I porti giocano un ruolo fondamentale nello sviluppo economico del territorio e il loro stato di salute ha importanti ricadute anche sull’economia nazionale. Il porto di Ravenna è uno dei principali motori di sviluppo socio-economico del territorio ravennate e regionale, essendo sia un porto industriale sia un luogo di aggregazione per lo svolgimento di molteplici attività con ricadute sociali. Da questi presupposti è nato il Ravenna Green Port, un progetto che coinvolge ricerca, istituzioni e industria per tracciare una rotta condivisa di azioni partendo da tre temi strategici: mobilità e sostenibilità energetica nell’area portuale, ecosistema porto-città.

Il progetto di ricerca triennale è coordinato da CertiMaC – organismo di ricerca fondato e partecipato da ENEA e CNR dedicato all’innovazione sui materiali per l’efficienza energetica – in partnership con CNR ITAE - Istituto del CNR dedicato ai sistemi energetici e ai trasporti con particolare riferimento agli impianti per la produzione e lo stoccaggio di energia prodotta da fonti rinnovabili e alla mobilità sostenibile. Ad essi si aggiunge il supporto dell’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico centro-settentrionale, oltre a quello di diverse amministrazioni locali, tra cui la Provincia di Ravenna, il Comune, aziende ed enti di ricerca operanti nel porto. Le attività sono finanziate dai due soggetti promotori (CNR Itae e CertiMaC), con il co-finanziamento della Regione Emilia-Romagna e del Ministero dello Sviluppo Economico.

Sin dall’inizio sono stati avviati diversi tavoli di confronto e discussione con i principali stakeholder, aziende di processo che importano/esportano merci via mare, terminalisti, l’amministrazione comunale di Ravenna, l’Università di Bologna e Start Romagna. Questo ha permesso di ottenere una triplice condizione favorevole. In primis si è realizzata una mappatura condivisa delle esigenze, dei fabbisogni e delle eventuali problematiche e opportunità di sviluppo perseguibili nell'area portuale. In seconda battuta è stato possibile individuare e supportare le aziende interessate a realizzare interventi di efficientamento energetico e/o mobilità sostenibile collegate ad impianti per la produzione di energia elettrica da fonte rinnovabile e/o riqualificazione degli edifici e dei processi industriali esistenti. In ultima istanza, è in corso di definizione una roadmap per lo sviluppo del porto di Ravenna in sinergia con le azioni di divulgazione, comunicazione e networking che saranno attivate nel corso del Progetto a livello locale – regionale – nazionale ed europeo.

Efficienza energetica, mobilità sostenibile e produzione di energia, sono questi i cardini di un intervento che fin da subito si è mosso su due direttrici: la prima (cd. Linea di intervento 1) riguarda lo stazionamento e i trasporti; la seconda (Linea di intervento 2) l’edilizia e le infrastrutture.

Già dai primi incontri è emersa l’assenza di una banca dati integrata sulla mobilità interna ed esterna al porto e sui consumi energetici degli stabilimenti produttivi e di logistica che insistono nell’area portuale. Per questo motivo, in linea con le attività di progetto, si è proceduto con l’attivazione di una campagna di raccolta dati che richiede la collaborazione di tutti i soggetti interessati e che ha l’obiettivo di individuare le aree a maggiore intensità energetica.

In ambito mobilità (linea di intervento 1), sono stati acquistati diversi sensori per il monitoraggio del trasporto veicolare che verranno posizionati in punti strategici di entrata/uscita dall’area portuale per ottenere dati rilevanti sull’intero traffico in entrata ed in uscita dal sistema portuale e che, insieme ai dati già presenti, permetteranno di aggiornare e integrare le informazioni sulla mobilità interna ed esterna e i rapporti sulla qualità dell’aria stilato da ARPA e di sviluppare possibili strategie di intervento in ambito mobilità/logistica.

Sempre nell’ambito della mobilità sostenibile integrata con rinnovabili, si sta sviluppando un prototipo di bus ibrido di tipo FCHEV. Il veicolo, costituito da un sistema ibrido batterie-cella a combustibile integrato con sistema di accumulo ad alimentazione a idrogeno, verrà impiegato nell’area portuale di Ravenna per le esigenze di movimentazione di persone con finalità dimostrative e per l’acquisizione di dati operativi sulle condizioni di esercizio.

In ambito edilizio e infrastrutture (linea di intervento 2) si è avviata una raccolta dati dei consumi energetici degli edifici/infrastrutture e dei processi industriali degli operatori dell’area portuale. La raccolta parte dalla base dati ottenuta attraverso la rilevazione dei dati funzionali agli Audit Energetici redatti secondo le direttive del D.Lgs. 102/2014 o, in assenza di questi, attraverso una scheda di raccolta dati opportunamente redatta e già distribuita presso gli attori locali.

I dati raccolti rappresentano il punto da cui partire per creare una mappatura energetica dell’area portuale in base alla quale potranno essere progettati, realizzati e monitorati in continuità una serie di interventi pilota di efficientamento energetico degli edifici e delle infrastrutture esistenti, di mobilità sostenibile e di impianti per la produzione di energia elettrica da FER.

Il porto è inoltre un ecosistema complesso e la promozione del suo sviluppo sostenibile deve partire dalla creazione di una cultura ambientale, dalla ideazione di un piano strategico e dalla realizzazione di interventi pilota secondo la logica “get the big win onboard”, cioè partire da un progetto affiancato da un “dimostratore” per poi lanciare il piano attraendo investimenti.  Per quanto riguarda la crescita produttiva è importante evidenziare che da diversi anni molti sistemi portuali hanno avviato un’operazione di marketing territoriale sul tema degli ecoporti con interessanti risultati in termini di crescita economica. In quest’ottica, gli interventi pilota del progetto Ravenna Green Port rappresentano le prime tappe della roadmap per lo sviluppo sostenibile del porto e più in generale del territorio in rete con altri porti con simili caratteristiche e obiettivi.

La ricerca scientifica può svolgere un ruolo fondamentale a supporto dell’Industria nella formazione della cultura e del capitale umano sul tema della sostenibilità in ambito portuale e può supportare le amministrazioni pubbliche nello sviluppo di un piano strategico sullo sviluppo sostenibile del Porto di Ravenna.

Pertanto i rapporti che saranno avviati in ottica di trasferimento del know-how e di tecnologia potranno rappresentare l’occasione per l’avvio di progetti congiunti di Ricerca&Industria per la partecipazione a bandi di finanziamento regionali, nazionali ed europei sui temi progettuali finalizzati a conferire forza e visibilità internazionale alle nostre aree portuali nazionali in auspicabili azioni collaborative in rete.