendendole sostenibili e resilienti e ragionare sempre più in ottica di rigenerazione delle risorse, circolarità, innovazione delle catene di valore e gestione del capitale umano. Un tema ampio e complesso tanto che il Gruppo Hera, tra le principali multiutility in Italia, lo ha messo al centro dell’annuale convegno della sua Corporate University HerAcademy. Ne parliamo con Tomaso Tommasi di Vignano, Presidente Esecutivo della multiutility e alla guida del Gruppo dal 2002. 


Presidente, con la vostra Corporate University affrontate sempre argomenti rilevanti, spesso anticipando i trend. Da cosa nasce la scelta del tema di quest’anno?

La sfida che abbiamo davanti è proprio quella di leggere i fenomeni in corso e nella maggior parte delle volte addirittura prevederli. Il nostro impegno, anche attraverso eventi come il workshop HerAcademy, è sempre quello di ragionare insieme sui cambiamenti che stanno avendo un impatto sui contesti in cui operiamo e, più in generale, sull’operatività delle aziende a livello globale, cercando di trovare strategie condivise. In uno scenario fortemente impattato dalla crisi delle supply chain, sono convinto che l’economia circolare e l’innovazione possano rappresentare soluzioni efficaci per salvaguardare, migliorandoli, i sistemi produttivi attuali, puntando a una riduzione degli sprechi e a una gestione più consapevole delle risorse per garantire la continuità del business, anche dal punto di vista della stabilità delle forniture. Grazie alle nostre politiche gestionali e al nostro modello solido e resiliente, stiamo continuando a mantenere gli impegni prefissati nel nostro piano industriale, con risultati che garantiscono allo stesso tempo la qualità dei servizi e la costante creazione di valore per tutti gli stakeholders.


Solide relazioni con i fornitori possono essere alla base della resilienza delle supply chain?

La solidità delle relazioni con i fornitori è senz’altro fondamentale. Solo nel corso dell’ultimo anno, nonostante le incertezze del quadro complessivo, proprio le misure concrete che abbiamo rapidamente introdotto a loro tutela – talvolta anticipando le stesse mosse del Governo, come le revisioni dei principali contratti con appositi meccanismi di adeguamento dei prezzi e il supporto logistico - hanno portato beneficio a oltre 300 operatori. Abbiamo così assicurato l’operatività dei cantieri e la continuità dei servizi, confermando i nostri piani di investimento con ricadute positive per le comunità servite. Ascolto, tempestività nella risposta e reputazione sono sempre stati e restano i tratti distintivi delle nostre relazioni con i fornitori. E con lo stesso rigore continuiamo ad agire affinché operino in un quadro di legalità e di strategia orientata allo sviluppo dei territori. Con un sistema ad hoc di qualificazione, selezione e valutazione, siamo in grado di verificare i loro requisiti di qualità tecnica, economica e organizzativa, nel rispetto delle norme aziendali, di sicurezza e di responsabilità sociale d’impresa. E diamo sempre più valore alle forniture certificate, assegnando nelle gare un punteggio rilevante alle aziende virtuose, secondo principi di eco efficienza, dematerializzazione, rinnovabilità e riciclabilità.


Selezione e collaborazione con fornitori di qualità ma anche investimenti e partnership. Qual è la strategia del Gruppo Hera?

Il valore del nostro modello risiede nelle nostre competenze multi-business e nei crescenti investimenti in innovazione che ci consentono di far crescere l’azienda, perseguendo allo stesso tempo uno sviluppo sostenibile, con progetti che vanno dalla tutela delle risorse (acqua, energia ma anche rifiuti) alla loro rigenerazione, dalla riduzione delle emissioni climalteranti alla promozione di energie rinnovabili. La creazione di valore condiviso parte da noi ma riguarda anche i nostri stakeholder, dai fornitori ai clienti. In un momento come quello che stiamo vivendo, diventa quindi indispensabile accompagnare anche le imprese verso una gestione sempre più sostenibile e circolare, disegnando insieme a loro nuove opportunità di crescita puntando sulla rigenerazione delle risorse, l’allungamento del ciclo di vita utile dei beni e l’utilizzo efficiente della materia. Con questo scopo è nata Hera Business Solution, la nostra proposta multiservizio di soluzioni integrate, chiavi in mano, rivolta a tutte le aziende che desiderano raggiungere obiettivi di sostenibilità misurabili e sempre più sfidanti, avvalendosi delle competenze di un unico interlocutore: dalla gestione integrata di rifiuti, acqua potabile, depurazione, fino ai servizi di efficientamento energetico. La collaborazione avviata con Fruttagel, primaria azienda nazionale del settore agro-industriale alimentare, solo nel 2021 ha permesso di recuperare nello stabilimento di Alfonsine, nel ravennate, il 100% dei rifiuti non pericolosi prodotti nel ciclo di produzione e oltre il 20% delle acque in uscita dal depuratore mentre, per quanto riguarda l’efficienza energetica, è diminuita del 40% l’energia consumata per il trattamento dei reflui del depuratore, evitando così l’emissione di 307 tonnellate di CO2 in un anno.

Più in generale, le partnership sono il motore della sostenibilità e hanno ricadute positive per tutti. Lo testimoniano anche i nostri accordi con Camst Group e il più recente con Cirfood per una gestione sostenibile delle risorse nei punti di ristorazione: i rifiuti organici raccolti vengono utilizzati per la produzione di biometano e compost nel nostro impianto di Sant’Agata Bolognese, mentre gli oli vegetali esausti vengono trasformati in biocarburante idrogenato.

Persone al centro e valorizzazione delle competenze chiudono il cerchio virtuoso?

Il convegno di HerAcademy è stata un’occasione di confronto con accademici di rilievo e professionisti del settore per riflettere sulle sfide del contesto globale ma soprattutto per soffermarci sulla centralità del fattore umano, parte integrante della trasformazione del nostro tempo. La pandemia ha sicuramente accelerato i processi di cambiamento nel mondo del lavoro ma in Hera, anche su questo tema, cerchiamo di anticipare i tempi: ne è un esempio il recente rinnovo del contratto integrativo aziendale, per il triennio 2022 – 2024, che prevede per i nostri lavoratori maggiore sicurezza, welfare, conciliazione tempi vita e lavoro, politiche di genere, ma anche le azioni che ci vedono continuamente in prima linea con crescenti investimenti su formazione e sviluppo delle competenze. La sfida oggi è quella di far fronte all’attuale instabilità del mercato del lavoro e alla difficoltà di reperire profili in linea con i fabbisogni e con l’evoluzione continua della domanda. La nostra Corporate University HerAcademy è nata proprio con l’obiettivo lungimirante di investire nello sviluppo delle persone e con la volontà di generare nuova conoscenza, anche attraverso il dibattito su temi attuali. Solo nel 2021, il 97% della nostra popolazione aziendale ha seguito corsi per 260 mila ore complessive erogate, pari a circa 30 ore di formazione pro-capite, ben al di sopra della media del settore. C’è di più: dopo incontri e confronti anche con i fornitori dell’indotto, per rispondere al crescente fabbisogno aziendale di profili tecnici e operativi, abbiamo avviato con ManpowerGroup una capillare campagna di acquisizione dei talenti, facendo importanti investimenti sull’occupabilità delle persone: entro il 2023 saranno circa 300 le risorse che verranno formate e successivamente assunte dal nostro Gruppo o dalle stesse aziende che ci supportano nella gestione dei servizi. La conclusione è che, oltre ogni considerazione e al di là di ogni analisi strategica di scenari previsti, le persone restano al centro dei processi di crescita e cambiamento. Solo lavorando insieme e mettendone a valore necessità e competenze, qualunque mission aziendale può tradursi in realtà e si possono raggiungere traguardi sempre più sfidanti.