Tecnologie digitali, intelligenza artificiale, internet of Things, machine learning: il mondo dell’energia corre veloce e stargli al passo è importante quanto necessario in ottica di decarbonizzazione e riduzione della dipendenza energetica. La rivoluzione energetica e digitale è ormai partita e servono investimenti sia nei mezzi ma soprattutto nelle persone. Di questi temi RiEnergia ha parlato con il Professore Massimo La Scala, ordinario di sistemi elettrici per l’energia presso il Politecnico di Bari e Direttore (per il Politecnico di Bari) del master di II livello in “Innovazione nei Sistemi Elettrici per l’Energia.
Nel contesto della transizione energetica, la crescente complessità delle reti elettriche richiede strumenti capaci di anticipare, simulare e ottimizzare il comportamento dei sistemi in tempo reale. Tra le tecnologie emergenti, il Digital Twin si sta affermando come una delle più promettenti: una replica digitale dinamica di un sistema fisico, in grado di evolversi grazie all’integrazione continua di dati reali, modelli predittivi e di intelligenza artificiale.
Il mercato globale delle Smart Utilities sta assumendo un ruolo sempre più rilevante, con un valore che ha raggiunto i 46 miliardi di dollari nel 2024, in crescita del 13,9% rispetto al 2023. Gran parte di questa crescita è trainata dal mercato dello Smart Metering e delle relative piattaforme di gestione dati, che nel 2024 ha raggiunto i 26,2 miliardi di dollari (Osservatorio Startup Thinking). La digitalizzazione nel settore Utility sta accelerando, grazie all’adozione di tecnologie che favoriscono innovazione e maggiore efficienza.
In questi ultimi anni la nostra società è attraversata da due rivoluzioni “gemelle”, destinate a incrociarsi sempre più spesso: la trasformazione digitale e la transizione energetica. In questo scenario, l’intelligenza artificiale (IA) assume un ruolo strategico in quanto strumento diventato ormai imprescindibile per affrontare in modo sostenibile le sfide dell’efficienza, della sicurezza e dell’ottimizzazione dei consumi energetici.
Nel bel mezzo dell'ondata di caldo, il 30 giugno Marine Le Pen, leader del Rassemblement National, ha proposto “un grande piano di equipaggiamento per la climatizzazione”, rivolto a “ospedali, scuole, case di riposo e trasporti pubblici”. Dal Primo Ministro a Gabriel Attal, Marine Tondelier e LFI, il dibattito pubblico ha ruotato intorno a questa proposta, come documentato da Les Echos.
Mentre gran parte d'Europa soffre il caldo torrido, la domanda di energia elettrica sta aumentando marcatamente e la tensione sui sistemi energetici si sta manifestando in tempo reale. Dai prezzi serali alle stelle, ai servizi ancillari sovraccarichi e alla riduzione della produzione nucleare, ogni parte del sistema ha un ruolo specifico nel complesso puzzle del sistema elettrico.
Le reti elettriche di distribuzione, specie nei contesti urbani, svolgono un ruolo cruciale, destinato ad assumere ancor più rilievo in futuro: costituiscono un indispensabile elemento abilitatore, sia per la crescente elettrificazione del carico, sia per la connessione di nuovi impianti da fonte rinnovabile.
Il settore idrico, nel nostro Paese, è in crescita costante, contribuisce in modo consistente al PIL e vede importanti investimenti da parte dei gestori del servizio idrico integrato, orientati soprattutto al riuso e al riciclo delle acque reflue e alla riduzione delle perdite in rete. Il tutto in un’ottica di circolarità ed efficienza della gestione del servizio, anche al fine di aumentarne il livello di resilienza in caso di emergenze. Ne abbiamo parlato con Alessandro Baroncini, Direttore Centrale Reti del Gruppo Hera, una delle maggiori multiutility italiane.
È il 1° maggio del 2023. Le prime immagini arrivano tramite i social network. Nessuno capisce inizialmente cosa stia realmente accadendo. Sono in un Frecciarossa diretta verso Milano, mi mandano un messaggio con scritto: Faenza si sta allagando, scendi e cerca di arrivare.
I primi piani delle case non sono visibili. Il caos intorno. I vigili del fuoco prendono di peso le persone e li adagiano sui loro gommoni. Gente che piange. Non hanno nulla tra le mani, solo gli animali che tengono coperti tra le braccia per paura che si tuffino in acqua.
L’acqua è una risorsa insostituibile, ma il suo ciclo naturale è ogni giorno influenzato dalle attività umane e dalle manifestazioni di un clima che cambia. Quest’anno il tema su cui la Giornata Mondiale dell’Acqua ci invita a riflettere è quello della inesorabile ritirata dei ghiacciai, che al pari di alluvioni e siccità, sono manifestazione lampante e al contempo struggente, se ancora ve ne fosse bisogno, delle conseguenze del riscaldamento del nostro Paese e di un regime delle precipitazioni che è cambiato.