Il contributo del Partito Democratico è firmato da Gianluca Benamati. Già professore a contratto nel Politecnico di Torino, Benamati è stato eletto parlamentare nel 2008 ed è attualmente capogruppo del Partito Democratico nella X Commissione Attività Produttive, Commercio e Turismo nonché Responsabile del Dipartimento Energia nell’Esecutivo Nazionale del Partito Democratico.
Centrali nucleari, reti elettriche, gasdotti, raffinerie. Nel corso degli ultimi anni, si è assisto ad una crescita esponenziale dei cyber crimini a danno di facilities energetiche in tutto il mondo.
Ad essere interessati dagli attacchi, oltre che le infrastrutture, sono stati anche i sistemi informatici di alcuni grandi player dell’energia, come la saudita Saudi Aramco, la statunitense Chevron e la russa Gazprom.
“Per i prossimi 25 anni, ci sembra chiaro che i vincitori saranno il gas ma soprattutto l’eolico e il solare che rimpiazzeranno il campione dell’ultimo quarto di secolo: il carbone. Tuttavia il futuro dell’energia globale non è ancora delineabile: saranno le politiche degli stati a determinare la direzione”. Queste le parole di sintesi di Fatih Birol, Direttore Esecutivo dell’Agenzia Internazionale dell’Energia (AIE), alla presentazione del nuovo World Energy Outlook, il rapporto previsivo di lungo periodo che l’Agenzia di Parigi elabora ogni anno dal 1977 e che descrive i trend energetici e climatici globali lungo un orizzonte di proiezione che si conclude al 2040, mettendo a confronto tre diversi scenari.
La Tabella mostra la crescita media annua della produzione di petrolio e gas negli Stati Uniti durante i diversi mandati presidenziali, da Eisenhower ad Obama.
- Sotto la presidenza Obama, gli Usa hanno conosciuto il più grande aumento della produzione petrolifera da Eisenhower in poi
- E’ in quegli anni che si dispiega appieno la shale revolution, di certo non impedita a livello governativo
- La Conversione di Obama sulla strada di Parigi è stata tardiva nonostante le sua reiterata posizione sul riscaldamento globale, ritenuto una “catastrofe irreversibile”
- La COP15 tenutasi a Copenaghen è fallita proprio per il rifiuto degli USA a raggiungere un accordo in materia di ulteriore riduzione delle emissioni
- Obama è sempre stato dipinto come un presidente pro-ambiente; siamo sicuri che lo sia stato davvero?