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L'applicazione del sistema ETS nel comparto del GNL e del bioGNL: la parola alle istituzioni

Il 19 novembre 2025 a Roma presso l’Università Luiss si è tenuto un evento promosso da Assogasliquidi-Federchimica in cui è stato presentato lo studio svolto da BIP consulting  “L’applicazione del sistema ETS nel comparto del GNL e del BioGNL. Analisi degli impatti e scenari di penetrazione long-term negli impieghi nei settori dell’autotrasporto, dello shipping e dell’industria”. 

L'applicazione del sistema ETS nel comparto del GNL e del bioGNL: la parola alle istituzioni

Il 19 novembre 2025 a Roma presso l’Università Luiss si è tenuto un evento promosso da Assogasliquidi-Federchimica in cui è stato presentato lo studio svolto da BIP consulting  “L’applicazione del sistema ETS nel comparto del GNL e del BioGNL. Analisi degli impatti e scenari di penetrazione long-term negli impieghi nei settori dell’autotrasporto, dello shipping e dell’industria”. L’evento è stato anche l’occasione per un proficuo scambio di idee e opinioni con i principali stakeholder del settore. 

Impatti e scenari dell’applicazione del sistema ETS nel comparto del GNL e del bioGNL per l’autotrasporto, lo shipping e l’industria

Lo studio realizzato da BIP Consulting, commissionato da Assogasliquidi–Federchimica, si inserisce nel nuovo quadro regolatorio europeo, caratterizzato dall’entrata in vigore del sistema ETS2, dall’evoluzione dell’ETS europeo e dall’applicazione del regolamento FuelEU Maritime.
Questi strumenti normativi, progettati per ridurre progressivamente le emissioni dei settori hard-to-abate, introducono costi crescenti per ogni tonnellata di CO₂ emessa, con conseguenze significative sui costi industriali, sulla competitività delle imprese e sull’intera catena logistica.

ETS nel comparto del GNL e del bioGNL e i suoi impatti: quali proposte di policy?

Quale è l’impatto che i nuovi obblighi in materia di ETS avranno sull’intero tessuto produttivo e sui consumatori finali? A questa domanda, provano a rispondere i dati e le analisi dello studio di Bip Consulting che ci restituiscono alcuni risultati importanti.

Belém 4X Pledge on Sustainable Fuels

 At the COP30 Leaders’ Summit on November 7, Brazil announced the Belém 4X Pledge on Sustainable Fuels, a commitment to quadruple production and use of ‘sustainable fuels’ by 2035. Italy was among the promoters, along with Japan and India, and others. As of November 14, another 19 countries have joined, including Canada, Mexico, and the Netherlands. 

Key findings from the World Energy Outlook 2025

Ensuring the security of energy supplies has become a central concern for both economic and national security, according to the latest World Energy Outlook (WEO) from the International Energy Agency (IEA). Energy lies at the heart of today’s geopolitical tensions, with traditional risks to fuel supply now accompanied by new threats such as restrictions on critical mineral supplies, and risks to electricity supplies from cyber, operational or weather-related hazards. 

Il Belem 4X Pledge sui combustibili sostenibili

Alla COP30 del 7 novembre, il Brasile ha annunciato il Belem 4X Pledge sui combustibili sostenibili, un impegno volto a quadruplicare la produzione e l’uso di “combustibili sostenibili” entro il 2035. L’Italia è stata tra i promotori, insieme ad altri paesi tra cui Giappone e India. Al 14 novembre, altri 19 Stati hanno aderito all’iniziativa, come Canada, Messico e Paesi Bassi. 

Il vuoto ai vertici di COP30

La trentesima Conferenza delle Parti sul Clima, COP30, è attualmente in corso in Brasile, e nonostante il contesto frenetico è impossibile non notare un’assenza significativa: Trump, Xi Jinping e Modi non partecipano ai negoziati. Eppure, i Paesi da loro guidati restano i tre principali emettitori mondiali: 29,2% la Cina, 11,1% gli Stati Uniti e 8,2% l’India, costituendo insieme quasi la metà delle emissioni globali

Dalle promesse della COP29 a COP30: a che punto siamo?

La COP 29, terminata il 22 Novembre 2024 si concludeva con un obiettivo discutibile, ma chiaro: finanziare con un ammontare di 300 miliardi l’anno la transizione climatica dei paesi emergenti tramite l’utilizzo di strumenti di finanza pubblica e privata dei paesi più ricchi entro il 2035. Dati alla mano, i numeri hanno da subito suscitato sentimenti misti e opposti tra le due parti. Da un lato, paesi come l’India e l’Africa hanno manifestato un forte disappunto circa l’insufficienza della quota promessa, esercitando pressioni affinché si potesse aumentare la quota da stanziare. 

I principali messaggi del World Energy Outlook 2025

Assicurare la sicurezza delle forniture energetiche è diventata una preoccupazione centrale sia per l’economia che per la sicurezza nazionale, secondo l'ultimo World Energy Outlook (WEO) dell’Agenzia internazionale per l'energia (AIE). È l’energia il cuore delle tensioni geopolitiche odierne, con i rischi tradizionali per il rifornimento di combustibili ora accompagnati da nuove minacce come le restrizioni sulle forniture di minerali critici e i rischi per l’approvvigionamento elettrico derivanti da pericoli informatici, operativi o legati alle condizioni meteorologiche. 

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